[Discussioni] PI: Il Governo britannico ha scelto ODF
loredana
llcfree a gmail.com
Lun 28 Lug 2014 19:51:27 CEST
On Fri, 2014-07-25 at 10:04 +0200, Francesco Potortì wrote:
> Quel che io vedo è che le procedure si sono spostate dalla macchina per
> scrivere al PC. La segreteria scrive una circolare, il direttore la
> corregge, la segreteria la stampa, il direttore firma. Un'apposita
> macchinetta, collegata ad un scanner, emette un adesivo con numero di
> protocollo su codice a barre da apporre sul documento, e chiede la
> scansione del documento firmato e protocollato. Quest'ultimo
> (l'originale) viene archiviato in un armadio, mentre la scansione (una
> fotocopia in formato elettronico) è il documento che viene distribuito.
> Quindi mentre prima circolava una fotocopia su carta delle circolari ora
> circola una fotocopia su PDF.
Prima ancora delle macchine da scrivere si faceva tutto a mano. Per le
dattilografe ci sono corsi specifici e prima di questi, per imparare a
leggere e scrivere, si passano anni seduti sui banchi. Prima ancora di
sedersi sui banchi si passano anni ad imparare una lingua con cui
comunicare, compito ben piu' arduo, per cui ci vuole la mente di un
bimbo (credo che un adulto, partendo da zero, non ce la farebbe mai a
costruire una mappa tra il mondo e le parole, tra quel che succede e la
sua rappresentazione).
Non ci si rende a volte conto della complessita' del passaggio dalla
scrittura a mano a quella elettronica e di cosa implichi anche solo la
digitalizzazione dell'atto dello scrivere, per non parlare di tutto il
resto. Questo sia dal punto di vista del burocrate e di chi fa le leggi,
sia dal punto di vista del cittadino. La digitalizzazione funziona se
non si spezza in nessun punto la catena. Noi siamo lontanissimi da
quell'obiettivo. Non abbiamo le infrastrutture, non abbiamo la rete, non
abbiamo, soprattutto, competenze diffuse, pur sapendo, magari, pigiare
piu' tasti del necessario. Vien da dire che abbiamo molto di cio' che
non ci serve affatto, ma l'essenziale no.
> Per il poco che ho capito, il problema principale non è il software, non
> è il lock-in, non è la conoscenza dei formati né delle buone pratiche,
> ma è la mancanza decisionale di rivoluzionare le procedure e
> riaddestrare tutto il personale amministrativo, a vantaggio di passi
> graduali. Credo.
Il personale e' in teoria formato e riformato da decenni (sono passati
trent'anni da quando ero personalmente coinvolta nell'aggiornamento
degli insegnanti, in collaborazione con la Regione Piemonte, solo per
dirne una). C'e' qualche altro intoppo da qualche parte, mi sa.
Il personale non si accorgerebbe neppure della differenza, anzi, ne
sarebbe felice, dal punto di vista tecnico. La burocrazie, una volta
digitalizzata, si puo' presentare, in superficie, nella forma che si
vuole. In particolare, nella forma piu' semplice possibile, quella che
rende trasparente la funzione sottostante (che deve essere comprensibile
ad ogni essere umano, deve cioe' essere di senso compiuto, e' questo che
manca?) La burocrazia e' la forma cristallizzata del potere e mi sa che
qui da noi ha una forma particolarmente perversa e contorta.
Non e' tutto oro quello che luccica. Se la digitalizzazione puo'
risolvere certi problemi, ne genera comunque di nuovi. Il casino che si
puo' fare e' sotto gli occhi di tutti, basta aprire un terminale e
scrivere
iconv -l
per farsi un'idea della babele in cui siamo immersi, anche solo tenendo
conto della codifica del testo, che non e' che uno dei molti passaggi
nella transizione da scrittura manuale a scrittura digitale. Mettersi
daccordo sulla codifica interna e come passare da questa alla
rappresentazione esterna non e' un opzional se vogliamo continuare a
capirci nell'era dei pdf o dei bit e niente pdf. Risolvere quel che si
puo' risolvere (dal punto di vista tecnico la soluzione c'e') aiuta ad
eliminare quella parte del problema che non dovrebbe neppure esistere e
a focalizzarsi su quel che ne rimane, del problema, che non e' affatto
poco.
Anche io credo, neh :)
Loredana
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