[Dizionario] Re: dizionario Digest, Vol 12, Issue 1
ML
marikalo a hotmail.com
Ven 11 Mar 2005 09:34:19 CET
Ciao Andrea, Ciao Carlo,
Intanto grazie ad entrambi per le spiegazioni che come al solito sono chiare
anche per me. Continua la raccolta di materiale per il dizionario delle
spiegazioni informatiche :-)
Per quanto riguarda il Melzi:
A> Ma terrei ben distinto il Melzi originario (che abbastanza presto
> sarà pagina per pagina completamente in forma elettronica),
> dalle sue evoluzioni che invece saranno un work in progress
> che potrà essere espanso all'infinito.
a questo proposito potremmo studiarci un po' il nuovo Littré cheha fatto
proprio questo lavoro: inserire i "neologismi" in un dizionario del secolo
scorso. Potremmo sopratutto prendere spunto dalle critiche per sapere cosa
evitare (dopo la fine del mese mi informo un po' e vi faccio sapere).
Per quanto riguarda i link:
C> Il file melzi-a-ani.zip contiene due files, projectID41bdd72e828a7.txt
> e projectID41bdd72e828a7_comments.html ; il secondo e'quello che tu
> dici, il primo contiene la ciccia.
Infatti, così avevo capito, ma non si apre. Probabilmente è un problema del
mio p.c. Riproverò ancora :-)
C> Altre cose: a parte la versione "semplice" va fatta una che
> identifichi i singoli lemmi, nell'esempio sopra
>
> abbassamento
> abbassare
>
> (invece di abbass=amento , -are)
Potrebbe essere veramente una buona idea, anche se perde il carattere
didattico, che ha acquistato l'intera opera probabilmente più per esigenze
di spazio che per motivi legati alle strategie di apprendimento. Questo
dipenderà dagli obbiettivi che vogliamo prefiggerci :-)
C> Comunque chiaramente un markup in html (o meglio xml, per evidenziare
> la semantica) e' il punto di partenza.
tutto quello che si può videnziare senza ricorrerre a sforzi spropositati è
ben utilissimoin lessicografia.
> Un punto che non mi e' chiaro nel Melzi e' la distinzione per cui
> <b>-- della cateratta</b> e' in grassetto, mentre in altri esempi si
> usa il corsivo. Comunque basta usare du tags diversi.... Es:
>
> <b>Abilità</b>, <i>s.f.</i> Capacità a far checchessia;
> attidudine, idoneità. || <b>Sin.</b> Destrezza, perizia.
> || <i>iron.</i> Coraggio: <i>Bella abilità</i>!
>
A> Dimmi se ti pare una spiegazione valida:
>
> - le combinazioni di parole che prese assieme hanno in un qualche campo
> un significato speciale molto preciso, come se fossero un'unica parola,
> vengono distinte con il grassetto (in quanto loro stesse oggetto di
spiegazione)
> Per es.: <b>Abbassamento della cateratta</b>
>
> - le combinazioni di parole che sono esempi presi fra mille del termine
> in corso di spiegazioen vengono messe solo in corsivo.
> Per es.: <i>Bella abilità</i>
>
> Ho colto la questione da te sollevata, oppure ho capito un'altra cosa?
Se la questione è questa si tratta in realtà di una splendida intuizione
alla quale solo 5 anni fa ha dato apertamente corpo Paravia inserendo i
cosìdetti COLLOCATORI semantici.
Per quanto ho potuto osservare nel Melzi, il grassetto non viene utilizzato
solo per frasi diciamo "fatte" ma sia per l'unione di parole che suscita
delle immagini prestabilite nel linguaggio comune del parlante (diventare
un -= diventare un lucignolo, diventare magrissimo), sia per le parole che
ricorrono frequentemente in determinati contesti (-sottile= petto sottile,
taglio di carne).
In questo caso possiamo scegliere di lasciare il grassetto, o scegliere
altre strategie per evidenziare queste collocazioni come per es. - [sottile]
(<i>mac.</i>) taglio di carne.
Ciao Marìka
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