[Diritto] Ascolta la tua sete.
Marco RHPS
diritto@softwarelibero.it
Thu, 08 Aug 2002 15:06:32 +0200
On Tue, 6 Aug 2002 11:26:14 +0200, Marco Pantaleoni
<panta@elasticworld.org> wrote:
>> >dipende dai casi: se facessero un'edizione economica a 20 euro con i
>> >manuali su CD invece che su carta,
>>
>> 20 euro sono comunque una cifra spropositata. Quanto dovrebbe pagare un
>> utilizzatore del mame?
>
>Ma perche` questo utilizzatore deve avere il diritto ad usare 500 giochi
>ad un prezzo politico?
Per due motivi:
1) se cosi' non fosse il mame e progetti similari non esisterebbero
2) ai detentori di diritti non interessa venderli per cui non potendo
acquistare a nessun prezzo (ragionevole) il soft vecchio l'unica e'
copiarlo.
>10/20 euro per un bel vecchio gioco sono
>piu` che adeguati, io li spenderei ben volentieri.
Ok, mettiamo anche che vada bene, io i miei 10/20 euro a chi li do'? E'
necessario fotografare la situazione esistente: quasi nessun mercato per
il software obsoleto, quasi nessuna reperibilita' se non attraverso la
copia (gratuita, lecita o meno).
>> Volendo riutilizzare un vecchio 8088 per una organizzazione no-profit o
>> una parrocchia per farci videoscrittura e gestione di un piccolo
>> database sarebbe necessario acquistare 4 o 5 pacchetti di software
>> (os+interfaccia grafica+videoscrittura+database) per un totale di almeno
>> 80 euro. Sono comunque cire assurde per chi vuole utilizzare vecchio
>> hardware per necessita' o per passione.
>
>80 euro una cifra assurda? Non mi sembra, se dovessere usare una macchina
>da scrivere tradizionale costerebbe loro di piu` (sia per l'acquisto
>che per il maggior tempo impiegato nell'utilizzo).
No, una macchina da scrivere tradizionale costa, usata, non piu' di 10
euro in qualsiasi mercatino dell'usato. Come per tutte le cose usate non
e' reperibilissima ma si trova.
>Comunque non mi ricordo che la costituzione garantisca il "diritto
>all'uso di mezzi informatici".
>Io vorrei una bella auto, ma se non ho i soldi non posso andare da un
>concessionario e dirgli "quella BMW in vetrina ha quindici anni, la prendo".
Paragonare beni materiali a beni immateriali mi sembra un po'
"confrontare mele con paracarri".
Oltretutto considerando che:
la BMW di 15 anni ha ancora mercato, il software di 15 anni no e che
la copia di un software fuori commercio non toglie nulla a nessuno
mentre il tuo concessinario rimarrebbe effettivamente senza BMW
mi sembra che questi esempi siano "quasi offensivi dell'intelligenza
altrui"
>> Ci sono pure dei libri che hanno 200 anni e vengono ancora stampati e
>> venduti. questo non e' certo un buon motivo per estendere
>> indefinitamente la durata dei diritti d'autore.
>
>Infatti, la durata dei diritti d'autore e` tale da coprire l'arco
>della vita dell'autore, non dell'opera intellettuale.
Errato, visto che la tutela e' di 70 anni _dopo_ la morte dell'autore e'
fatta per garantire un ritorno economico anche agli eredi, ipotizzando
che ci sia un mercato (come c'e') pure per i libri datati.
Cosa che col software non succede.
E oltretutto per i libri ho archivi pubblici dove posso consultare
liberamente molti libri e fotocopiare quelli che non sono piu' in
commercio.
Cosa che col software non succede.