[Diritto] Un po` di pareri sul valore legale della GPL

Simone Piccardi piccardi@firenze.linux.it
Tue, 26 Jun 2001 18:19:23 +0200


On Tue, Jun 26, 2001 at 05:15:07PM +0200, Donat wrote:
> 
> > Secondo stralcio:
> > > E come mai le stesse clausole "vessatorie" sulle licenze del software
> > > proprietario valgono senza che io debba firmare nulla?
> 
> Non so' in questo caso chi e' che parla (se tu o l'altro), comunque e' vero che
> nel caso di introduzione delle c.d. clausole vessatorie nei contratti c'e'
> bisogno della firma di accettazione.

La parte quotata del messaggio ero sempre io, le risposte erano
dell'altra persona. L'esempio nel caso era volutamente provocatorio.


> >  5.   L'acquirente  non  e` obbligato  ad  accettare  questa  Licenza,
> > poiche' non  l'ha  firmata.   D'altra  parte  nessun  altro  documento
> > garantisce il  permesso di modificare  o distribuire il Programma  o i
> > lavori derivati da esso.  Queste  azioni sono proibite dalla legge per
> > chi non accetta questa Licenza; percio', modificando o distribuendo il
> > Programma o  un'opera  basata sul programma,  si indica nel  fare cio`
> > l'accettazione di questa Licenza e quindi di tutti i suoi termini e le
> > condizioni  poste sulla  copia,  la distribuzione  e  la modifica  del
> > Programma o di lavori basati su di esso.
> > 
> > Se uno non accetta la limitazione di garanzia vale questa parte?
> 
> Secondo me si, ma ripeto specialmente nella GPL non so' fino a che punto ci
> troviamo in presenza di un contratto bilaterale.
> (Spero di non sbagliare!)

Se questa vale dal punto di vista della copertura dei lavori derivati
dovremmo essere a posto.

Quello che non capisco e` come uno possa (a parte dolo e colpa grave,
che son casi molto particolari) pretendere una qualunque forma di
garanzia di funzionamento per un qualcosa per l'uso del quale non da`
nulla. 

Ciao
Simone