[Discussioni] Il modello open source produce ancora il software migliore?

loredana llcfree a gmail.com
Dom 13 Apr 2014 15:57:00 CEST


On Sun, 2014-04-13 at 14:51 +0200, Luigi Toscano wrote:
> M. Fioretti ha scritto:
> > On Sat, Apr 12, 2014 23:07:45 PM +0200, Luigi Toscano wrote:
> > 
> >> Se non altro il software libero/open source (secondo FSF e secondo
> >> OSI, licenze libere) è favorito dalla legge per le pubbliche
> >> amministrazioni e i dati sono in pubblico dominio "by default".
> > 
> > scusa, che intendi esattamente con questa frase? Forse che se un
> > servizio pubblico è stato realizzato con software libero, per dire il
> > catasto, allora anche tutti i dati che genera e gestisce sono "in
> > pubblico dominio by default"?
> 
> In effetti l'ho scritto in modo poco chiaro, sono due cose ortogonali:
> 
> - software libero come scelta preferita per il riuso (scelta preferita della
> linee guida di gennaio 2014, ma comunque da considerare nella valutazione
> comparativa anche prima):
> http://www.agid.gov.it/notizie/riuso-valutazione-comparativa-online-la-circolare
> http://www.agid.gov.it/dati-pubblici-condivisione/condivisione-riuso-software
> (ne abbiam parlato anche qua in lista)
> 
> - dati open per default (se *non* c'è un'altra licenza) dal marzo 2013:
> http://www.dati.gov.it/content/monitoraggio-sullo-stato-dellopen-data-italia-dopo-lopen-default

Grazie dei link. Davvero utili.

Qui:
http://www.agid.gov.it/notizie/riuso-valutazione-comparativa-online-la-circolare

e' bene leggere almeno la sezione 2.1.2 che specifica quando si applica
la valutazione comparativa e quando no. Questo per capire in che
contesto si sta discutendo/operando.

Se ho capito bene, non si applica ai sistemi hardware, sono oggetto
della valutazione “programmi informatici o parti di essi”. Non si
applica in tutti i casi in cui la pubblica amministrazione decide di
affidare all'esterno il programma di informatizzazione, non si applica a
tutti i contratti e gli accordi quadro in corso.

Se l'amministrazione attuale e' basata su sistemi chiusi e proprietari
(immaginiamo per un momento che sia cosi'), ne consegue che, mi pare, a
meno di integrarsi con l'esistente, una soluzione libera non ha spazio.
Nel caso di nuovi progetti, si', a patto che l'hardware non la renda
impossibile o impraticabile e a patto che l'amministrazione non decida
di affidare all'esterno l'intero progetto.

Se le cose stanno cosi', mi pare difficile che si ottengano risultati
clamorosi in funzione degli obblighi di questa legge.

Mi pare invece che la singola amministrazione "possa" (non "debba")
optare per soluzioni libere. A suo rischio e pericolo, perche' in quel
caso la valutazione comparativa e' d'obbligo.

Chi ne sa di piu' puo' confermare, correggere, smentire, commentare?

Grazie,
Loredana




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