[Diritto] Re: [Diritto]Re: [Diritto] Dubbi su licenze (e software libero)

[Giovanni Biscuolo]

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Il lun, 2002-04-15 alle 14:58, Pierluigi Perri ha scritto:
>=20
> > >C'e' nessuno che ha volgia/esperienza per rispondere a questa domanda?
> >
> >On Sun, 2002-04-14 at 20:37, Simo Sorce wrote:
> > >> Quindi l'esercizio dei diritti derivanti dal diritto d'autore avvien=
e
> > >> sempre e solamente tramite un contratto?
> > >> Per tutte le tipologie di opere rappresentate che ricadono sotto la
> > >> giurisdizione del diritto d'autore?
>=20
> L'esercizio dei diritti derivanti dal diritto d'autore avviene "in=20
> automatico" perch=E8 c'=E8 una legge che li prevede.
> Il contratto =E8 uno strumento per meglio regolare i propri interessi, ma=
 non=20
> significa che in assenza di esso siamo nel far west :-)
> Con ci=F2 voglio dire che se scrivo un software comunque le prerogative=20
> contenute nella legge sul diritto d'autore mi saranno date, e mediante la=
=20
> licenza potr=F2 meglio tutelare i miei interessi.

In genere attraverso le licenze sui programmi per elaboratore (le
cosiddette licenze d'uso) si impongono agli utilizzatori clausole che=20
nulla hanno a che fare col diritto d'autore (ad es.: tu non puoi
scrivere nulla contro di me).

Anomalia del software[1]: mentre per utilizzare privatamente un'opera
(leggerla, vederla, ascoltarla... anche 30000 volte) non c'e` bisogno di
nessuna licenza o contratto unilaterale, pare proprio che con il
software cambi tutto: il titolare del diritto d'autore pare[2] che possa
permettersi di trasferire quei diritti agli utilizzatori. Come? In due
modi:
1. alienazione del supporto (vendita) con i diritti che lo
   accompagnano, soprattutto di uso (uso ????)
2. concessione del diritto di uso attraverso:
  a- locazione (art. 1571 CC) con cui "una parte si obbliga a far
     godere all'altra una cosa mobile... per un determinato tempo,
     verso un determinato corrispettivo."
  b- licenza d'uso - non definita dal CC ma ricavabile dall'art. 1021
     ("Chi ha diritto d'uso di una cosa, puo` servirsi di essa...").
     I contratti stipulati non corrispondono assolutamente alle figure
     previste dal CC.

Poi cito:
" La cd. licenza d'uso e` comunque una fra le forme piu` frequenti di
autorizzazione all'esercizio di diritti di utilizzazione: si tratta
della stipula di un negozio giuridico a tipo concessione effettuata a
mezzo del sistema della licenza"

Peccato che quanto detto in 2a ed in 2b si fonda su un presupposto del
tutto sbagliato: il software e` "una cosa mobile": NO!
Insomma, c'e` una irrefrenabile voglia di far credere che il software
sia materiale... boh?!?

Infine, apprendo con stupore che - solo per il software? - tra i diritti
di utilizzazione esiste anche un "diritto di uso".

Le *vere* licenze sono quelle che trasferiscono parte (o tutti) dei
diritti esclusivi di sfruttamento dell'opera; in genere dall'autore
all'editore (la GPL e` una licenza di questo genere). Ulterione
*notevole* anomalia del software: la legge trasferisce _automaticamente_
al datore di lavoro i diritti esclusivi (non sono sicuro della
paternita`) degli autori propri dipendenti... chissa` perche` hanno
modificato cosi` la legge???

Ciao.

[1] in una recente mail ho scritto il contrario, ma l'argomento e`
    alquanto controverso.
[2] Rif. "La tutela giuridica dei programmi per elaboratore", di
    Laura Chimienti - Giuffre` editore - ed. 1994
--=20
Art and science are free and free is their teaching [IT Const., art.33]
Associazione Culturale MiLUG       | Xelera - servizi GNU/Linux=20
http://www.milug.org               | http://xelera.it
mailto:giovanni.biscuolo@milug.org | mailto:g@xelera.it          =20

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Comment: Per informazioni si veda http://www.gnupg.org

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