[Diritto] Regolamento di esecuzione delle norme sul bollino Siae
Donat
diemmenic@tiscalinet.it
Sun, 2 Sep 2001 19:54:18 +0200
Il dom, 02 set 2001, hai scritto:
> Ciao, ovviamente non si torna dalle vacanze (e dai timori del DMCA visto che torno
> dagli USA) senza che qualcuno ti faccia gira le **.
>
> Ho finalmente letto il testo e mi hanno colpito i seguenti punti (non che il resto stia
> messo meglio...):
>
> 3. Sono esclusi dall'ambito di applicazione dell'articolo 181-bis
> della legge 22 aprile 1941, n. 633, i supporti contenenti programmi
> per elaboratore ovvero multimediali:
> c) distribuiti mediante scaricamento diretto (download) e
> conseguente installazione sul personal computer dell'utente
> attraverso server o siti Internet se detti programmi non vengano
> registrati a scopo di profitto in supporti diversi dall'elaboratore
> personale dell'utente, salva la copia privata;
>
>
> Punto primo, come si distribuiscono i _supporti_ mediante download, qualcuno forse in agosto
> (pardon luglio) ha inventato finalmente il teletrasporto??
La norma dice in sostanza che tu scarichi sul tuo PC poi puoi trasferirlo su un
supporto diverso diverso dall'HD solo per copia privata (al singolare quindi si
allude credo a max 1 copia privata);
> Punto secondo, ma se li scarico su un server di rete (o sulla
consolle, o ...) invece che su
> un _personal computer_ cosa cambia?
> (il termine elaboratore era ovviamente piu' indicato, ma da tutta la legge traspare una
> certa trascuratezza nella scelta dei termini che sara' sicuramente deleteria per la legge
> stessa in futuro, ma chi l'ha scritta???)
Giusto, anche in considerazione del fatto che le leggi essendo rivolte al
popolo italiano dovrebbero essere scritte in italiano, cosa che il legislatore
fa' tranne alcune eccezioni come in questo caso dove ha introdotto il termine
PC mentre finora legiferando sul software il legislatore italiano ha sempre
adoperato il termine "elaboratori elettronici" se non sbaglio.
Evidentemente la scelta e' ricaduta sul termine inglese proprio per far capire
che che te lo puoi scaricare per un uso privato e domestico.
> Punto terzo, ma non meno importante, qui si parla di "scopo di profitto" e non di lucro, e
> questo significa in teoria (visto che il software libero non e' escluso o esentato) che non
> posso scaricare una distribuzione linux o qualsiasi altro sw libero e farne una copia ad un
> amico (che e' una delle cose esplicitamente permesse dalla licenza d'uso del sw libero).
Giusto, in questi casi non si dovrebbe a mio avviso apporre il bollino Siae,
viene meno il presupposto della stessa Legge 248.
> Come si vede dal termine "personale" utilizzato in congiunzione a computer o elaboratore,
> ai redattori di questa legge non interessa proprio proteggere gli autori che decidano di
> trarre vantaggio economico dalle proprie opere contro i "pirati" organizzati, ma solo
> impedire la copia privata e a micro-diffusione a totale difesa degli alti prezzi imposti
> dalle varie multinazionali (poiche' e' chiaro che la maggiorparte preferirebbe avere una
> copia originale, con copertina, manuale (quando c'e'!), e supporto (quando c'e'!), se il
> prezzo fosse onesto, ma queste sono considerazioni che escono un po' dal tema...
Se a questo vi aggiungi la parte del regolamento relativo ai dispositivi
anti-contraffazione sembra quasi che si stia proteggendo un brevetto.
E' il regolamento stesso che dice che la produzione industriale deve esser
maggiormente tutelata.
> Ma non e' finita, ora passiamo a quello che considero il vero delirio....
>
> 4. Ulteriori ovvero diverse fattispecie potranno essere
> esplicitamente incluse a seguito di specifici accordi tra le
> associazioni dei produttori e la S.I.A.E. in considerazione della
> evoluzione tecnologica. Tali fattispecie sono comunicate al Comitato
> per la tutela della proprieta' intellettuale di cui alla legge
> 18 agosto 2000, n. 248.
>
> Qui si da mano libera a SIAE + Produttori (e non autori!!!!) di modificare la lista
> a loro uso e consumo, autorizzando di fatto tramite un regolamento attuativo che delle
> organizzazioni totalmente extraparlamentari modifichino una legge!
Le fattispecie eventualmente incluse in futuro lo dovranno essere secondo i
principi sanciti dalla 248 e non a discrezione della Siae.
Per esempio se si dovesse consolidare l'interpretazione che il SL non debba
essere assoggettato a bollino la Siae non puo' dire il contrario.
> Ma stiamo scherzando??
> Ovviamente c'e' di mezzo poi lo zampino di un comitato per la difesa della
> _proprieta' intellettuale_, non del diritto d'autore...
> Quindi quello che conta non e' il diritto ma la proprieta' ($$$$)
>
Vedi due punti sopra.
>
> > A parte poi dove deve esser messo il contrassegno e come esso deve esser fatto
> > e l'art. 6 sulla dichiarazione identificativa sostitutiva, di rilevante c'e' da
> > sottolineare la novita' introdotta dagli ultimi capoversi dell'art. 6 e cioe'
> > quella relativa alla introduzione delle misure a protezione del Software
> > (dispositivi anticontraffazione).
Anche qui vedi sopra.
> Qui secondo me sono andati fuori dal binario, non ricordo si parlasse di dispositivi
> anticontraffazione nella legge e mi chiedo se un regolamento possa legalmente
> estendere il campo di azione di una legge.
> E' costituzionale??
> Se non lo e' cosa si deve fare per farlglielo rifare per la seconda volta?
>
Giusta osservazione.
> >
> > Il regolamento finisce con l'unica "esenzione" presente quella del punto 2
> > dell'art. 7 che riguarda le emittenti radiofoniche e telesive.
>
> Si il signor Berlusconi si e' preoccupato delle sue care emittenti e stop.
> Qundi se lavorassi ancora all'universita' commetterei reato ogni volta che creo
> un cd di installazione personalizzato per i personal computer di un'aula, con
> unico scopo tecnico, ovvero ho tutte le licenze e i cd originali nell'armadio
> ma per non perdere giornate nella configurazione, riproduco su cd un'immagine
> di una macchina bella pronta e configurata da utilizzare quando una di queste
> macchine si impiantasse (quando dovevo mettere windows capitava spesso ...),
> e cosi' sono esclusi anche tutti gli uffici tecnici di tutte le aziende grandi
> e piccole, multinazionali del software e della musica comprese...
>
>
> > Del Software Libero nessuna traccia.
> Si e' quello che vorrebbero anche alcune multinazionali del software.
>
> Ciao,
> Simo.
Ho in mente di girare quando posso il seguente quesito alla Siae, "ho
realizzato un anlizzatore di log in php e lo voglio distribuire sotto licenza
GPL attraverso dei cd, accollandomi tutti gli oneri economici cosa debbo fare?
Se mi dicono che lo devo mettere, ordino 5-10 bollini e poi vediamo.
Ciao
Donat