[Diritto] Software libero sviluppato da dipendenti delle PA

Marco Ermini diritto@softwarelibero.it
Tue, 30 Apr 2002 15:46:29 +0200


On Tue, 30 Apr 2002 15:18:47 +0200, "Luca Didonč" <luca@superdido.com> wrote:

> On 30 Apr 2002 at 14:35, Marco Ermini wrote:
> > On Tue, 30 Apr 2002 11:35:18 +0200, Marco Pantaleoni
> > <panta@elasticworld.org> wrote:
> > 
> > > Che io sappia, un contratto con un libero professionista che non
> ...
> > Infatti non sei un esperto :-)
> 
> Neanche tu, mi sa:-)

Beh, sarebbe grave, visto che e' il mio lavoro :-)

E ritengo di avere ragione - salvo tu mi dimostri il contrario :-)



> No, ma mi sa che stai facendo parecchia confusione: consulente, 
> libero professionista, collaboratore !...

E dov'e' la confusione?


> Il libero professionista cessa di 
> comportarsi come tale non solo se diventa dipendente, ma anche se 
> lavora per una ditta con un contratto di collaborazione coordinata 
> continuativa, che giā dal 1.1.2001 č equiparato a reddito di lavoro 
> dipendente: non a caso questa figura č stata spostata dall'art 49 
> (Redditi da lavoro autonomo) all'art 47 (Redditi assimilati a quelli di 
> lavoro dipendente) co. 1, lett.c-bis del TUIR (Testo Unico delle Imposte 
> sui Radditi), dalla legge 342/2000, art. 34 lett. b (per la precisione).

D'accordo, ma chi ha mai parlato di co.co.co? io no di certo :-)

Quindi attenzione a non fraintendere :-)


> Qui bisogna vedere sempre il contratto. Non basta dire "consulente". 
> Cambia molto da situazione a situazione, cerchiamo di capirci e di non 
> usare i termini a cazzo, altrimenti č come parlare tra sordi, no?

Certo, non infiliamoci cose che non c'entrano nulla :-)


ciao

-- 
Marco Ermini
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by stupidity. (a sig from Slashdot postings)