[Diritto] Dubbi su licenze (e software libero)
Giovanni Biscuolo
diritto@softwarelibero.it
16 Apr 2002 19:51:19 +0200
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Il mar, 2002-04-16 alle 11:08, Simo Sorce ha scritto:
> On Tue, 2002-04-16 at 10:16, Giovanni d'Ammassa wrote:
[...]
> Tutti gli autori di Software Libero consci di quello che fanno sanno
> bene che e' la normativa sul diritto d'autore a proteggere le loro
> opere, ma quello che interessa sono solo due tipi di "protezione".
> 1. Protezione dei diritti morali
> 2. Protezione dall'appropriazione e trasformazione in software
> proprietario.
>=20
> Ma vorrei farle notare che la 2 non e' una crociata per il gratis o
> l'anti-globalismo/corporativismo, ma solo frutto di un mero dettaglio
> tecnico.
> Purtroppo il software per funzionare ha spesso bisogno di essere
> tradotto dalla forma sorgente ad un linguaggio piu' vicino alla
> macchina, e questa trasformazione rende il codice oggetto risultante
> illeggibile (se non a costo di enormi sforzi) agli utenti, di fatto
> occultando l'opera che nella sua forma originale (sorgente) e' invece
> perfettamente intellegibile. Tale fatto e' quindi in grado di togliere
> quelle liberta' che i sostenitori del Software Libero vorrebbero fossero
> garantite agli utenti.
No. Non e` "l'unico problema". La licenza Shared Source di Microsoftw,
per esempio, e` un vero problema.=20
> Se il software non venisse compilato ma fosse sempre utilizzato nella
> sua forma sorgente per quanto mi riguarda (ma penso sia il pensiero di
> molti altri) non sussiterebbero grossi problemi a stralciare tutta la
> legge sul diritto d'autore e mantenere solo le parti che garantiscono la
> tutela dei diritti morali
No, tutta la legge no.
E poi credo proprio che gli autori debbano avere il diritto di
scegliere.
Comunque la legge attuale e le prospettate modifiche ulteriori stanno
rendendo pessima la legge.
> che e' secondo me l'unico vero diritto da
> tutelare e che invece sempre piu' spesso viene soffocato dagli altri
> cosiddetti diritti (che invece ci si scorda di ricordare che dovrebbero
> essere chiamati concessioni).
>=20
> Inoltre, da obiezzioni fatte recentemente mi sembra di vedere che non ha
> colto la differenza tra software libero e software copyleft. I due
> termini non sono intercambiabili, e copyleft e' molto piu' restrittivo.
> Quando si dice che per il software libero non copyleft l'assenza della
> legge sul diritto d'autore non cambierebbe nulla, ebbene e' proprio
> vero. Il software libero non copyleft (es: licenza tipo X11) non pone
> alcuna clausola, lascia piena liberta' a chi ne viene in possesso di
> utilizzare qul codice a suo totale piacimento proprio come avverrebbe
> senza diritto d'autore (In realta' c'e' solo la richiesta di
> riconoscimento dei diritti morali sotto forma di obbligo a riportare la
> nota di copyright).
E questo, visto che chi utilizza l'opera potrebbe decidere di utilizzare
il codice e non renderlo libero *e` male*.
>=20
>=20
> cordialmente,
> Simo Sorce
Ciao.
--=20
Art and science are free and free is their teaching [IT Const., art.33]
Associazione Culturale MiLUG | Xelera - servizi GNU/Linux=20
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Comment: Per informazioni si veda http://www.gnupg.org
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