R: R: R: [Diritto] Ancora sulla EUCD

Giovanni d'Ammassa diritto@softwarelibero.it
Thu, 6 Feb 2003 13:41:55 +0100


Vedo che siamo d'accordo su molti punti... :)
L'esempio calza, eccome.
Compri il CD, lo paghi, lo usi all'infinito. Fai l'impianto elettrico,
paghi l'elettricista, lo usi all'infinito. Salvo deterioramenti.
Duplico il CD, pago un compenso che =E8 il 98% inferiore il costo del CD
nuovo, e ho una copia esatta dell'originale.
Prova a farti una copia esatta del tuo impianto elettrico, e dimmi
quanto lo paghi... :)
Prova a farti una copia esatta della birra che bevi. Ovviamente non
puoi, e devi pagare ogni volta per una birra nuova.
Mettiamo caso che non puoi in nessun modo farti una copia esatta (o
simile) del CD che hai acquistato, nemmeno su cassetta: l'alternativa
qual =E8?
Comprartene uno nuovo.
E allora viva la copia privata.

P.S.
Pensa se potessi copiarti privatamente la birra... Ti chiederebbero un
compenso su ogni singola lattina che produci...

	-giovanni

>=20
>=20
> > Devi leggere l'art. 39, e l'art. 9 (che introduce tutta una serie di
> >
>=20
> [...]
> Ci daro' un'occhiata.
>=20
>=20
> >=20
> > Considera anche che quando esci la sera e vai birreria, la=20
> birra, la=20
> > paghi. La seconda sera, la birra, la paghi. E cos=EC via. A prezzo=20
> > pieno. Non che la seconda o la terza sera te la fanno pagare di=20
> > meno... Acquisti un disco, o una videocassetta, li paghi=20
> una volta e=20
> > ascolti e vedi quanto vuoi (fintantoch=E9 il supporto non si=20
> deteriora).=20
> > Vuoi duplicare? Paghi un compenso minimo ogni volta che lo=20
> fai, non il=20
> > prezzo pieno. Compenso che sul costo totale di un CD, =E8 poco pi=F9 =

> > dell'1%.
>=20
> > Un CD costa 20 euro, il compenso =E8 circa 0,23 euro. Personalmente, =

> > preferisco pagare l'1% per farmi una copia da mettere in auto,=20
> > piuttosto che acquistarne un altro nuovo. Il sistema mi pare, equo.
>=20
> Posso anche capire il principio per cui non devo sottostare=20
> ai controlli=20
> accentando "l'equo compenso" (lo capisco, ma non lo accetto=20
> non in questa forma=20
> e non per finanziare la SIAE), pero' questo esempio non=20
> calza. L'impianto elettrico di casa lo pago una volta e non=20
> per l'uso (salvo la=20
> bolletta ENEL). Eppure c'e' stato un'autore. Idem per=20
> l'automobile e la birra.=20
> Li uso finch=E8 non li consumo.
> Il software cosi' come la musica sono beni che non si=20
> consumano. Anzi piu' li=20
> uso e piu' aumentano di valore. Quindi l'esempio e' mal posto.
>=20
> Non contesto il principio che occorra tutelare il diritto=20
> d'autore, contesto il=20
> fatto che l'applicazione non segue principi democratici. Il=20
> diritto d'autore e'=20
> tutelato solo per alcuni e questi alcuni sono pochi e gli=20
> unici che ne traggono=20
> beneficio. Chiamiamola con il suo vero nome: *privilegio*.
> E per di piu', dovendo accettare questo tipo di principio,=20
> vedo intaccata anche=20
> la mia liberta', non di fare quello che voglio ma quello che=20
> sarebbe giusto e=20
> cioe' scrivere la mia musica e metterla su un CD senza dover=20
> versare soldi alla=20
> SIAE.
>=20
> >=20
> > E alternative valide ancora non se ne sono trovate, se non=20
> quelle che=20
> > vanno a intaccare la nostra privacy, e che, personalmente,=20
> rifiuto di=20
> > principio.
> >=20
> > Ti assicuro, che nella mia esperienza, la maggior parte=20
> degli autori=20
> > (quelli che ricevono pi=F9 di 50.000 euro l'anno per compensi=20
> di diritto=20
> > di autore sono  meno del 2% degli iscritti SIAE, la maggior=20
> parte non=20
> > arriva a 10.000 euro/anno) campa con molta fatica, tanto che, il=20
> > lavoro di autore puro, nel nostro paese, patria di Verdi, Rossini,=20
> > ecc. ecc., e di un patrimonio musicale incredibile, sta=20
> scomparendo.=20
> > Neppure si pu=F2 ecquiparare il lavoro dell'autore musicale a=20
> quello del=20
> > programmatore software che adotta una politica open sounce=20
> o software=20
> > libero. Il sistema =E8 diverso, molto lontano, ho avuto gi=E0 modo =
di=20
> > discuterne personalmente con alcuni membri di questa lista=20
> che credo=20
> > in questo caso siano d'accordo con me.
> >=20
>=20
> Vedi sopra. Hai confermato il privilegio che alcune classi=20
> prosperano e gli=20
> altri mangiano a fatica.
>=20
> Vedi, se fossi certo che quei 23 centesimi finissero nelle=20
> tasche di quegli=20
> autori che cercano di mantenere il patrimonio musicale=20
> italiano, che lo=20
> arrichiscono oppure per progetti di rilancio in questo=20
> settore, sarei ben lieto=20
> di cambiare opinione. Il fatto e' che quei soldi finiranno a=20
> rimpinguare=20
> semplicemente le bisacce di chi i soldi li distribuisce gia'=20
> e quindi finiranno=20
> inevitabilemente nelle stesse tasche lasciando al verde=20
> quelli che gia' lo sono.=20
> E che magari fanno musica di qualit=E0.
>=20
> > Sulla SIAE: =E8 un baraccone, non appartiene pi=F9 agli autori... =
Non=20
> > identifichiamola con questi: gli autori oggi stanno combattendo una=20
> > dura battaglia sotterranea per avere la rappresentativit=E0=20
> che meritano=20
> > nell'ente, e che i proventi siano equamente distribuiti.=20
> Senza autori=20
> > (di qualsiasi campo), no musica, no industria culturale, no=20
> SIAE, no=20
> > film, no cultura, no interpreti, no libri, ecc. Pensaci, anche da=20
> > questo punto di vista.
> >=20
>=20
> Condivido, ma credo ci dovrebbe essere un po' di concorrenza=20
> e magari 3 o 4 SIAE=20
> che tutelano gli autori cosicche' possano scegliere quella in cui si=20
> identificano meglio e soprattutto perche la SIAE stessa perda=20
> questo monopolio=20
> che ne fa un baraccone di Stato inefficiente e clientelare.
>=20
> > Un'ultima cosa su cui ragionare: tra 10 anni, esister=E0 ancora il=20
> > supporto come oggi lo concepiamo? Oppure sar=E0 tutto ondemand, con=20
> > abbonamento flat, con la possibilit=E0 di utilizzare i=20
> repertori ove si=20
> > vuole, ma con l'impossibilit=E0 di salvare (su HD, su player=20
> portatile,=20
> > e cos=EC via)? Pensa alle possibilit=E0 di controllo e =
identificazione=20
> > dell'utente... Secondo me, tra 10 anni ci saremo dimenticati del=20
> > compenso, e saremo a discutere di un'altra EUCD...
> > Chiarisco: trovo la questione del compenso minimale=20
> rispetto ad altri
> > problemi, che sono molto pi=F9 importanti e riguardano molto=20
> da pi=F9 vicino
> > la nostra sfera personale, e di consumatori.
>=20
> Sicuramente.... E speriamo che la prossima EUCD verra' fatta=20
> in un altro contesto.
>=20
> Davide
>=20
> >=20
> > 	-giovanni
> >=20
> >=20
> >>-----Messaggio originale-----
> >>Da: diritto-admin@softwarelibero.it
> >>[mailto:diritto-admin@softwarelibero.it] Per conto di Davide Dozza
> >>Inviato: gioved=EC 6 febbraio 2003 11.08
> >>A: diritto@softwarelibero.it
> >>Oggetto: Re: R: [Diritto] Ancora sulla EUCD
> >>
> >>
> >>Vada per il fatto che non sia una tassa ma un compenso per le
> >>copie ad=20
> >>uso personale.
> >>Allora esiste una ragione in piu' per sostenere che devono=20
> >>esserci delle=20
> >>deroghe a chi si crea i propri CD con le foto della propria=20
> famiglia,=20
> >>oppure compone musica oppure distribuisce software libero.
> >>
> >>E' *assolutamente* iniquo (e la cosa mi fa imbufalire) dover
> >>riconoscere=20
> >>un compenso agli autori di una cosa che e' *mia*.
> >>
> >>Altra domanda: come fanno a calcolare l'equo compenso?
> >>Assumo che avranno fatto un calcolo di quante sono le copie ad uso
> >>personale di materiale sotto copyright e quanto di materiale=20
> >>privato o=20
> >>libero, e soprattutto assumo che questo calcolo debba essere=20
> >>aggiornato=20
> >>tutti gli anni con degli studi appositi per stimare il=20
> consumo degli=20
> >>utenti. Per di pu' questo calcolo *deve* essere pubblico.
> >>Se cio' non fosse ma semplicemente avessero fatto a spanne=20
> ci sarebbe=20
> >>ancora una ragione in piu' per criticare una legge che tutela=20
> >>semplicemente un baraccone come la SIAE che ha gli stipendi medi in=20
> >>assoluto piu' alti in tutta la pubblica amministrazione.
> >>
> >>Davide
> >>
> >>
> >>Giovanni d'Ammassa wrote:
> >>
> >>>Permettetemi di chiarire: non esiste nessuna tassa, ma un compenso
> >>>dovuto agli autori, artisti interpreti ed esecutori, e produttori=20
> >>>fonografici, nel caso si effettui una o pu=F2 copie per uso=20
> personale=20
> >>>non a scopo di lucro di un'opera audiovisiva (il software,=20
> >>
> >>quindi, =E8
> >>
> >>>escluso). Si tratta di una limitazione alla facolt=E0 esclusiva, =
che
> >>>spetta ai soggetti sopracitati, di riprodurre le proprie opere.
> >>>Ovvero: se vogliamo fare una o pi=F9 copie, ripeto,=20
> >>
> >>esclusivamente per uso
> >>
> >>>personale non a scopo di lucro di un opera audiovisiva=20
> regolarmente=20
> >>>acquistata (per esempio per mettere il CD non originale in
> >>
> >>macchina, o
> >>
> >>>lasciarne una copia al mare, in montagna, ecc. ecc.) non dobbiamo=20
> >>>chiedere il permesso ai titolari dei diritti, ma possiamo farlo in=20
> >>>quanto il compenso =E8 versato a monte con l'acquisto del supporto=20
> >>>vergine. Questa =E8 la pensata del legislatore, esiste in Italia da
> >>
> >>oltre 10 anni
> >>
> >>>(legge n. 93 del 1992), l'EUCD non introduce nulla di nuovo
> >>
> >>nel nostro
> >>
> >>>ordinamento, il decreto di recepimento di tale direttiva si
> >>
> >>limita ad
> >>
> >>>adeguare il compenso alle medie europee, e a portare la=20
> norma dalla=20
> >>>legge 93/92 nella legge sul diritto di autore n.633 del 1941=20
> >>>(collocazione pi=F9 corretta, a mio e a parere di molti
> >>
> >>altri). E' tale
> >>
> >>>adeguamento che ha scatenato tutte le polemiche, e ha portato=20
> >>>l'attenzione del consumatore sulla questione. Consiglio la lettura=20
> >>>dei numerosi documenti che si trovano
> >>
> >>in Internet:
> >>
> >>>nel sito dell'associazione Software Libero, in
> >>
> >>Dirittodautore.it, nel
> >>
> >>>sito di AFDigitale, e cos=EC via.
> >>>
> >>>	-giovanni d'ammassa
> >>>
> >>>
> >>>
> >>>>-----Messaggio originale-----
> >>>>Da: diritto-admin@softwarelibero.it=20
> >>>>[mailto:diritto-admin@softwarelibero.it] Per conto di Davide Dozza
> >>>>Inviato: gioved=EC 6 febbraio 2003 9.28
> >>>>A: diritto@softwarelibero.it
> >>>>Oggetto: [Diritto] Ancora sulla EUCD
> >>>>
> >>>>
> >>>>Faccio una domanda: se non ho capito male la EUCD imporrebbe una=20
> >>>>tassa sui supporti a copertura dei diritti d'autore persi a causa
> >>>>delle copie=20
> >>>>illegali.
> >>>>E questi diritti immagino vengano distribuiti, o c'e' un=20
> >>>>principio per=20
> >>>>farlo, sugli autori.
> >>>>
> >>>>Correggetemi se sbaglio.
> >>>>
> >>>>Faccio adesso una domanda provocatoria.
> >>>>Ma, visto che il software libero e' comunque soggetto a diritto=20
> >>>>d'autore, non si potrebbe provare ad ottenere qualche
> >>
> >>soldino da quel
> >>
> >>>>fondo che si crea?
> >>>>Se questo non fosse possibile perche' comunque il software
> >>>>libero puo'=20
> >>>>essere distribuito liberamente, non e' che si potrebbe trovare=20
> >>>>un'appiglio per chiedere una deroga su quella tassa?
> >>>>
> >>>>Saluti
> >>>>
> >>>>Davide Dozza
> >>>>
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