[Diritto] Ascolta la tua sete.

Simo Sorce diritto@softwarelibero.it
23 Jul 2002 01:12:45 +0200


--=-44Opm4DqKIb5jtEUXGQZ
Content-Type: text/plain; charset=ISO-8859-15
Content-Transfer-Encoding: quoted-printable

On Mon, 2002-07-22 at 23:11, Marco Pantaleoni wrote:
> Cinque anni e` gia` piu` ragionevole.

Quasi sovrabbondante imho, ma certamente pi=F9 che auspicabile, visti gli
assurdi limiti attuali.

> Ad ogni modo sono abbastanza concorde con le tue considerazioni, ma
> aggiungo che penso siano valide in una percentuale molto alta dei
> casi, ma non in tutti. Ci sono software il cui ciclo di vita e`
> lunghissimo (sempre a proposito dell'industria del cinema prima citata,
> Renderman di Pixar e` usato per fare il rendering dei film dal 1980
> ed e` tuttora insuperato; mi sembra sia stato Stroustroup a fare
> l'esempio del software delle centrali telefoniche - quasi immutato
> da quarant'anni, ...).

Ma io questi esmpi li vedo solo a favore di una durata minore non certo
contro. Sicuramente la Pixar o il creatore delle centrali telefoniche
hanno ammortizzato tutto lo sviluppo da tempo, perch=E8 dovrebbero
continuare a mantenerene un possesso esclusivo?
Si certo il software delle compagnie telefoniche sarebbe utile a molti
paesi emergenti, e il programma della pixar a moltissimi studi
emergenti. E non credo che tali aziende fallirebbero se non possono
arricchirsi a vita con il lavoro di pochi anni uomo, ci sono
manutenzioni, modifiche e supporto che sono generalmente una cospicua
parte degli introiti (o dovrebbero esserlo), anche se in un mercato di
concorrenza saranno un po' pi=F9 limitati e suddivisi tra pi=F9 realt=E0.

> Non si puo` tener conto solo del caso medio, trascurando il caso
> raro ma esistente. Non mi e` poi chiarissimo a cosa tu ti riferisca
> parlando di costo per la societa`, visto che e` un'entita` privata
> a pagare il costo dello sviluppo.

Si ma ricorda che come per il brevetto anche il copyright =E8 un monopolio
concesso dalla collettivit=E0 per promuovere le arti e la scienza a
beneficio di tutti, non per promuovere l'arricchimento di pochi.
Non si deve mai dimenticare che =E8 un _artificio_ legale, non esiste
nessun diritto naturale o impedimento fisico che altrimenti
interverrebbe. Quindi finito il compito di promozione il diritto di
sfruttamento economico esclusivo deve necessariamente estinguersi per
permettere effettivamente all'opera di arricchire tutta la societ=E0.

> Personalmente penso che la tutela offerta dal copyright sia perfettamente
> adeguata per il software, e che questa debba mantenere una durata
> adeguata per invogliare il singolo individuo o un'azienda ad effettuare
> ricerca e sviluppo.

Si la tutela del copyright =E8 certamente adeguata (ma senza le ultime
aggiunte sulla durata e i vari DMCA,EUCD, SSSCA, CBDPTA, ....).
Ma se i tempi di investimento e rientro non superano i 5 anni, una
tutela di 5 anni =E8 certamente pi=F9 che sufficiente per invogliare lo
sviluppo.

> Una tutela lunga del copyright non arreca danni
> a nessuno, perche` tu puoi scrivere un software che fa le stesse
> cose che fa il mio in modo perfettamente legale, a patto che non mi
> copi i sorgenti o i binari.

sarebbe vero solo se il software non si avvalesse anche del segreto
industriale (non disponibilit=E0 del codice sorgente). E anzi la lunga
durata del diritto di sfruttamento come =E8 oggi credo che sia dannosa
praticamente solo nel campo del software.
Non dovrei starti a ricordare tutti i problemi di incompatibilit=E0 che ci
sono con certi produttori di software proprietario e che sono causa
diretta proprio del fatto che i formati (o i codici che li utilizzano)
non sono disponibili, e questo =E8 causa diretta certamente di vari
problemi tra cui una certa tendenza al monopolismo.
Le altre oper tutelate dal diritto d'autore quali letteratura, pitturae
musica, sono invece immuni in quanto autorivelatrici e possono essere
fruite dalla societ=E0 senza che l'autore ne ceda i diritti di
sfruttamento (a meno che i produttori di holliwood non riescano a far
passare tutte quelle abominevoli leggi che vorrebbero).


> Dopo la morte dell'autore e` giusto che
> i sorgenti, se pubblicati, divengano patrimonio comune dell'umanita`
> (quindi mi sembra ragionevole una durata del copyright di una
> cinquantina d'anni).

Beh non ti do del delirante solo perch=E8 so che sei una persona
ragionevole, forse probabilmente non hai semplicemente riflettuto su
quello che hai detto.
Cinquanta (50) anni!!! altro che un'era geologica, il software esiste da
meno di 50 anni e gi=E0 ci sono problemi enormi a causa della segretezza
del software e delle posizioni dominanti che tendono a formarsi a causa
dell'attuale durata del diritto d'autore (e dei brevetti in usa).
Dopo cinquantannio il software non =E8 obsoleto ma =E8 un pezzo archeologic=
o
incapace di girare su alcun dispositivo hardware e probabilmente
superato in qualsiasi suo aspetto da almeno 40 anni.
Veramente secondo me qualsiasi data superiore a 10 anni =E8 da
considerarsi equivalemnte all'eternit=E0 quindi se vogliamo che la societ=
=E0
tragga beneficio dal monopolio che concede gli devono essere concessi
almeno dal quinto al decimo anno.

> In fondo il software libero avrebbe molto meno valore se la scelta
> di renderlo libero non fosse, appunto, una scelta.

Beh punti di vista. Ritieni che la libert=E0 di un uomo abbia meno valore
dove non esiste la schiavit=F9 ?

> Nel malaugurato caso dovessero venire introdotti i brevetti in Europa,
> vista la natura radicalmente diversa del tipo di "protezione" offerta,
> sarei il primo ad auspicarmi una durata piu` breve possibile, tipo due,
> tre o al massimo cinque anni.

Io mi auspico che i brevetti non vengano mai approvati, sono una forma
di protezione totalmente inadatta al software e possono solo produrre
danni!

A proposito vorrei ricordare che di danni i brevetti software finora ne
hanno fatto molti, ma non ho ancora trovato qualcuno che mi faccia
vedere tutti gli incredibili benefici che avrebbero portato dove sono
stati introdotti (a parte discorsi generici o supposti benefici di cui
non si trovare riscontro che siano stati ottenuti grazie al brevetto).

Simo.

--=20
Simo Sorce - simo.sorce@xsec.it
Xsec s.r.l.
via Durando 10 Ed. G - 20158 - Milano
tel. +39 02 2399 7130 - fax: +39 02 700 442 399

--=-44Opm4DqKIb5jtEUXGQZ
Content-Type: application/pgp-signature; name=signature.asc
Content-Description: This is a digitally signed message part

-----BEGIN PGP SIGNATURE-----
Version: GnuPG v1.0.6 (GNU/Linux)
Comment: For info see http://www.gnupg.org

iD8DBQA9PIwoMkHFMMMKRCkRAjmXAKC1FfA5Utcuv1MYQymiuloL4hWb5wCgqPC0
6h5/Q6T57xa1S2r767vD22Y=
=JVgX
-----END PGP SIGNATURE-----

--=-44Opm4DqKIb5jtEUXGQZ--