[Discussioni] PI: Java ed Android, anche Obama sta con Oracle

Francesco Potortì pot a potorti.it
Ven 5 Giu 2015 11:18:36 CEST


Studio Lanzalotta:
>> >  in effetti Loredana puntualizza correttamente il caso particolare,
>> >però così facendo si rischia di perdere il caso generale sul
>> >copyright.

Francesco Potortì:
>> Il caso generale è potenzialmente drammatico: se non cambia nulla, le
>> interfacce diventano soggette a licenza di copyright.  Un colpo
>> fortissimo al concetto di ineroperabilità e di conseguenza al software
>> libero, che rischia di rimanere relegato ai soli ambienti tradizionali e
>> venir tagliato furoi da ogni progresso.
>>

Paolo Sacconier:
>- interfacce che siano pur sempre codice sono ed è giusto che come tutto il
>resto siano soggette al copyright

È un concetto del tutto nuovo, l'opposto di una trentina d'anni di
pratica del copyright sul software, un concetto che (per quanto ne so)
viene applicato per la prima volta e che, se si diffonde, ha il
potenziale di rivoluzionare l'industria del software: di stabilire
monopoli molto più pervasivi e persistenti degli attuali, che sono
estremamente fluidi grazie soprattutto alla mancanza di questa norma,
quella grazie alla quale Windows ha potuto creare un'interfaccia a
finestre simile a quella di Apple, Excel ha potuto copiare le
interfacced di 123, Libreoffice quelle di MS Office, GNU e Linux quelle
di Unix.  Il mondo informatico e del software libero non esisterebbe
come lo vediamo oggi, e probabilmente non esisterebbe del tutto, se quel
che dici fosse stato applicato trent'anni fa.

>- questo dibattito può servire a stimolare anche chi non si è mai posto il
>problema a prendere coscienza dell'importanza della questione
>dell'interoperabilità ed è l'occasione per creare una nuova spinta verso un
>uso responsabile delle licenze anche da parte delle megacorporation del
>software, cavalchiamone l'onda

Scusa il paragone estremo, ma se mi crolla la casa per il terremoto non
sono contento perché in questo modo tutti si rendono conto di quanto sia
importante il calcolo dinamico delle strutture.

>Snobbare una piattaforma come android che ha una pervasiva diffusione
>mondiale e che è l'unica base solida su cui è stata costruita una
>alternativa libera (replicant.us) e che pur con tanti difetti è la cosa più
>vicina agli ideali del software libero mi sembra veramente come spararsi in
>un piede.

E chi lo snobba?  Questa sentenza dice essenzialmente che se non lo vuoi
snobbare, Oracle ti può venire a chiedere i diritti.  In pratica, che
software GPL libero non ce lo si può scrivere.

>Se la fetta di mercato di android ce l'avesse Apple o Microsoft sareste
>veramente più contenti?

Se questa sentenza non viene ribaltata, e se i suoi effetti si
allargano, non ci sarà nessuna differenza dal punto di vista della
libertà del software.
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