[Diritto] I miei commenti al regolamento
Simo Sorce
simo.sorce@tiscalinet.it
Fri, 07 Sep 2001 15:15:18 +0200
Leandro Noferini wrote:
>
> Anch'io, però come associazione mi pare sia necessario insegnare come
> conviverci, no?
Io preferirei non abituarmici pero', altrimenti e' battaglia persa in partenza.
> Non credo che un regolamento possa modificare così potentemente il
> senso della legge che vorrebbe regolamentare. Il passaggio da profitto
> a lucro è stato uno dei punti maggiormente rivendicati ai tempi
> dell'approvazione della legge, sia dalla SIAE, che dalla BSA che dai
> commenti sparsi che si sono trovati a giro. Non credo che un passaggio
> del genere, questo "tornino" che dici te da lucro "indietro" a
> profitto, possa trovarsi dentro al regolamento e basta.
Anche a me puzza che questo regolamento dica e corregga un sacco di cose
che in realta' non potrebbe fare, non so quanto reggerebbe in tribunale.
> Alessandro> Qui dice *esplicitamente* "profitto", e non si puo` certo parlare di
> Alessandro> svista dopo tutto il casino che si e` fatto su questi
> Alessandro> due termini.
>
> Quale casino, scusa?
>
> Non starai mica parlando delle tre pernacchiette che abbiamo tirato su
> da queste parti, vero?
>
> Piccola precisazione: tranne l'ottimo convegno del Lug di Roma, non
> credo che nessuna delle azioni "contro" il bollino abbiano avuto alcun
> ascolto nelle parti alte di chi comanda e decide!
Va bene non esaltarsi, ma anche sminuirsi troppo e' deleterio.
La SIAE ha recepito e cosi' alcuni interessati, non si puo' pretendere che
una cosa del genere abbia risalto nazionale e sia riportata sulle prime
pagine dei giornali.
> Te hai ragione, viene usata la parola pc e non si capisce neanche bene
> il perché. Però nelle esclusioni si legge che viene escluso tutto il
> software per le "macchine" industriali: a questo punto quali altre
> macchine usano software?
torni a controllo numerico?
presse industriali?
sistemi automatizzati?
robot industriali?
sistemi di controllo e sorveglianza?
sistemi di monitoraggio?
tutto sta per essere informatizzato, fra un po' anche i vestiti con cui
andrai in giro saranno pieni di chipperia e quindi anche di software.
> Cioè? Non capisco dove voglia arrivare l'arringa del tuo avvocato.
>
> Non credo che per il futuro giudice che ci blinderà tutti in coro
> l'obiezione "ma guardi, Signor Giudice, il mio software era per un PDA
> (sostituire a piacere con mini computer, workstation, main frame) e
> non per un pc, come c'è scritto sul regolamento di legge".
Come avevo fatto notare anch'io a donat, l'avvocato vorrebbe proprio
dimostrare che poiche' il legislatore ha parlato proprio di personal
computer, ha voluto lasciare fuori tutte le altre categorie che invece
rientrano in elaboratore.
Chi ha scritto la legge probabilmente ha commesso una leggerezza a suo
modo di vedere, come sembra a te. Ma in legalese ogni termine ha un
significato preciso e se in una legge si chiamano due cose in modo
differente e' perche' sono differenti (anche se questa non e' una legge
ma un regolamento).
Altre cose che non rientrano in personal computer sono per esempio,
varie appliance dedicate (web server, file server, mail server....),
vari set top box che offrono anche servizi interattivi come l'accesso
ad internet o consolle (o playstation :-P ) che dir si voglia o i
nuovi telefonini o i pda ....
L'elenco e' lungo.
> Anche qui sono stato troppo sintetico, evidentemente: la mia era una
> provocazione. Quali sistemi anti-copiatura abbiamo da queste parti?
Per esempio la protezione che mettono sulle VHS per non fartele copiare
con una normale coppia di registratori, o le chiavi hardware, codici
di attivazione, ecc...
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Simo Sorce
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