[Discussioni] una lettera per un excel :)

loredana llcfree a gmail.com
Sab 18 Gen 2014 14:01:17 CET


On Sat, 2014-01-18 at 12:31 +0100, Francesco Potortì wrote:
> Piergiovanna Grossi:
> >> > Inoltro perché mi è piaciuta:
> >> > http://madbob.wordpress.com/2014/01/14/caro-renzi-ti-scrivo-ma-non-in-word/
> 
> Lorenzo Losa:
> >> A questo proposito, Renzi ha appena detto su la7 che ha OpenOffice :-)
> >> (quindi c'è solo da scrivergli che può aggiornare a LibreOffice!)
> 
> Loredana:
> >Chiedetegli da parte mia come fa ad aprire i documenti di tutti quelli
> >che gli scrivono con office, le relazioni con office, le tabelle, le
> >presentazioni in power point etc ... 
> 
> Oddio, non è poi veramente difficile, io uso da anni Openoffice e
> libreoffice su Linux per lavoro.  Problemi di compatibilità ce ne sono,
> ma di solito non sono gravi, e comunque ne hanno anche i miei colleghi
> che usano Office su Mac con Office su Windows.  Alla Provincia di Pisa,
> che io sappia, usano tutti Openoffice da anni.  Insomma, non è la fine
> del mondo.

Il problema non e' mio. Lo vedo pero' di continuo con persone che hanno
bisogno di scambiare file con altri, all'interno della propria
istituzione, all'interno della PA, con il resto del mondo.

Per dare una mano e per capire, ho dato un'occhiata ad alcuni dei file
che creavano problemi. I problemi sono di varia natura, a partire dal
set di caratteri (nell'epoca dell'UTF-8 siamo ancora vittime degli
accenti, a volte), poi i font proprietari, che sballano l'impaginazione,
le configurazioni di default, le figure, che vengono fatte in un modo
che fa drizzare i capelli. E poi, ovviamente, e totalmente
incompatibili, le animazioni, i filmati. Per non parlare delle macro. 

Dentro un file che potrebbe contenere semplice testo o, al piu', figure,
c'e' di tutto. Poi le figure servono di nuovo e le si estraggono con i
metodi piu' impensati etc etc. Che tutto cio' non funzioni tanto bene e'
il meno che possa capitare ma, stranamente, ci si limita a dar la colpa
a GNU/linux che non funziona o a difenderlo, a seconda  di dove si sta,
o si impreca con windows, a seconda del caso. Mai si guarda cosa non va.

Chi non si riconosce in questo casino, alzi la mano, che gli chiediamo
dove vive. O, ben piu' interessante, come fa.

In generale, impazziscono tutti, ma siccome ognuno impazzisce per se' e
tutti devono difendere qualcosa, del problema vero si tende a non
parlarne. E se uno a parlarne ci prova gli si da' la botta in testa che
si merita chi "disturba". Poi c'e' il rischio che uno si senta anche un
po' imbecille, se non ce la fa a riemergere da quel casino infinito.
Allora apre office e tutto si appiana (se ha la versione giusta e se chi
ha scritto quel documento non ha fatto troppo casino). Se lavora
prevalentemente con documenti e con il resto del mondo, in genere apre
office sempre, si compra o cracca tutte le versioni che servono e
impreca comunque (io li ho visti, quelli che usano office e dicono che
LaTex e' "difficile").

Il problema c'e', eccome, e sono sicura che ce l'ha anche Renzi, tra
tutti gli altri. Se non ce l'ha lui, e' perche' ce l'ha la segretaria.
C'e' tra le varie versioni di office, cosi' come c'e' tra office e
libreoffice e tra office e openoffice.

Quello che volevo sottolineare e':

Il punto non e', o non e' solo, difendere e promuovere l'uso di uno o
dell'altro sistema operativo, dell'uno o dell'altro strumento software.
Il punto e' rendersi conto che riempiendo il mondo di documenti
illeggibili se non con uno specifico strumento che va poi fuori
produzione si fa ben piu' danno che non usando un sistema proprietario,
soprattutto quando si tratta di pubblica amministrazione e, all'interno
di quella, della scuola di tutti gli ordini e gradi. Dove si insegna,
vivaddio, e quel che si insegna o no conta moltissimo per il resto della
societa'.

Non capisco come questo problema sia stato cosi' sottovalutato, negli
anni (non capisco tante cose, forse perche' sono stata via troppi anni).
Ma ne vedo le possibili implicazioni funeste, ora che il problema e'
esasperato dall'idea che i multimedia debbano penetrare massicciamente
nella scuola, con le lavagne luminose, con i tablet, con gli ebook,
ognuno con il suo formato, legato al suo rivenditore. Con tutti che
parlano di software libero, dati aperti etc man mano che la moda si
diffonde e ben pochi sanno cosa davvero corrisponda nei fatti alle
parole che usano.

> >				      Se e' vero che usa openoffice, deve
> >aver capito per benino in questi anni quali siano i problemi con i
> >formati non standard. 
> 
> Qui il problema è più articolato.  Da una parte anche il docx è
> ufficialmente un formato standard, come odt, e i lformato che in
> assoluto mi dà meno problemi di tutti è l'antico doc, che non è
> ufficialmente standardizzato.

Qui non mi sono spiegata io. "Gli" standard e' plurale. Ed e' bene che
sia cosi'. Quello che davvero conta e' l'interoperabilita', in modo che
non si sia costretti ad usare uno strumento specifico e si garantisca
che cio' che deve essere consultabile nel tempo tale sia. Che cio' che
deve essere immutabile tale sia. Che cio' che deve essere condivisibile
tale sia. Che il problema che e' comune si risolva una volta per tutte e
cosi' sia (per il bene delle tasche dei poveri contribuenti quando si
tratta di PA e dell'umanita' tutta che cosi' passa al successivo) etc.

Non ci sarebbe stato lo sviluppo internet se non ci fosse stato tcp/ip,
per intenderci, se non ci fosse stato un semplice linguaggio che tutti
potevano usare (html) e se non ci fossero stati i desktop, che tutti
potevano usare e per cui era pensabile sviluppare software libero
(quello doc) perche' usabile su un numero pressoche' illimitato di
dispositivi e non sul cellulare che fra due anni sparisce dalla
produzione e dalal circolazione.

Non mi azzardo a chiamare queste tre componenti (il dispositivo, il
software per usarlo, il modo di collegarlo ad altri) uno "standard", ma
forse rendo l'idea. E non dico neppure che non si debba usare il mobile.
Solo che la frammentazione conseguente e' micidiale e ci riporta
indietro di vent'anni, dati i costi delle comunicazioni e
l'inadeguatezza dei dispositivi per fare quel che normalmente si fa con
una tastiera con dietro un bel 3Ghz di 7 anni fa tutto libero davvero,
attaccato al cavo di rete, scrivendo testo quando di testo si tratta,
generando figure come si deve e tenendole separate dal testo, generando
audio e video con codec non proprietari etc. e ricomponendo il tutto in
un contenitore adatto da cui si possa sempre riestrarre quel che si
vuole.

Loredana





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