[Discussioni] PI: Il Governo britannico ha scelto ODF

[studio.lanzalotta a tiscali.it]

  oh, sì!
Ma la PA dal mio punto di vista è solo una parte del
problema, ed è ovvio che l'origine dei dati dovrebbe provenire da un DB,
il documento è un derivato del dato, testo o numero, residente in un
DB.
Quante aziende sono abituate a far risiedere i dati in un DB? poche,
poche.
I dati aziendali risiedono invece, purtroppo, in documenti coi
più strani formati imposti col solo scopo di creare lock-in.
Quindi la
più grande battaglia deve per forza partire dai formati liberi aperti e
possibilmente standard.
Non è possibile che un settore rilevante come il
disegno tecnico debba dipendere da un formato proprietario come DWG e da
un'unica azienda.

Il 25.07.2014 09:10 M. Fioretti ha scritto: 

> On
Thu, Jul 24, 2014 21:06:34 PM +0200, loredana wrote:
> 
>>> Fermo
restando che sempre più spesso, almeno in ambito PA, NON dovrebbe più
esserci un "documento interno" di partenza, che poi converti a pdf, web,
parlato eccetera. Il documento che dici tu dovrebbe essere anche quello
un formato di USCITA. Se vuoi o ti serve una versione editabile, ti do'
anche l'ODF, ma se devi compilarmi un "certificato" e sono una PA
decente oggi devo darti direttamente un modulo web.
>> Questo non ha
(tecnicamente parlando) alcun senso.
> 
> ce l'ha eccome. Basta che
ricordi quanto scrivevo prima, cioè
> documento nel senso,
principalmente, di singolo file. Che poi sia un
> discorso più generale,
a monte eccetera di quello che stai dicendo tu
> è vero, ma ce l'ha
eccome.
> 
>> Tutto e' immagazzinato in un formato interno. Ed e' il
formato interno che determina cosa si possa poi fare e in quale modo
renderlo e con quale applicazione.
> 
> appunto. Io sto dicendo che un
servizio pubblico deve smetterla prima
> possibile di avere, e in molti
casi chiedere, "documenti" (moduli,
> certificati eccetera) che siano
originariamente o principalmente file
> dentro cartelle. Deve avere un
"formato interno" ufficiale che è un
> database fatto bene, in cui i
dati si immettono direttamente via
> form. E poi da lì, se e quando
serve, se ne generano copie ODF, PDF
> con le caratteristiche che tu
dici, eccetera. Ma SE E QUANDO serve.
> 
> Oggi le PA vanno ancora
avanti troppo spesso con A che produce un
> **file** che manda (se va
bene via email, se no stampato) a B che se
> lo legge a mano e ridigita
i dati nei suoi archivi e poi quando glieli
> chiede C deve riscriverli
o comunque riformattarli in un **file**
> fatto come vuole C che se li
reinserirà a mano nei suoi archivi di
> **file** eccetera. Idem per le
aziende private, fra loro e con le PA.
> 
> Gli sprechi, ritardi ed
errori dovuti a questo sono ordini di
> grandezza superiori a quelli
causati da usare windows/word anzichè
> linux/libre office.
> 
>
Riassumendo: quando ci inc...mo con le PA per documenti non
>
accessibili, non chiediamogli solo (o per prima cosa) i PDF coi font
>
giusti e simili. Chiediamogli semplificazione burocratica (ES:
>
ABOLIRLE, le norme che ti obbligano ad averne anche una versione
>
cartacea firmata del modello unico!!!), interfacce web con firma
>
digitale serie, aperte, uso di formati e software liberi E ANCHE, ci
>
mancherebbe, PDF come si deve. Ma in quest'ordine.
> 
> -- M. Fioretti
http://mfioretti.com [1] http://stop.zona-m.net [2] Your own civil
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