[Diritto] GPL e legge italiana
Pierluigi Perri
diritto@softwarelibero.it
Wed, 28 Aug 2002 15:46:38 +0200
>Lo scenario sul quale mi interrogo =E8 questo:
>
>Io scrivo un nuovo software, ma utilizzando anche una porzione di codice=20
>gi=E0 in GPL.
>Avendo scelto di ridistribuire il mio software ad un cliente, naturalmente=
=20
>sono costretto ad usare per esso la licenza GPL.
>Per=F2, dal momento che la GPL esplicitamente si limita a porre termini=
solo=20
>per la COPIA, DISTRIBUZIONE e MODIFICAZIONE del software, nel contratto=20
>con cui licenzio il software, includo anche una clausola che limita l'uso=
=20
>del programma solo al mio cliente, su una sola sua macchina e dietro il=20
>pagamento di un forte canone.
>
>E' uno scenario possibile?
Si...=E8 uno scenario possibile, ma ragionando in termini di GPL abbastanza=
=20
"irrilevante".
Scopo della GPL =E8 infatti consentire la libera distribuzione e studio dei=
=20
sorgenti, con
conseguente possibilit=E0 di modifica. Se poi l'utilizzo del software =E8=20
vincolato ad un
canone, questi non sono problemi di pertinenza o comunque risolvibili=20
mediante la
GPL, il cui scopo non =E8 quello di garantire l'utilizzo del software a=20
chiunque (altrimenti
potrebbe, per assurdo, contenere anche dei requisiti minimi hardware che i=
=20
programmi GPL
dovrebbero rispettare), ma semplicemente quello di garantirne il libero=20
studio e la libera
modifica e (si spera) progressione del software.
Personalmente ritengo che la frase contenuta nella GPL per cui essa=20
disciplina solo la copia,
distribuzione e modifica del software sia estremamente vincolante per=20
questi tre aspetti, e
per=F2 nello stesso tempo lasci piena libert=E0 di azione per gli altri.
Ciao a tutti
Pierluigi