[Diritto] Mosaico e GPL

Marco Pantaleoni diritto@softwarelibero.it
Fri, 14 Jun 2002 11:36:35 +0200


On Fri, Jun 14, 2002 at 11:15:37AM +0200, Alessandro Rubini wrote:
> 
> Ciao zio budda :)
> 
> > Perche' se stiamo parlando dei sorgenti allora non vedo il perche' non
> > posso creare a distribuire sotto GPL programmi che una volta compilati si
> > linkino a librerie proprietarie.  Se invece stiamo parlando di "programmi
> > compilati" allora la cosa cambia.
> 
> Il caso dei sorgenti da soli e` dubbio (almeno per me). Ma qui ti
> danno proprio il compilato statico (perche` se no non potresti proprio
> usarlo per mancanza dei pezzi).
> 
> > Tu prendi i sorgenti sotto GPL e compri le MotifLib (ad
> > esempio). Che problema c'e' a fare una modifica ai sorgenti GPL e a
> > rimetterli sotto GPL ? Logicamente senza includere le librerie
> > Motif.
> 
> Al problema del sorgente da solo non so rispondere (anche se qualche
> idea ce l'ho, ho anche dei controesempi).

Se in questo caso ti danno anche il binario allora la licenza si applica
anche a questo credo.
Ma supponendo un altro caso, in cui:

  o  vengono distribuiti unicamente i sorgenti
  o  questi sorgenti "usano" librerie di terzi proprietarie
  o  i sorgenti sono distribuiti sotto GPL

cosa succede? Mi viene da pensare che il punto della questione stia
nel significato da attribuire alla parola "usano" piu` sopra... cosa
significa che dei sorgenti usano codice proprietario se non lo includono?
In pratica utilizzano solo una convezione (nomi e prototipi di funzioni,
forma di alcune strutture dati) utilizzata anche da codice proprietario
esterno. Questo software per essere compilato avra` bisogno del codice
proprietario (o della riscrittura di quest'ultimo in termini liberi ma
con un API compatibile), ma chi dice che il suo scopo sia quello di
essere compilato?
Se cosi`, in questo caso chi riceve il software puo` modificarlo e
ridistribuirlo sotto gli stessi termini della GPL, senza mai aver
posseduto le librerie proprietarie (non dovendo compilare nulla...).
Se invece e` sottinteso che un software debba poter essere compilato
in formato eseguibile, il discorso cambia. Ma, come ci si comporta
allora con i linguaggi interpretati, che non devono venire linkati,
ma che possono usare mettiamo un meccanismo di Foreign Function Interface,
in cui il linking avviene dinamicamente (per cui nemmeno l'interprete
e` linkato, staticamente o dinamicamente, con le librerie).
Mi sembra che la questione sia molto ambigua.

Marco

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Marco Pantaleoni                                  panta@elasticworld.org
Padova, Italy                                              panta@acm.org
elastiC language developer                   http://www.elasticworld.org