[Diritto] Mosaico e GPL

Alessandro Rubini - FSFE diritto@softwarelibero.it
Fri, 14 Jun 2002 10:58:23 +0200


[Se qualcuno ha contatti in mosaicostore.it inoltri pure questo messaggio.
 io metto in Bcc: la persona cui ho gia` scritto ma non credo serva a niente]


> Alt. Non è vero. Io posso fare un programma che utilizza le MotifLib (non
> GPL) e metterlo sotto GPL. Basta che non includo le MotifLib.

Non e` vero.  Ha ragione Simo Sorce (quando cita i tre casi
in cui si puo` fare).

Nel momento in cui il programma gira, lui *e* le librerie dinamiche
formano un "lavoro", che e` derivato dal progrmma di partenza, quindi
la licenza degli autori originali si applica.

La LGPL esiste apposta, per dire "accettiamo esplicitamente che
ci siano lavori derivati non liberi, purche` l'interfaccia
tra i pezzi sia ben definita e questo pezzo sia libero eccetera eccetera".

Il punto importnate (che spiega sta cosa dei lavori derivati) e` LGPL.5
(e poi il 6 lo applica per definire le eccezioni accettate).

Ma mosaico asserisce di essere GPL, non LGPL.


Qualcuno chiedeva se danno i sorgenti. Ovviamente si, ma se non te li
dessero non cambierebbe molto.  Ti danno una licenza che non puoi
usare per quello che ti danno insieme alla licenza.  Forse se non
dessero i sorgenti sarebbe meglio, perche` sarebbe subito chiaro che
la GPL non si applica.

Darti una libreria proprietaria e non darti niente non cambia la
situazione: Ti danno un prodotto verde e ti dicono "deve restare
rosso".  Ovviamente non ha valore legale.

Hanno tutti i diritti di volerti dare un prodotto verde, ma allora la
licenza deve dire "deve restare verde". Ovvero non devono usare la
GPL.  Visto che ho provato a parlarci (telefono, email) e mi hanno
trattado da /dev/null (mi sono qualificato, ovviamente), inizio a
pensare che siano in malafede almeno un pochino.  Dire "GPL" e` il
modo migliore per essere visibili nel nostro mercato, quindi forse non
gli interessa che non sia applicabile, anche perche` la maggior parte
della gente non si rende conto, in particolare se vede i sorgenti.

Il discorso "loro possono farlo ma tu non puoi redistribuire" non va
bene, perche` loro *non* possono farlo.  Se ci fossero dubbi basta
leggere il preambolo della GPL, che esiste proprio per spiegare a cosa
serve la licenza. Non e` un caso che il preambolo sia *dentro* ad ogni
copia della licenza.

Gli autori di mosaico includono *scientemente* nel pacchetto
(anzi, peggio, nel documento di licenza) questo testo:

    Our General Public Licenses are designed to make sure that you have
    the freedom to distribute copies of free software (and charge for this
    service if you wish), that you receive source code or can get it if
    you want it, that you can change the software or use pieces of it in
    new free programs; and that you know you can do these things.

Incluso nella licenza e` come se lo scrivessero loro. Non ha senso che
poi non sia possibile fare quello che dicono _nella_licenza_ che
permettono ai loro utenti di fare.

La licenza non e` applicabile e non ci sono altre licenze
applicabili. Quindi si ricade nel default "tutti i diritti riservati".
Loro possono venderti o regalarti la copia (loro diritto), ma non
danno alcun permesso tranne l'uso (che non ricade sotto al diritto
d'autore).  Ovviamente nemmeno alcuna restrizione oltre a quelle del
diritto d'autore. 

Dire il falso (ovvero l'inapplicabile) in questo modo puo` essere
considerata una frode? In particolare dopo che gli e` stato detto?
Non sta a me dirlo, io sono solo un tecnico.

/alessandro