[Diritto] Dubbi su licenze (e software libero)
Stefano Maffulli
diritto@softwarelibero.it
Thu, 18 Apr 2002 12:43:11 +0200
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On Thu, 18 Apr 2002 12:13:37 +0200
"Giovanni d'Ammassa" <giovanni@dammassa.com> wrote:
> Purtroppo non è così. Quanto sostiene parte da premesse non corrette.
> Se il diritto di autore non è necessario per il software libero,
> allora io posso
> tranquillamente prendere il codice da Lei scritto, e utilizzarlo per i
> prodotti
> software che commercializzo. Senza che Lei possa fare assolutamente
> nulla per impedirmelo... :)
State continuando un dialogo tra sordi.
Per chiarire il discorso che Simo Sorce cercava di sostenere, dovremmo
pensare a cosa e` «software» e in cosa differisce da un libro o una
poesia. Una poesia viene interpretata esattamente come e` scritta:
scritta in una lingua direttamente interpretabile da chi la legge (usa)
e da chi la scrive.
Il software invece viene scritto in un linguaggio comprensibile da chi
scrive, ma per essere «usato» deve essere tradotto (compilato).
Quello che Simo ha detto e` che «Se il software non venisse compilato ma
fosse sempre utilizzato nella sua forma sorgente per quanto mi riguarda
(ma penso sia il pensiero di molti altri) non sussiterebbero grossi
problemi a stralciare tutta la legge sul diritto d'autore e mantenere
solo le parti che garantiscono la tutela dei diritti morali che e'
secondo me l'unico vero diritto da tutelare e che invece sempre piu'
spesso viene soffocato dagli altri cosiddetti diritti (che invece ci si
scorda di ricordare che dovrebbero essere chiamati concessioni).»
Questo puo` essere considerato un discorso valido, dato che SE non
esistesse il diritto d'autore e SE il software NON fosse compilato,
allora NON ci sarebbe la possibilita` pratica di rendere il software
«proprietario» ovvero nessuno potrebbe (come paventa lei) prendere il
programma (ipoteticamente non-compilabile, insisto) scritto da simo e
farne una versione non-libera: il programma arriverebbe *sempre* in
forma leggibile agli uomini, sempre nel pubblico dominio e percio`
modificabile.
Non sono contro il diritto d'autore, mi pare solo che questa differenza
tra software e altre «opere di ingegno» non venga colta spesso dai non
addetti ai lavori.
> Riporto quanto scrive Andrea Monti in proposito (il documento completo
> è disponibile al link http://www.andreamonti.net/it/doc/opencopy.pdf):
> Documento che condivido in pieno e invito a leggere.
tale documento non aggiunge ne` toglie nulla al discorso che stiamo
facendo. Contiene anche un riferimento impreciso alla presunta
«viralita`», mentre si tratta di «persistenza» della stessa licenza.
Ricordo inoltre che il nome giusto per la licenza e` GNU GPL, non
soltanto GPL.
saluti
stef
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