[Discussioni] Scuola: libri di testo in formato digitale

Maurizio Grillini grillinux a gmail.com
Mer 2 Ott 2013 11:06:00 CEST


Avviso: andare a leggere la mia risposta alla fine: c'e' solo quella

Il 01/10/2013 16:44, Vincenzo D'Andrea ha scritto:
> 2013/10/1 loredana <llcfree a gmail.com <mailto:llcfree a gmail.com>>
>
>     On Mon, 2013-09-30 at 21:45 +0200, Vincenzo D'Andrea wrote:
>     > 2013/9/30 Paolo Cavallini <cavallini a faunalia.it
>     <mailto:cavallini a faunalia.it>>
>     >
>     >         -----BEGIN PGP SIGNED MESSAGE-----
>     >         Hash: SHA1
>     >
>     >
>     >         Il 30/09/2013 15:32, Alessandro Pasotti ha scritto:
>     >
>     >         > Negli allegati si fa riferimento a un "framework" software
>     >         aperto (tutto da
>     >         > sviluppare) a meno che non arrivi qualcuno a spacciare per
>     >         aperto il solito SW
>     >         > proprietario (vedo già il fantasma di SilverLight
>     aleggiare
>     >         per qualche ministero)
>     >
>     >
>     >         non ci posso credere, sviluppare da capo?
>     >
>     >
>     > bhe, se vogliono davvero un framework che funzioni su tutte le
>     > piattaforme e che sia "aperto ed interoperabile" o si fa tutto in
>     > HTML5 (che forse però non basta per tutte le attività
>     pedagogicamente
>     > rilevanti) oppure non mi pare ce ne sia uno disponibile.
>     >
>     >
>     > Comunque consiglio di leggere l'allegato (il link era già
>     riportato da
>     > Alessandro [1]). Ci sono molti condizionali, ma sembra che chi l'ha
>     > scritto sappia cosa NON va fatto (si parla di non costringere le
>     > famiglie a usare una piattaforma tecnologica imposta dall'altro, di
>     > non imporre scelte, etc etc). Secondo me incoraggiante ma da
>     > monitorare.
>
>     Effettivamente ci sono troppi condizionali per star tranquilli in un
>     paese in cui neanche l'imperativo di una legge fa effetto.
>
>     >         ribadisco: che qualcuno con la dovuta autorevolezza si
>     attivi
>     >         presso la ministra per
>     >         evitare guai.
>
>     > giusto, ASSOLI potrebbe chiedere al ministero di fare parte di quel
>     > "tavolo tecnico" di cui si parla nell'allegato (se non altro come
>     > osservatori).
>
>     > Il problema è (come sempre) che l'associazione è in grado di
>     fare SOLO
>     > quello che fanno i soci/volontari (non abbiamo dipendenti
>     stipendiati
>     > e nemmeno i soldi per scritturare qualcuno ad hoc) ... quindi la
>     cosa
>     > si può fare se ci sono persone disponibili a lavorarci, studiarsi i
>     > materiali, collaborare alla stesura di una lettera al ministero,
>     > supportare chi andrà a seguire la commissione (e qualcuno/a deve
>     pure
>     > andare alle riunioni del tavolo) ...
>     >
>     >
>     > Chi ci stà ?
>
>     Il tavolo tecnico sembra non prevedere la categoria più importante,
>     quella degli utenti.
>
>     Non so bene come funzioni il sistema e quali siano i passi
>     necessari, ma
>     tra i desiderata io metterei innanzitutto che il tavolo e ogni altro
>     luogo in cui si discute e si decide includa i soggetti che poi quelle
>     decisioni le subiscono come massa di cittadini, in genere inermi.
>
>     Io potrei anche dire che ci sto, ma son prevista? Potrei contribuire
>     alla definizione delle specifiche tecniche minime (per i
>     contenuti) che
>     implichino come conseguenza l'accessibilità a tutti e nei modi
>     "desiderati" dai condizionali di cui è infarcita la legge nonché
>     l'allegato. In modo operativo, non ideologico.
>
>
> Quello che si può fare è scrivere una lettera al ministero spiegando
> perché ASSOLI chiede di assistere alle riunioni del Tavolo e che
> contributo può portare (garantire accessibilità davvero a tutti,
> interoperabilità, libertà di scelta, etc) e poi, se ci accettano,
> seguire le attività.
>
> Certo per mandare questa lettera bisogna essere ragionevolmente sicuri
> di riuscire a farlo ...

Certo che lo siamo!
>
> ciao
> v.

Ciao
  Maurizio





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