[Diritto] Re: [LugRoma] Bozza della proposta di legge sul software libero
Marco Fioretti
m.fioretti@inwind.it
Sun, 9 Dec 2001 19:06:07 +0100
On Saturday 08 December 2001 23:25, Neuromante wrote:
> Art. 2
Il formato dei documenti e' il nocciolo del problema, non quale sistema
operativo o word processor si usano: se uno vuole e puo' continuare a pagare
il doppio per software che vale la meta' peggio per lui.
Per cui il punto cruciale e' questo:
> La P. A produce documenti informatici (testi, carte,
> software, siti internet, archivi, tabelle ecc.) in
> formato la cui leggibilità sia la più diffusa ed ampia
> possibile. Si dovrà evitare l'uso di documenti o
> programmi leggibili solo da alcuni sistemi operativi e
> non da altri. Sono preferibili formati liberi.
>
Propongo due modifiche a questo articolo:
1) Sono OBBLIGATORI formati dei documenti liberi e compatibili all'indietro,
dove libero significa che nessun gruppo o impresa privata puo' cambiarli a
suo capriccio ogni due mesi, e compatibile all'indietro che il documento
scritto con la versione 10 del sowtware XX deve essere apribile e almeno
parzialmente leggibile anche dalla versione 9, 8, 7... In questo modo si
spezza il circolo vizioso dei continui upgrade e si garantisce la
disponibilita' dei documenti anche in futuro con la minima spesa.
2) la P.A deve non solo produrre, ma soprattutto **ACCETTARE** soltanto
soltanto documenti in formato libero, cioe' RIFIUTARE e RISPEDIRE al
mitttente qualunque documento elettronico scritto con formati proprietari.
Con queste premesse il problema del software sicuro o no, proprietario o no,
ecetera, si risolverebbe da solo, poiche' si finirebbe per usare e pagare
software chiuso soltanto se e' veramente piu' veloce/stabile/sicuro di quello
liberamente disponibile
Saluti,
Marco