[Diritto] Ascolta la tua sete.

Marco Pantaleoni diritto@softwarelibero.it
Fri, 9 Aug 2002 12:47:17 +0200


On Thu, Aug 08, 2002 at 03:06:32PM +0200, Marco RHPS wrote:
> On Tue, 6 Aug 2002 11:26:14 +0200, Marco Pantaleoni
> <panta@elasticworld.org> wrote:
> 
> >> >dipende dai casi: se facessero un'edizione economica a 20 euro con i
> >> >manuali su CD invece che su carta,
> >> 
> >> 20 euro sono comunque una cifra spropositata. Quanto dovrebbe pagare un
> >> utilizzatore del mame?
> >
> >Ma perche` questo utilizzatore deve avere il diritto ad usare 500 giochi
> >ad un prezzo politico?
> 
> Per due motivi:
> 
> 1) se cosi' non fosse il mame e progetti similari non esisterebbero
> 2) ai detentori di diritti non interessa venderli per cui non potendo
> acquistare a nessun prezzo (ragionevole) il soft vecchio l'unica e'
> copiarlo.

Motivazioni che non mi sembra reggano. Il fatto che un progetto possa
esistere solo con una particolare legislazione, quasi ad-hoc, non e`
un buon motivo per cambiare la legge, a meno che quel tipo di
progetto non sia di importanza vitale per la societa` o quasi (e non
mi sembra che il mame sia un buon esempio di progetto siffatto)

> 
> >10/20 euro per un bel vecchio gioco sono
> >piu` che adeguati, io li spenderei ben volentieri.
> 
> Ok, mettiamo anche che vada bene, io i miei 10/20 euro a chi li do'? E'
> necessario fotografare la situazione esistente: quasi nessun mercato per
> il software obsoleto, quasi nessuna reperibilita' se non attraverso la
> copia (gratuita, lecita o meno).

Avevo gia` detto che nel caso il software non fosse reperibile per via
commerciale potrebbe essere ragionevole valutare la possibilita` di
permettere la copia, a scopo non di lucro chiaramente.

> 
> >> Volendo riutilizzare un vecchio 8088 per una organizzazione no-profit o
> >> una parrocchia per farci videoscrittura e gestione di un piccolo
> >> database sarebbe necessario acquistare 4 o 5 pacchetti di software
> >> (os+interfaccia grafica+videoscrittura+database) per un totale di almeno
> >> 80 euro. Sono comunque cire assurde per chi vuole utilizzare vecchio
> >> hardware per necessita' o per passione.
> >
> >80 euro una cifra assurda? Non mi sembra, se dovessere usare una macchina
> >da scrivere tradizionale costerebbe loro di piu` (sia per l'acquisto
> >che per il maggior tempo impiegato nell'utilizzo).
> 
> No, una macchina da scrivere tradizionale costa, usata, non piu' di 10
> euro in qualsiasi mercatino dell'usato. Come per tutte le cose usate non
> e' reperibilissima ma si trova.

Non basta la macchina da scrivere usata, deve anche essere funzionante, servono
i materiali di consumo (nastro, carta, ...), e soprattutto serve una persona
che la usi, che ha un costo elevato (puoi anche trovare qualcuno che lo faccia
gratis, ma in realta` c'e` ugualmente un costo dietro, perche` il tempo
impiegato e` sottratto ad altre attivita` che potrebbero venire remunerate)

> 
> >Comunque non mi ricordo che la costituzione garantisca il "diritto
> >all'uso di mezzi informatici".
> >Io vorrei una bella auto, ma se non ho i soldi non posso andare da un
> >concessionario e dirgli "quella BMW in vetrina ha quindici anni, la prendo".
> 
> Paragonare beni materiali a beni immateriali mi sembra un po'
> "confrontare mele con paracarri". 

Non e` affatto questione di beni materiali ed immateriali. La tua assicurazione
auto ti vende un bene immateriale (un servizio), che nonostante non sia tangibile
ha un valore. Medici, avvocati, commercialisti vendono tutti beni immateriali
(la conoscenza). Non si puo` attribuire valore unicamente ai beni materiali
(oltretutto il valore del materiale in un bene materiale e` ben al di sotto
del suo prezzo finale, indice del fatto che c'e` qualcosa d'altro che viene
pagato oltre alla semplice "sostanza").
Ben diverso dall'esempio che avevi fatto tu con mariti e mogli, che non
sono beni commercia(bi)li, materiali o immateriali.

> 
> Oltretutto considerando che: 
> 
> la BMW di 15 anni ha ancora mercato, il software di 15 anni no e che
> la copia di un software fuori commercio non toglie nulla a nessuno
> mentre il tuo concessinario rimarrebbe effettivamente senza BMW

Il fatto che il software di 15 anni non abbia mercato e` una tua speculazione.
Ci sono controesempi che ti smentiscono, anche se non si tratta dei
giochi di mame e del wordprocessor di turno.
Per quanto concerne la copia di sw fuori commercio, ho gia` detto la mia
opinione molte volte, mi sembra assurdo ripetere.

> 
> mi sembra che questi esempi siano "quasi offensivi dell'intelligenza
> altrui"

Non mi sembra, tant'e` che nonostante le ripetizioni, non hai ancora
afferrato la mia posizione. Ovviamente si puo` dare il caso che io
non mi sappia esprimere.

> 
> >> Ci sono pure dei libri che hanno 200 anni e vengono ancora stampati e
> >> venduti. questo non e' certo un buon motivo per estendere
> >> indefinitamente la durata dei diritti d'autore.
> >
> >Infatti, la durata dei diritti d'autore e` tale da coprire l'arco
> >della vita dell'autore, non dell'opera intellettuale.
> 
> Errato, visto che la tutela e' di 70 anni _dopo_ la morte dell'autore e'
> fatta per garantire un ritorno economico anche agli eredi, ipotizzando
> che ci sia un mercato (come c'e') pure per i libri datati.

Non ero al corrente di queste recenti modifiche alla tutela del diritto
d'autore. Comunque non le condivido, nemmeno per i libri.

> 
> Cosa che col software non succede.
> 
> E oltretutto per i libri ho archivi pubblici dove posso consultare
> liberamente molti libri e fotocopiare quelli che non sono piu' in
> commercio.

Si possono fotocopiare libri fuori commercio? Pensavo non fosse possibile.
(E` una domanda reale, per chi puo` confermare)

Marco

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Marco Pantaleoni                                  panta@elasticworld.org
Padova, Italy                                              panta@acm.org
elastiC language developer                   http://www.elasticworld.org