[Diritto] Software libero sviluppato da dipendenti delle PA

Giovanni Biscuolo diritto@softwarelibero.it
03 May 2002 23:39:54 +0200


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Il mer, 2002-04-24 alle 18:14, Pierluigi Perri ha scritto:

Premetto che ho letto velocemente i messaggi su questo tema e alcuni li
ho saltati perch=E8 hanno "deviato" un po' dalla critica all'art. 12-bis
della LdA per concentrarsi sui rapporti contrattuali dei consulenti (che
esulano comunque dalla titolarit=E0 del diritto d'autore).

>=20
> > >> Si vuole evitare che un
> > >> soggetto dipendente, sfruttando le apparecchiature o il know how del=
=20
> > daotre
> > >> di lavoro,
> >
> > > OK sulle apparecchiature, ma in genere =E9 il datore di lavoro che
> > > "sfrutta" le conoscenze del dipendente per formare un insieme di
> > > conoscenze aziendale. Ciascun dipendente, poi, ricava le sue conoscen=
ze
> > > dalle proprie esperienze e dallo scambio di informazioni con *l'inter=
a*
> > > societ=E1.
>=20
> Mica sempre vero. Molte volte l'ingegnerizzazione di un complesso progett=
o=20
> software viene gestita dal datore di lavoro, CEO o come lo si voglia chia=
mare.
> Per cui il datore di lavoro sfrutta ad es. la conoscenza del linguaggio d=
i=20
> programmazione di un suo dipendente, ma l'organizzazione che c'=E8 dietro=
 la=20
> realizzazione del prodotto finale viene svolta da lui medesimo.
>=20
> > > Poi, ribadisco, questa *rilevante* eccezione =E8 valida _solo_ per il
> > > software. Mah?!?
>=20
> No...=E8 valida anche per la ricerca farmaceutica ad es. :-)

Cio=E8 i titolari del diritto di sfruttamento economico sugli gli articoli
che scrivono gli scienziati sono dei rispettivi datori di lavoro???

Non mi pare che i farmaci siano opere creative oggetto di tutela ;-P

> > >> o sottraendo magari tempo alle sue ore lavorative (del
> > >> dipendente), crei un software dal quale ricavi un guadagno. Sarebbe =
un
> > >> ingiustificato arricchimento.
> >
> >Ingiustificato? Perch=E8?
> >Moltissime delle opere creative tutelate dalla legge sul diritto
> >d'autore vengono prodotte o rappresentate su commissione.
>=20
> Premessa fondamentale: stiamo parlando dei diritti patrimoniali.
> E' ingiustificato perch=E8 nasce da uno sfruttamento non consentito delle=
=20
> risorse che il datore di lavoro mette a disposizione, ed =E8 ingiustifica=
to=20
> perch=E8 significa che sono state indebitamente sottratte ore lavorative =
per=20
> curarsi i fatti propri.

Non pensiamo *solo* ai programmi sviluppati "indebitamente sottraendo
ore di lavoro", ci sono anche dipendenti onesti ;-)
Pensiamo ad un software sviluppato da *un* dipendente per il suo datore
di lavoro su richiesta del datore di lavoro stesso.

Insisto di nuovo sul fatto che all'interno della normativa sul diritto
d'autore l'art. 12-bis =E8 una *notevole* eccezione che non si riscontra
per nessuna altra opera oggetto di tutela.

> Non per niente quando si sviluppa un lavoro per commissione, poi i diritt=
i=20
> patrimoniali passano in capo al committente mentre i diritti morali=20
> rimangono in capo al commissionario.

No. Non in automatico. La trasmissione dei diritti di utilizzazione
*deve* essere provata per iscritto (art. 110). Le modalit=E0 per la
trasmissione dei diritti di utilizzazione dipendono dal tipo di opera e
sono strettamente regolamentati dagli art. 107-155, che pongono vincoli
a ci=F2 che pu=F2 essere oggetto di contrattazione. Alcuni esempi:=20
- comma 1 art. 120: =E8 nullo il contratto (di edizione, N.d.R.) che abbia
per oggetto tutte le opere o categorie di opere che l'autore possa
creare, senza limite di tempo
- Art. 130: il compenso spettante all'autore =E8 costituito da una
partecipazione, calcolata, salvo patto contrario, in base ad una
percentuiale sul prezzo di copertina degli esemplari venduti...

Non mi pare - anche se non ho potuto verificare di recente - che nel
contratto metalmeccanici (o in altri contratti che si applicano agli
sviluppatori di software) vi siano clausole che riguardino la
trasmissione del diritto d'autore.

Curiosit=E0: non esiste nessun articolo della LdA che stabilisca norme
particolari per la trasmissione dei diritti di utilizzazione dei
programmi per elaboratore. Possiamo ritenere applicabili "per logica"
quelli relativi ai contratti di edizione (art 118-135)?

> > >> Lo sviluppatore potr=E0 tranquillamente realizzarsi il suo software =
ma non
> > >> deve assolutamente essere riconducibile n=E8 al suo orario lavorativ=
o n=E8 ai
> > >> mezzi del datore di lavoro.
> > >> Se no =E8 come un muratore che, lavorando in un cantiere, parallelam=
ente
> > >> porta via sacchi di cemento, mattoni e una betoniera per costruirsi =
la
> > >> propria casa.
> >
> > > La produzione intellettuale non ha nulla a che fare con la produzione=
 di
> > > beni fisici, tanto che la "propriet=E0 intellettuale" non esiste.
> > > Spesso i paragoni aiutano, ma paragonare il software con prodotti fis=
ici
> > > spesso porta fuori strada.
>=20
> Spesso porta fuori strada, ma alle volte aiuta :-)

Continuo a credere proprio di no ;-)

> Ciao
>=20
> Pierluigi

Ciao.
--=20
Art and science are free and free is their teaching [IT Const., art.33]
Associazione Culturale MiLUG       | Xelera - servizi GNU/Linux=20
http://www.milug.org               | http://xelera.it
mailto:giovanni.biscuolo@milug.org | mailto:g@xelera.it          =20

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Comment: Per informazioni si veda http://www.gnupg.org

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