[Diritto] Software libero sviluppato da dipendenti delle PA
Marco Ermini
diritto@softwarelibero.it
Sun, 28 Apr 2002 19:51:33 +0200
On Wed, 24 Apr 2002 18:07:29 +0200, Pierluigi Perri <p.perri@oltrelinux.com>
wrote:
>
> > > Quello che volevo dire e' che questa legge, se pur "comprensibile"
> > nella sua
> > > ratio, finisce per non riguardare i programmatori "migliori" e quindi
> > e' solo
> > > inutilmente restrittiva per gli altri.
>
> No...riguarda solo i lavoratori dipendenti (quindi che rispettano un
> determinato orario, che ricevono istruzioni dal datore di lavoro e tutti
> gli altri requisiti fissati dalla legge).
> Non vuole essere restrittiva nè per i liberi professionisti nè per i
> lavoratori non dipendenti.
E' quello che ho detto io... non capisco per quale motivo mi rispondi e pure
cominciando con "no".
> Scopo della legge non è quello di coartare i programmatori migliori, ma di
> far sì che non venga violato il principio di correttezza nello svolgimento
> del lavoro dipendente che è sotteso in ogni contratto (di lavoro dipendente
> appunto).
Infatti, quello che ho detto io e' che "i migliori" (che io ho scritto *tra
virgolette*, e l'ho fatto apposta, quindi anche qui cerca di non fraintendere
quello che intendo dire perche' ci sei davvero vicino!) non sono toccati da
questa legge, e questa e' una ulteriore dimostrazione che non serve ad un bel
tubo visto che non riguarda chi produce qualcosa di davvero originale.
Nota bene che io (come qualsiasi altro professionista) quando lavoro per una
azienda utilizzo tutti i suoi materiali, compresi hw e sw e persino know-how
di altri dipendenti... ed allora?
ciao
--
Marco Ermini
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