[Discussioni] Il modello open source produce ancora il software migliore?
Luigi Toscano
luigi.toscano a tiscali.it
Sab 12 Apr 2014 23:07:45 CEST
Antonio ha scritto:
> La falla di OpenSSL, Apache in costante calo da due anni a favore di ... IIS,
> (fonte Netcraft: http://news.netcraft.com/archives/category/web-server-survey/
> ), Canonical che chiude Ubuntu One, ok questo non è un software bensì un
> servizio, ma denota la difficoltà di tenere in piedi un servizio per utenti
> provenienti per lo più dal mondo open source.
> Notizie recenti che si uniscono alla fine dello sviluppo di Thunderbird, alla
> chiusura di Google Code Search, a SourceForge che non è più quello di una
> volta :(
Io penso che si siano mischiando varie cose:
- bug, ce ne sono ovunque. Quelli del software libero sono pubblici. Mi puoi
assicurare che non ci siano stati bug di questo tipo nel software non libero?
E non citerò i bug settimanali di Adobe Flash (oh, l'ho fatto)
- Apache in calo, ok, ma non mi pare che la concorrenza non liberasia salita
tanto su (sotto il 35%). La concorrenza libera (ngnix) va bene.
- Ubuntu one? Un altro servizio proprietario. Cosa offriva più della concorrenza?
- sourceforge, al contrario del cancan mediatico (leggi, l'installer inserito
in alcuni programmi), non è cambiato più di tanto (anzi, è tornato indietro
sulla decisione). È meno usato anche per la lentezza al supporto di git, e
molti sono saltati sul carro di github.
- thunderbird: lo sviluppo non è finito, non è più portato avanti dagli
sviluppatori pagati da Mozilla. Visto quello che è successo a Seamonkey (aka
la Mozilla Suite), più viva che mai (la uso per questo messaggio) dopo che
Mozilla l'ha abbandonata, sono fiducioso.
- Google Code Search? Altro servizio proprietario? Sponsorizziamo questo
progetto di Debian: http://codesearch.debian.net/
>
> Che succede? E perchè il Regno Unito preferisce pagare 6,71 milioni di euro
> per tenersi Windows XP, invece di investirli nel software libero?
Perché allegramente non hanno predisposto la migrazione, ed ora costerebbe di
più migrare (== riscrivere il software) che tenersi quello che hanno. Triste,
ma vero.
> Fino a qualche tempo fa il tormentone di fine anno era: "il prossimo sarà
> l'anno del software libero / open source", poi sono arrivati i social network,
> Facebook, Twitter, iPhone, iPad, Android, Whatsapp a rubare la scena.
> Adesso è più "cool" per una pubblica Amministrazione dire che "cinguetta" (v.
> http://www.fiscooggi.it/attualita/articolo/digital-innovation-day-protagonistidella-comunicazione-si-confrontano
> ) che annunciare che investe in progetti di software libero.
Se non altro il software libero/open source (secondo FSF e secondo OSI,
licenze libere) è favorito dalla legge per le pubbliche amministrazioni e i
dati sono in pubblico dominio "by default".
Ciao
--
Luigi
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