[Diritto] EUCD e pubblicazioni scientifiche.

Simo Sorce diritto@softwarelibero.it
30 Mar 2002 13:06:25 +0100


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Ottimo ma questi mi sembra abbiano le fette di salalme sugli occhi, la
direttiva e' un danno per molte altre pubblicazioni, perche' non
chiedere l'abolizione completa della direttiva, invece di fare 1000
piccole eccezioni, che richiedono 1000 diverse (e piccole quindi
difficili) battaglie per ogni categoria che viene attaccata da questa
ignobile e assolutamente __non necessaria__ legge?


On Sat, 2002-03-30 at 10:45, Adriano Sponzilli wrote:
> Ecco un bell'intervento francese sullac EUCD (European Union
> Copyright Directive).
> Non riguarda direttamente il software, ma sostiene la inapplicabilit=E0
> della direttiva alle pubblicazioni scientifiche, allo scopo di favorire l=
a
> ricerca.
>=20
>=20
> Si deve applicare alle pubblicazioni scientifiche la Direttiva europea
> 2001/29/CE del 22 maggio 2001 sul copyright?
>=20
> La Direttiva difende in origine gli interessi degli autori assicurando ag=
li
> editori che diffondono le loro opere protezioni legali, specialmente cont=
ro
> le copie illecite. Tuttavia la sua applicazione alle pubblicazioni
> scientifiche in particolar modo alla =ABletteratura=BB detta =ABprimaria=
=BB (riviste
> scientifiche settimanali o mensili), essenzialmente lette da ricercatori,
> potrebbe nuocere alla diffusione dei risultati della ricerca in seno e al=
l'
> esterno della comunit=E0 scientifica.
>=20
> La differenza tra un autore ricercatore e un autore ordinario =E8 che il
> ricercatore non mira a conseguire un vantaggio finanziario dalla sua
> pubblicazione. Il beneficio che mira =E8 un contributo al sistema della
> =ABconoscenza=BB che =E8 la merce scambiata tra i ricercatori. Gli autori
> scientifici hanno interesse a che il loro lavoro sia diffuso il pi=F9
> possibile, ivi compresa la copia, poich=E9 questa stessa diffusione
> costituisce la loro =AB remunerazione =BB. Su questo bisogno della comuni=
t=E0
> scientifica si =E8 delineato il sistema di pubblicazioni costituito sia d=
a
> societ=E0 scientifiche, sia da editori commerciali. Essi ricevono il loro
> compenso dagli abbonamenti alle loro riviste pagati dalle biblioteche, gl=
i
> organismi di ricerca o i ricercatori individuali. Essi ottengono facilmen=
te
> dagli autori l'attribuzione a loro vantaggio dei profitti del copyright. =
Ade
> sso gli editori vogliono far valere i loro diritti esigendo delle
> compensazioni finanziarie per le fotocopie o i prestiti interbibliotecari=
.
> Ma non si =E8 mai parlato di far profittare di questi diritti gli autori =
o le
> istituzioni che hanno finanziato la ricerca.
>=20
> Il campo delle pubblicazioni scientifiche =E8 dunque molto diverso da que=
llo d
> elle pubblicazioni ordinarie. Sembra che non sia possibile (opportuno)
> applicare il medesimo testo di legge a due attivit=E0 cos=EC diverse, in
> particolare perch=E9 se i ricercatori hanno, di fatto, attribuito agli ed=
itori
> il diritto patrimoniale, essi conservano il diritto morale sulla loro ope=
ra,
> che =E8 generalmente il risultato del finanziamento pubblico della ricerc=
a da
> parte della collettivit=E0.
>=20
> Due posizioni si confrontano, alcuni stimano che la letteratura scientifi=
ca
> sia un bene pubblico e non debba essere controllato e posseduta da intere=
ssi
> privati, altri che gli editori che gli editori rendano un servizio alla
> ricerca pubblicando gli articoli dopo averli fatti valutare e assicurando=
 la
> distribuzione dell'informazione, servizio che deve essere normalmente
> remunerato. La situazione si =E8 considerevolmente evoluta in questi ulti=
mi
> anni con la possibilit=E0 di mettere gli articoli in accesso diretto sul =
video
> e dunque per i ricercatori di esercitare una forma nuova di edizione e di
> diffusione caratterizzata dalla sua rapidit=E0 e dalla possibilit=E0 di
> presentare le immagini che accompagnano i testi in maniera pi=F9 efficace=
 che
> sulla carta.
>=20
> Una polemica infuria da aprile 2001 nelle pagine del periodico inglese
> "Nature": www.nature.com/nature/debates/e-access/. Tre interlocutori si
> confrontano : i ricercatori che per la maggior parte hanno preso una
> posizione radicale, richiamandosi per esempio al boicottaggio delle rivis=
te
> che rifiutano di mettere i loro articoli in libero accesso nel giro di se=
i
> mesi, gli editori che fanno valere i loro servizi e le biblioteche,
> principali clienti delle riviste e sempre a corto di denaro.
>=20
> Questo dibattito non pu=F2 essere ignorato a livello dell'applicazione di=
 una
> Direttiva Europea sul copyright, dal momento che le istituzioni scientifi=
che
> (notoriamente la Royal Security) hanno debitamente informato durante la s=
ua
> elaborazione i responsabili europei della complessit=E0 della situazione.=
 Il
> problema della pubblicazione scientifica =E8 in piena evoluzione, si trat=
ta
> certamente di pubblicazione in lingua inglese di scala, internazionale,
> nella quale gli Stati Uniti e le leggi americane giocano un ruolo pi=F9
> importante. Si sa che in Francia le pubblicazioni sono in crisi a causa
> della lingua e della debolezza delle strutture editoriali nazionali, alle
> quali si sostituiscono sovente degli editori europei, pi=F9 spesso
> commerciali. Le biblioteche sono anche in Francia in una posizione molto
> difficoltosa, specialmente le biblioteche universitarie, un problema di c=
ui
> i poteri pubblici si occupano poco. Sembrerebbe ragionevole sospendere l'
> applicazione della direttive europea "copyright" alle pubblicazioni
> scientifiche, in ragione della loro specificit=E0, nell'attesa di un
> chiarimento della situazione internazionale, o quanto meno delle definizi=
one
> di una posizione francese in questo dibattito. Molte cose sono legate agl=
i
> sviluppi del Web che dipendono essi stessi da una questione controversa,
> quella dei software disponibili,(necessari per "navigare" attraverso l'
> immensa letteratura scientifica). Esistono molte strutture destinate ad
> accogliere le pubblicazioni scientifiche, per esempio il progetto "Public
> Library of Science" www.publiclibraryofscience.org.
>=20
> Crediamo utile sottoporre queste riflessioni ad alcuni autori, editori e
> bibliotecari scientifici. Se siete d'accordo, sebbene con qualche notazio=
ne,
> vi saremmo riconoscenti di farcelo sapere. Potremmo allora ipotizzare una
> consultazione pi=F9 larga in vista di tentare di ottenere la sospensiva d=
ella
> Direttiva alle pubblicazioni scientifiche, (gli stati membri possono
> proporre delle eccezioni), e di elaborare delle proposte per il futuro
>=20
> Maggiori informazioni, testo della direttiva, sottoscrizione:
> http://www-mathdoc.ujf-grenoble.fr/DA/
>=20
> A nome della Sotto commissione del Gruppo "Scienza Societ=E0" dell'Accade=
mia
> delle Scienze incaricata delle questioni sulla propriet=E0 intellettuale:=
 Paul
> Caro (Accademia delle Scienze, Chimica), il 9 dicembre 2001
>=20
>=20
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