R: R: R: [Diritto] Copyright di regolamenti?
Nicotra Massimiliano
diritto@softwarelibero.it
Mon, 8 Apr 2002 18:45:06 +0200
> dubbio: e cosa succede se uno pubblica un libro solo di "regolamento"?
>
Questo è un bel dubbio. Personalmente considererei la pubblicazione del
regolamento come semplice "schema di gioco" e non gioco in sé. Non c'e'
l'esternalizzazione dell'opera e quindi tutti potrebbero realizzare giochi
basati su quel regolamento.
E' un pò come il linguaggio di programmazione ed i programmi che riesco a
realizzare :-)
> un gioco per decidere quanti danni fai fa ATT * 2 - DEF. Io non uso il
> source di quel gioco, ma mi creo una mia funzione per fare i danni che
> fa ATT * 2 - DEF (ovvio l'esempio avrebbe senso solo con algoritmi più
> complicati dove davvero viene implementato in modo palesemente diverso,
> ma non me ne viene in mente).
>
Ancora una volta si'.. stai sempre parlando del regolamento che, come
abbiamo detto, in sé non è protetto dal diritto d'autore.
> E invece i cloni come funzionano? È lo stesso discorso? In effetti per
> esempio c'è frozen-bubble che è un clone completamente free (credo) di
> puzzle-bubble, e che ne usa il "sistema di gioco", ma con diversa
> grafica, etc...
Ti sei risposto da solo :)
> Situazione intricata:
> - Esiste il gioco di carte di Magic;
> - Esistono due videogiochi commerciali di Magic (mai visti);
> - Esistono programmi che permettono di giocare a Magic (non so se
> legali/illegali, commerciali/free...)
>
> Io vorrei creare un videogioco con le regole di Magic, ma con un altro
> nome e con "altre carte".
>
Aspetto con trepidazione di vederlo.
> Altro problema sono appunto le carte: alcune, complicate (per chi
> conoscesse il gioco, cose come ), sono palesemente sotto copyright, ma
> come ci si comporta con altre carte molto semplici? Per esempio
> "Infliggi 3 danni". Come faccio a tracciare la linea tra cose usabili e
> non?
>
"Infliggi tre danni" è una regola non una rappresentazione dell'opera.
> Inoltre mi è venuto in mente ora: se io creo un sistema di scripting per
> fare le carte, liberamente componibili tipo
> "se c'è l'evento X" "allora succede Y" "in quantità Z"
> questo permetterebbe di creare (magari anche a random) tante carte, tra
> cui però alcune già esistenti. In questo caso quelle già esistenti sono
> da considerare "banali" e quindi usabili, no?
Scusa se mi ripeto ma queste "CARTE" hanno una rappresentazione grafica
particolare o no? Perché se non è così sono semplici enunciazioni della
regola e non le vedrei quali opere tutelabili (insomma un'opera deve avere
anche un minimo carattere di creatività ed originalità per essere tutelata).
Tu, comunque, invece delle carte usa dei papiri, delle foglie oppure
qualsiasi altra cosa che non sia riconducibile all'originale.
Ciao
Max