[Diritto] Versione 1.11 Proposta di legge sul Software libero

Giovanni Biscuolo - Xelera g@xelera.it
Tue, 18 Dec 2001 10:20:04 +0100


> Date: Tue, 11 Dec 2001 12:34:31 +0100 (CET)
> From: Donat <diemmenic@tiscalinet.it>

[omissis]

> Vorrei pero' esprimere delle ulteriori considerazioni:
> 
> Premesso che condivido in pieno tutto quello detto da
> Alessandro Rubini nella sua mail di risposta a questa
> proposta di legge.

Mi associo.

> Ritengo opportuno che nella redazione letterale dei
> vari articoli del disegno di Legge si rispetti quanto
> indicato nel titolo e cioe' il pluralismo informatico.
> Qualora la suddetta proposta divenisse Legge dello Stato
> la Microsoft (o ditte similari) per poter concorrere
> alla gara d'appalto indetta dalla P.A. deve esser messa
> nella condizioni di poter partecipare 

è una considerazione corretta e condivisibile, occorre
salvaguardare il pluralismo.
Occorre soprattutto evitare di dare la sensazione che si
intende escludere una parte di impresa dalla concorrenza.

Il software libero privilegia la concorrenza.

Chiaro che la concorrenza si deve "giocare" attorno a regole
comuni. 
Il fatto per esempio che si richieda che i fornitori di software
libero siano privilegiati nelle gare di appalto libero è una regola
comune perfettamente legittima e condivisibile per una serie di ragioni
più pratiche che filosofiche.
Già per esempio oggi ci sono regole che privilegiano nelle gare di
appalto
aziende che hanno un sistema di assicurazione qualità certificato
con una delle norme della serie ISO 9000.

Il fatto che vengano privilegiati formati "liberi" è semplicemente
un dovere etico dello stato verso i suoi cittadini.
Il fatto che sia necessaria una legge per affermare questo principio
è semplicemente sconsolante (anche se la stragrande maggioranza dei
cittadini è semplicemente indifferente rispetto a questo problema).

> e cio' potrebbe
> non verificarsi nell'ipotesi in cui per poter realizzare
> software libero lo si debba rilasciare con licenza GNU-GPL.
> Pertanto ritengo opportuno inserire un allegato che
> descriva il tipo di licenza d'uso necessaria per poter
> concorrere di cui naturalmente la GNU-GPL e' l'unica (credo)
> espressione finora conosciuta.

Credo tu intenda "finora conusciuta nella bozza di legge".
La FSF e OSI hanno un ampio elenco di licenze libere (a parte
qualche caso molto triste di licenza non libera della OSI).

Eviterei di riprodurre su scala italiana la brutta duplicazione
di "sforzi" per definire una licenza libera che si è verificata
tra OSI e FSF (evitiamo dibattiti su questo, grazie.)
Un bell'elenco di licenze libere lo troviamo su www.fsf.org
(chissà se si può fare riferimento ad un URL in una legge, sarebbe
una cosa saggia).
Eviterei di inventare l'acqua calda.

> Se cosi' non fosse si darebbe un facile motivo per
> boicottare la proposta di Legge.

Già, veglio proprio vedere cosa succederà.

CiaoG.
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