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Andrea Sivieri
andrea.sivieri a sempreverdi.net
Mar 10 Ago 2004 01:13:21 CEST
Ciao Giovanni
Ho letto in passato un po' di riviste di inizio secolo
e rispetto alle credenze ed i punti di vista che c'erano
allora la definizione di Baudelaire (e anche molte altre)
non mi meravigliano. Si era immersi allora in un substratato
culturale che poi è stato superato. Anche il nostro
substrato culturale odierno probabilmente è per molti aspetti
deformato e sarà superato, ma è ovvio che è il punto
di vista in cui siamo immersi e dal quale valutiamo anche
le cose scritte in passato.
La buona notizia è che la definizione Baudelaire è stata presa
dalla parte enciclopedica del Melzi (la seconda parte).
Purtroppo non ho il mio sottomano, altrimenti guardavo
subito la definizione 1914 per togliermi la curiosità.
Daltronde se anche la parte enciclopedica del Melzi fosse piena di
affermazioni che ci fanno sorridere per quanto sono strampalate,
la prima parte, la parte dizionario, dovrebbe secondo me salvarsi,
perchè ho l'impressione che la definizione di una parola
non dia tutto questo spazio ad interpretazioni soggettive
(visto anche che le definizioni sono molto corte).
L'idea mia per cominciare era appunto quella di trascrivere
le 400 pagine di dizionario, trascurando inizialmente le successive
400 pagine di enciclopedia (che cmq hanno un qualche interesse
storico-sociologico e a volte pure umoristico).
Rispetto ad altri dizionari di inizio secolo il Melzi ha il vantaggio
di essere stato scritto per un pubblico più giovane e quindi ha
definizioni mediamente più semplici. Era venduto come dizionario
per le scuole infatti.
In ogni caso con il tempo sarebbe bello trascriverne vari di dizionari
e poi per ogni voce fornire le diverse definizioni con la relativa fonte.
Per cominciare nomino sempre il Melzi, perchè ce l'ho in casa
(da qualche parte) e le definizioni della parte dizionario mi sembrano
passabili e ben comprensibili, ma si possono valutare contemporaneamente
anche altri dizionari. Anzi potremmo provare a trascrivere le prime
dieci pagine di due o tre dizionari e poi, valutando con il buon
senso le definizioni che ne escono, procedere alla trascrittura
completa di quello che ci sembra migliore.
Dal punto di vista mio, la valutazione andrebbe fatta sulla
comprensibilità delle definizioni, più che sulla perfezione
accademica, per cui credo che confrontando un po' di pagine
la cosa ci risulterà evidente anche senza l'intervento di persone
molto esperte. Ma se persone assai esperte interverranno... bene!
Ne terremo conto attentamente! :-)
Il lavoro di trascrittura dei vari dizionari verrà distribuito poi tra
centinaia di persone, per cui dovrebbe risultare sopportabile.
Per le voci mal definite o assenti la redazione del progetto dizionario
aggiungerebbe poi delle definizioni moderne scritte da zero.
Per ogni voce verranno quindi date le definizioni dei vecchi dizionari
(con la fonte) e le definizioni moderne (con la fonte).
Secondo me, visto che alla trascrizione lavoreranno molte persone,
si potrebbe fare una prima stesura elettronica (fase 1) in cui vengono
marchiati solo grassetti, italici e poco più. Perchè è facile
indicare come fare questo anche a 1000 persone o anche a
1000 persone di lingua straniera (ad esempio se ci appoggeremo
al progetto DistributedProofreaders internazionale).
Una volta che fosse disponibili tutto il testo in forma elettronica
corretta, la seconda passata lo porterebbe in un qualche semplice
formato xml. Su questa seconda passata lavorerebbero qualche
decina di persone, che sanno quello che stanno facendo, perchè
ben istruite dal sito che ospita il progetto... 40 persone per 400 facciate,
vorrebbe dire che ogni persona dovrebbe trasformare da testo
ad xml appena 10 facciate. Facendo 1 facciata alla settimana,
si tratta di soli tre mesi! :-)
... può anche darsi che, ora che si arriverà a quella fase, ci sarà
anche una paginetta PHP ad hoc per inserire le voci secondo le
convenzioni corrette. In questo caso sarebbe la pagina a salvare
effettivamente l'xml, rendendo le cose più semplici anche al profano.
Ma credo che non valga la pena pensarci finchè non si supera
la fase 1 (trascrizione e correzione di base ad alto parallelismo)...
Vedo invece qualche complicazione se mischiamo le fasi.
In tal caso c'è probabilmente il rischio che ci impantaniamo prima
di arrivare a qualcosa che possa essere in qualche modo utile.
Verrebbe in particolare a mancare il momento intermedio di
soddisfazione e grandi festeggiamenti in cui si potrà offrire ai progetti
Gutenberg/LiberLiber il primo dizionario italiano elettronico di pubblico
dominio della storia! Per fare questo non serve l'XML, anzi andrebbe tolto.
Poi quando ci saranno i titoloni sui giornali e sarà passato
il servizio su questo progetto in televisione, si troveranno
facilmente le 40 persone per la trasfomazione in XML. :-)
Cosa ne dite?
Ciao, Andrea
PS: divertente il fatto che Eco citi il Nuovissimo Melzi,
anche se è per smontarlo! Insomma il protagonista ha
corso dei bei rischi a leggere il Melzi! ;oP
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