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[loredana]

On Wed, 2013-09-04 at 11:41 +0200, Francesco Potortì wrote:

> Marco sostiene che Diaspora non è credibile e che è ridicolo
> sostenerla.  

A beh, se qualcuno lo sostiene...

> Da come ti inserisci nella discussione mi pare che tu sia
> d'accordo: l'essere deserto è un buon motivo per ritenere Diaspora non
> credibile.

E' un mio vizio non farmi capire. E' una mia virtu' (??) ostinarmi a
cercare di farmi capire. 

Per me che diaspora (che non conosco e non frequento) sia deserto vuol
solo dire che, se poi davvero e' cosi', diaspora e' deserto. 
Il perche', se ho modo, tempo, interesse, cerchero' di capirlo andando
almeno avedere cosa diaspora sia, come funzioni o meno etc.

Da come mi inserisco nella discussione, si sarebbe dovuto capire che non
sono daccordo con uno o con l'altro, che sto semplicemente suggerendo
una via d'uscita possibile che potrebbe metter daccordo entrambi e che
non sembra, a prima vista, un grosso ostacolo da superare. Ma pare che
invece lo sia.

Perche' non provare a mettere alla pari diaspora e facebook? Ci vuole
davvero "coraggiO", e per cosi' poco?

E intanto capire perche' non sta funzionando diaspora, se davvero non
funziona. Una buona ragione potrebbe forse essere che se anche quelli
che stanno su una lista di software libero non ne vogliono sapere
perche' non fa mercato o altro, allora e' davvero improbabile che
funzioni, per non dire impossibile.

Ho detto UNA buona ragione, mi sembra difficile sostenere che quella non
sia una delle ragioni, ma potrebbero essercene altre, da verificare e
capire.

> Però, visto l'ambiente in cui avviene questa discussione, non mi sembra
> una conclusione così ovvia.

Appunto, era quello che volevo suggerire :)

> Con lo stesso criterio si sarebbe potuto dire che non aveva senso
> incoraggiare l'uso di prodotti del progetto GNU, visto che tutti usavano
> il DOS.  L'analogia è imperfetta, ma non mi pare campata in aria.

Non lo e'. I piu' "vecchi" magari si ricordano di dos e di quando
GNU/linux non c'era.

Con lo stesso criterio si potrebbe dire (e lo si fa) che in tutti i
settori, non solo nel campo del software libero, si puo' pretendere che
altri facciano quello che in prima persona non si e' disponibili a fare.

Difficile aspettarsi che poi possa funzionare... 

Loredana