[Diritto] Ascolta la tua sete.
Marco Pantaleoni
diritto@softwarelibero.it
Sun, 4 Aug 2002 18:21:11 +0200
On Sun, Aug 04, 2002 at 11:53:55AM +0200, Simo Sorce wrote:
> On Sun, 2002-08-04 at 08:39, Elena of Valhalla wrote:
> > basterebbe prevedere questa cosa nella legge e stabilire una cifra massima
> > per la vendita del programma in base al prezzo di vendita iniziale e al
> > tempo passato dalla pubblicazione.
>
> Beh si frega anche questo volendo, si mette la prima settimana in
> commercio a cifre stratosferiche per poi scendere a bomba a prezzi
> accettabili..
Si puo` cambiare "misura", ad esempio utilizzando un integrale del costo
sul tempo :-)
>
> > dipende dai casi: se facessero un'edizione economica a 20 euro con i
> > manuali su CD invece che su carta, di un programma che ormai non dovrebbe
> > avere bisogno di bugfix perche' in un paio di anni non si sono piu'
> > trovati bug, che ha un buon numero di utilizzatori disponibili a dare una
> > mano al posto dell'assistenza eccetera potrebbe comunque valere la pena di
> > acquistarlo.
>
> E quale sarebbe il valore aggiunto? Se comunque non viene manutenuto da
> chi te lo vende? E comunque il problema non sono solo i bug ma anche
> l'aggiornamento alle nuove interfaccie software e al nuovo hardware,
> oltre che al supporto e alla formazione.
Forse sbaglio, ma mi sembra che tu stia sostenendo che un software cosi`
vecchio e` di nessuna importanza e vale pressapoco nulla, _ma_ vuoi il
diritto di utilizzarlo. Se lo vuoi usare significa che ha un valore.
>
> > > Bisogna statuire che, ad un certo punto dall'uscita, il software non ha
> > > nessun interesse commerciale e deve poter essere copiato gratuitamente.
> >
> > Il problema e' che ci sono in giro ancora programmi di 30 anni fa che
> > continuano ad essere attuali e programmi di 1 anno fa che sono ormai
> > obsoleti: o si stabilisce una data troppo alta, oppure si rischia di
> > spingere il mercato verso la produzione di programmi "usa e getta", e
> > questo temo che sia un male per tutti.
>
> Se programmi di trent'anni fa sono ancora usati, hanno certamrnte
> dimostrato di essere buoni programmi, ma certamente l'investimento
> iniziale per produrli è stato totalmente ripagato, quindi io credo che
> il monopolio concesso dallo stato è ora che decada per favorire la
> concorrenza, e nulla vieta comunque di vendere ancora supporto (magari
> la migrazione verso nuovo hw), formazione, ecc...
Credo che una posizione del genere applicata in un paese solo, mettiamo
l'Italia, spinga chi produce software di un certo tipo ad escludere
quel paese dalla commercializzazione. Tanto piu` se non si tratta
di un mercato strategico. Ovviamente non succederebbe per prodotti con
un ciclo di vita molto breve, ma il mercato SOHO non e` l'unico.
Per alcuni tipi di applicazioni potrebbe anche portare ad un cambiamento
piu` radicale di commercializzazione, ad esempio potrei non venderti piu`
una licenza d'uso di un software ma di un servizio (usi il mio software
via rete su un server mio, per cui non arrivi mai a detenere il binario).
Del resto succede gia` per alcune applicazioni, e questo meccanismo
(perverso a mio avviso) potrebbe prendere ancor piu` piede.
Credo che la situazione per l'utente in definitiva peggiorerebbe.
>
> Secondo me non si spinge verso l'usa e getta, tanto più usa e getta di
> oggi (Office XP 3 anni e via), non credo si possa andare, anzi si spinge
> a mantenere il supporto e gli aggiornamenti (o di chi l'ha fatto
> originalmente o di chi è interessato al mercato del supporto) che
> sarebbero il mezzo per mantenere al massimo la funzionalità del
> programma e certamente strapperebbero molti contratti di manutenzione.
Non ci sono solo applicazioni tipo Office. E chi produce software
che viene utilizzato dopo molti anni, il supporto gia` lo vende.
Mentre nessuno venderebbe comunque supporto per applicazioni "vecchie"
de facto, che abbiano due anni o quindici.
Marco
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