[Discussioni] Editori open su: libri di testo in formato digitale
loredana
llcfree a gmail.com
Dom 6 Ott 2013 16:23:48 CEST
On Sun, 2013-10-06 at 14:53 +0200, M. Fioretti wrote:
> On Sun, Oct 06, 2013 13:23:48 PM +0200, Marco Fioretti wrote:
>
> > con tutto il rispetto, qual è l'autorevolezza (e competenza specifica)
> > di ASSOLI in questo campo? Un contributo necessario e insostituibile
> > può e deve darlo, ma secondo me se segue una strada che nemmeno in
> > teoria include contatti con gli editori open...
>
> mi sono reso conto che la discussione proprio fra quegli editori e
> altri esperti del settore, proprio su questo tema, ora in corso su FB
> è completamente pubblica, quindi eccola qui. Assolutamente da leggere
> se si ha intenzione di fare sul serio:
>
> https://www.facebook.com/agostino.quadrino/posts/10151930195630909
Se ci si puo' ripetere, allora lo faccio anch'io :)
Vorrei riportare l'attenzione su wikipedia:
http://www.wikipedia.org/
e, scorrendo in fondo alla pagina, su wikdictionary, wikibooks, ...,
fino a metawiki.
Anche solo cliccando velocemente su ogni progetto, ci si rende conto che
la piattaforma, nonche' tutti gli strumenti necessari che secondo il
testo legge si dovrebbero creare esistono gia' e rispondono
perfettamente alle esigenze espresse con tutti quei condizionali.
Perche' qualcuno il problema di condividere la conoscenza se l'e' gia'
posto e l'ha anche, in parte, risolto.
La piattaforma universale si chiama web e, in particolare, oggi, html5.
Le licenze esistono e si chiamano creative commons etc. Gli strumenti
per la didattica, strumenti liberi, ci sono da molti anni, e per tutti i
gusti (cito gli ultimi che mi sono passati per le mani, processing,
wire, arduino e scratch, ma l'elenco non ha fine).
Ai vari progetti (wikipedia etc) sia il docente che lo studente possono
contribuire. Ognuno puo' "scriversi" il libro ritagliandosi su misura il
pezzetto di conoscenza che lo interessa con lo strumento stampa/esporta,
avendo anche la garanzia, per una volta, che probabilmente il pdf si
lascera' stampare etc.
Se poi uno si vuol proprio inventare da capo tutto e se, soprattutto,
pensa di sovvenzionarlo con i soldi delle mie tasse, allora ci terrei
particolarmente che almeno mi fornisse un qualcosa di comparabile (in
termini di qualita', fruibilita', liberta' e costi) a quello che c'e'
gia' e un'analisi costi/risultati che mi permetta di capire quanto
stiamo buttando dalla finestra o risparmiando.
Per la cronaca, io sono della generazione che a scuola metteva il
grembiule e al sabato si puliva il banco (ora sarebbe da galera,
sfruttamento del lavoro minorile).
Loredana
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