[Dizionario] Il diritto d'autore sulle opere collettive
Andrea Sivieri
andrea.sivieri a sempreverdi.net
Dom 10 Ott 2004 12:56:59 CEST
Benvenuta Valentina! :-)
Alle 03:21, domenica 10 ottobre 2004, Valentina Parisi ha scritto:
> Ciao a tutti, vi faccio i complimenti per il progetto: bello e titanico (e
> questo secondo aggettivo lo rende ancora più affascinante).
> Faccio un paio di considerazioni di natura giuridica, nella speranza che vi
> siano di aiuto e che non mi prendiate per una rompipalle! :)
Grazie per i complimenti al progetto e grazie per le considerazioni
di natura giuridica di cui abbiamo ben bisogno per evitare sviste grossolane. :-)
> 1. Il Melzi non sarà mai di pubblico domino (i diritti morali non si
> estinguono mai da noi): è, invece, patrimonio dell'umanità.
> Soltanto in USA c'è il pubblico dominio, perché in USA non esiste il diritto
> morale d'autore ma solo il diritto patrimoniale, estinto il quale l'opera va
> sotto public domain.
Grazie per la precisazione. :-)
Chi ha un po' di tempo può iniziare a correggere le informazioni
sul sito, oppure lo farò io quando possibile.
> 2. "Nelle opere collettive la durata dei diritti di utilizzazione economica
> spettante ad ogni collaboratore si determina sulla vita di ciascuno. La
> durata dei diritti di utilizzazione economica dell'opera come un tutto è di
> settant'anni dalla prima pubblicazione... ".
>
> Se nelle opere collettive la durata del diritto patrimoniale si calcola in
> relazione alla data della prima pubblicazione, perché avete fatto il conto
> sui 70 anni post mortem?
Per sicurezza... perchè non ho mai avuto completamente
chiara l'interpetazione dell'articolo che citi e sei la prima
persona con esperienza giuridica che viene a portarci
un po' di luce.
Supponiamo che l'autore A dell'opera collettiva abbia
30 anni alla prima pubblicazione e che muoia a 100 anni.
La prima parte dell'articolo che citi afferma che:
"Nelle opere collettive la durata dei diritti di utilizzazione economica
spettante ad ogni collaboratore si determina sulla vita di ciascuno."
nel senso che 1) con la morte dell'autore A i diritti di util. econom.
suoi e degli eredi cessano o nel senso che 2) i diritti di utilz. econom.
per gli eredi dureranno altri 70 anni a partire dalla morte dell'autore A.
In effetti ripensandoci mi sa che vale l'interpretazione 1),
perchè altrimenti si arriverebbe alla contraddizione che dopo
70 dalla pubblicazione l'opera diventa patrimonio di tutti,
ma ugualmente gli eredi possono vantare diritti economici
per altri 70 anni.
> Il dizionario è "un tutto" e voi avete intenzione di riprodurlo tutto, no?
Adesso credo di capire: vale probabilmente la numero 1) per il dizionario completo,
vale la numero 2) per le singole parti del dizionario scritte da un certo autore.
Noi pensavamo in un primo tempo di trascrivere tutta la parte
linguistica del dizionario e solo successivamente di trascrivere
la parte enciclopedia. Di media sono sulle 800 pagine per parte.
Quindi fare tutte e due le parti non è uno scherzo.
Inoltre sarebbe bello poter usare le voci del dizionario anche
indipendentemente o ricombinate con materiale moderno.
A quel punto non saprei dire se noi il dizionario ci troveremo
ad utilizzarlo sempre come un tutto. :-/
> Non ci sono dizionari pubblicati per la prima volta nel 1934? ;)
>
> Ciao,
> Valentina.
I Melzi più recenti di cui abbiamo una copia cartacea e la possibilità
di fare la scansione completa sono l'edizione del 1922 e quella del 1938
(che diventerà patrimonio di tutti nel 2008).
Le edizioni degli anni 30 ahimè hanno il piccolo difetto di essere molto politicizzate,
almeno nella parte enciclopedica, quindi forse dovremmo andare lo stesso
con l'edizione del 1920. Essa da quel che capisco è libera in tre modi:
1) patrimonio dell'umanità come un tutto perchè pubblicata più di 70 anni fa;
2) patrimonio dell'umanità in ogni sua singola parte perchè tutti i curatori nominati
sono morti da più di 70 anni (potrebbero quindi essere usate anche solo la parte linguistica,
o le singole voci, giusto?);
3) libera da ingerenze politiche.
Cosa ne pensate?
Valentina, grazie ancora dei tuoi consigli! :-)
Correggi senza esitazione le mie affermazioni
da neofita in campo giuridico... preferisco
di gran lunga essere contraddetto, piuttosto
che persistere in errori di interpetazione
grossolani!
Ciao, Andrea
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