[Diritto] Ascolta la tua sete.

Marco RHPS diritto@softwarelibero.it
Thu, 15 Aug 2002 21:25:29 +0200


On Wed, 14 Aug 2002 20:28:47 +0000, Marco Ermini
<markoer@firenze.linux.it> wrote:

>> >Sulle ROM clonate direttamente dalle macchine, a cui loro hanno accesso
>> >fisicamente. Ogni programmatore ha accesso alle proprie schede arcade, poi
>> >tu puoi correggere i bugs di altri giochi certamente, e senz'altro fra di
>> >loro i programmatori si "passano" le ROM, ma e' uno scambio limitato allo
>> >sviluppo. Si puo' discutere se questo scambio sia legittimo, ma e'
>> >tutt'altra cosa rispetto a siti tipo mame.dk dove *tutti* si scaricano
>> >(scaricavano!...) le ROM.
>> 
>> La normativa attuale non fa differenza. Lo scambio e' illegittimo. E poi
>> rimarrebbe il problema delle rom dei giochi bootleg che sono comunque
>> illegali.
>
>Non si tratta di uno scambio che avviene "pubblicamente". E' illegittimo come
>lo e' quello di un ditta che si compra una sola copia di Visual C++ e che lo
>installa per 5 programmatori. Certo che e' illecito, ma e' ben diverso che
>mettere le ROM su un server P2P: difficilmente lo scoprira' qualcuno, ma
>soprattutto e' moralmente ben diverso.

Vuol dire che se ammazzo uno senza testimoni e' moralmente diverso? :-)

P.s. non disturbarti a mandarmi a quel paese :)

>> >Questo e' un altro discorso. Probabilmente in questo modo tu puoi
>> >fotocopiare*sia* libri in commercio che fuori commercio; il discorso era se
>> >un libro fuori commercio diventa automaticamente fotocopiabile, cioe' se
>> >decadono i diritti d'autore sul testo, e la risposta e' no, come quel
>> >manifesto dira' chiaramente :-)
>> 
>> Nessuno ha mai detto che se il libro e' fuori commercio decadono i
>> diritti. E' _solo_ fotocopiabile a certe condizioni (e deve essere fuori
>> commercio, diversamente e' permessa solo la copia fino ad un massimo del
>> 10% - mi pare - )
>
>Mi sembra molto difficile che ci sia una differenza, sei sicuro? e chi decide
>quando un libro e' fuori commercio? cosa ti serve, una dichiarazione della
>casa editrice? che sia la biblioteca o la SIAE a dire quando un'opera sia
>fuori commercio, mi parte molto aleatorio. E d'altronde nessuno vieta alla
>casa editrice di ristampare il libro il giorno dopo che l'hai fotocopiato...
>insomma, mi pare molto difficile che ci sia qualche reale differenza
>legislativa. A meno che qualcuno non indichi dei riferimenti legislativi
>precisi a proposito...

http://www.siae.it/UtilizzaOpere.asp?link_page=olaf_lett_reprografia_notiziegenerali.htm&open_menu=yes&search=fotocopie

di cui riporto un estratto:

La fotocopia di opere tutelate può essere anche effettuata all’interno
delle biblioteche pubbliche limitatamente, però, alle opere presenti
nelle biblioteche stesse e sempre nei limiti del 15%. Il limite del 15%
non si applica se le opere presenti nella biblioteca sono rare o,
comunque, fuori commercio.

Quali siano i criteri per individuare le opere rare o fuori commercio
non viene scritto. Nel secondo caso immagino sia la disponibilita'
presso i magazzini della casa editrice o dei distributori ma
evidentemente manca un criterio univoco (anche se, mi pare, viene
stampato ogni anni un immenso libro con tutti i titoli reperibili il cui
elenco viene fornito dalle case editrici).