[Diritto] link e decss

Marco RHPS gttc30k1@bo.nettuno.it
Mon, 12 Nov 2001 22:51:44 +0100


On Sun, 11 Nov 2001 22:54:26 +0100, you wrote:

>> Bisogna stare attenti ad assimilare il software all'opera letteraria
>> perche' si corre il rischio che sia proponibile anche un'accusa di plagio,
>> se avessimo ad esempio software con codici sorgenti diversi che pero' fanno
>> le stesse cose. Il software non e' assimilabile all'opera letteraria ne' e'
>
>E qui ho dei dubbi. Il sorgente, di per sè, non fa proprio nulla, ma
>è semplicemente un testo scritto su un supporto, cartaceo o altro.
>L'effetto si manifesta allorquando il programma viene interpretato da
>una macchina ed eseguito. Il plagio non può essere relativo all'effetto,
>bensì al testo scritto nel sorgente, nè più ne meno come avviene per un
>libro, ma questo è normale, ovvero è lo scopo dei vari copyright.
>Quello che dici mi suona un pò come dire che l'autore di un libro mi
>può accusare di plagio solo perchè il mio libro, una volta buttato nel
>camino, brucia esattamente come il suo :-)

No, pero' un autore di un libro ti puo' accusare di plagio se, con parole
diverse (o in una lingua diversa), parli di una vicenda identica. Oppure se
scrivi una canzone che abbia parole diverse ma si ispiri ad uno stesso
motivetto.

>Proviamo ad immaginare una situazione "di confine": un libro di
>cucina con descritta una ricetta. Teoricamente, io potrei far leggere
>direttamente la ricetta ad una macchina abbastanza sofisticata, in
>modo che quest'ultima possa cucinare quella cosa. Mi sembra del tutto
>equivalente a far interpretare un linguaggio formale da una macchina per
>farle fare qualcosa. Quel libro di cucina è un'opera letteraria o no ?
>Quella ricetta è un'espressione artistica o no ? La cucina è arte o no ?
>Secondo me la risposta è si, ma se questo è vero allora può essere
>un'opera letteraria anche la stessa ricetta scritta in C in in un altro
>capitolo dello stesso libro per renderla più facilemnte comprensibile ad
>un programmatore (e magari ad una macchina).

Non riesco a capire dove vuoi arrivare. Se ti piace puoi considerare opera
letteraria anche le istruzioni di un preservativo pero' non vedo cosa
cambi. Quello che ho detto io e' che e' meglio affidare la tutela del
software non pedissequamente al diritto d'autore o alla legge sui brevetti
ma considerarlo un "tertium genus" fra i due (e infatti attualmente il
software ha una tutela particolare) perche' c'e' il rischio che la tutela
accordata ad un'opera letteraria o assimilate possa essere addirittura
dannosa per il software e sicuramente lo e' per l'utente.

Basti pensare al limite dei 70 anni per la cessazione dei diritti di
sfruttamento economico dell'opera: assurdo e sproporzionato per materiale
che, nelle migliori delle ipotesi, difficilmente supera i 5/7 anni di vita
commerciale.