[Discussioni] Disegno di legge n. 158/18-XV di iniziativa giuntale della Provincia di Bolzano

Maurizio Grillini grillinux a gmail.com
Mer 9 Maggio 2018 11:18:43 CEST


Il 07/05/2018 17:33, loredana ha scritto:
[...]
> Ci sono molti promotori del software di vario tipo, ma credo che
> quello che manca sia chi il software del tipo giusto lo scrive, e
> riesce a far in modo di farlo usare alla pa, soprattutto scuola e
> universita'. PA da cui forse bisognerebbe togliere la P. Non so come
> vada altrove, ma qui da anni e' tutto un subappalto e una svendita,
> entrambi fuori controllo. D'altra parte, 3 miliardi circa di euro di
> debiti sulla sola Torino con una base ridottissima che lavora e paga
> le tasse non sono uno scherzo.

Condivido al 100%. Anche la Regione Emilia Romagna ha deciso di 
abbandonare OpenOffice in favore di Microsoft prevedendo un risparmio di 
700milioni annui (calcolati non so come):
https://www.marcosbox.org/2016/11/emilia-romagna-passa-al-cloud-di-microsoft-office.html

Per gestire alcune attività nascono enti con una certa autonomia 
decisionale che non prendono minimamente conto delle opzioni extra 
Microsoft. Per esempio ANPAL per gestire i centri per l'impiego, 
obbligando quindi al ritorno a Microsoft anche quando non ci sarebbe una 
reale esigenza

>
> Comunque ... la sanita' e' informatizzata ma io per riuscire a farmi
> mandare via mail le ricette, anziche' andarle a prendere a mano e
> portarle a mano in farmacia, ci ho impiegato una vita ... e adesso che
> me le mandano, non si stampano con i normali programmi e in farmacia
> devo sperare che ci sia qualcuno che sa ancora come inttrodurre a mano
> il codice a barre (perche' con il lettore non si legge ...) Resta da
> capire perche' il medico non possa manarle via mail alla farmacia,
> cosi' se la vedono tra loro e io posso far altro.

Che poi si spiega anche col fatto che laPA si infarcisce la bocca di 
parole come "digitalizzazione" mentre utilizza vecchi archibugi, 
obbligando però l'utente a utilizzare tecnologia recente
>
> Io credo che manchi la base vera e propria, che manchi una quantita'
> sufficiente di persone che il software libero (ma anche non libero)
> per lo meno lo sappiano usare, se non proprio produrre. Forse
> bisognerebbe ricominciare da li': usarlo e poi chiedere che non ci
> costringano ad usare altro, quando non e' richiesto da madre natura. E
> questo passa per i formati, che nessuno sembra prendere in
> considerazione e che sono il vero problema.
>
> Tornando al "perche' non lo fai tu", beh, io lo faccio (cioe', uso
> solo software libero e ogni volta che pretendono da me altro non la
> passano liscia facilmente :) Finora devo dire che ha funzionato
> (medico a parte, vuol dire che prendero' un appuntamento apposta per
> vedere come diavolo fa queste ricette e per spiegargli come produrre
> un pdf stampabile).
>
> Ma non mi limito a brontolare, cerco anche di aiutare chi si lascia
> aiutare. Soprattutto i ragazzi piu' giovani, che nelle scuole ancora
> si ritrovano ad imparare a schiacciare i tastini di windows.
>
> Gli adulti devono lasciar trasparire quello che valeva davvero la pena
> e di moda non e' , ma di cui c'e' un gran bisogno, e poi mettersi da
> parte. Non e' la mia generazione che trovera' la soluzione ai problemi
> che ha creato, non ne ha il tempo. Al piu' si puo'  aiutare spiegando
> lucidamente e onestamente cosa non ha funzionato, sapendo che non
> basta perche' magicamente si metta a funzionare.

Noi facciamo quello che possiamo ma il problema è che fin quando la PA 
finanzierà coi soldi dei contribuenti corsi di "informatica" e di 
"office" che si risolvono con una pubblicità gratuita a Microsoft, 
saremo una goccia d'acqua in un oceano. Non suona strano che corsi per 
disoccupati (quindi senza entrate monetarie) si facciano con Microsoft 
Word e Excel inducendo a pensare che non esistano alternative gratuite?

> Loredana

Maurizio
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