R: [Diritto] Ancora sulla EUCD

Lorenzo De Tomasi diritto@softwarelibero.it
Thu, 06 Feb 2003 17:03:20 +0100


I principi di uso equo (fair use) dovrebbero garantire la possibilit=E0 di
copiare liberamente un'opera per archiviazione o conservazione, o di citarl=
a
in parte per fini educativi o di critica'.
Sempre in base ai principi di uso equo il consumatore che acquista
legalmente dei contenuti dovrebbe avere su di essi i diritti di:
- usufruirne quando vuole (time-shift)
- usufruirne dove vuole (space-shift)
- trasferirli su supporti differenti dall =B9originale, ma comparabili
- usufruirne su una piattaforma di sua scelta
- realizzarne copie di sicurezza (backup)
- utilizzare la tecnologia per garantirsi tutti i diritti precedentemente
menzionati.

Il fatto che questi diritti siano stati pi=F9 volte messi in dubbio in seguit=
o
alla recente introduzione di nuove tecnologie di protezione e limitazione
d=B9uso ha messo in luce la necessit=E0 di rivedere le leggi esistenti.

In particolare =E8 fondamentale,come propone Michael Fraase ,impedire
l=B9approvazione dell=B9Eucd in Europa e abolire tutte le limitazioni alla
libert=E0 imposte negli Stati Uniti con l=B9introduzione della Dmca.

<DigitalConsumer.org =E8 un =B9organizzazione sta cercando di proteggere i
diritti di fair use dei consumatori.Il sito web =E8 www.digitalconsumer.org>

Ritengo assurdo che si debba pagare una tassa (o 'equo compenso' all'autore
che dir si voglia) su un diritto che ciascun consumatore dovrebbe avere. Se
compro un ORIGINALE tutelato da diritto d'autore (cd, dvd, cassetta, ecc.)
dovrebbe essere un mio diritto trasferirlo nello spazio (ad esempio da cd a
cassetta) per uso personale non a scopo di lucro.
Questo diritto dovrebbe rientrare nell'uso equo o fair use.

Come suggerisce Davide Dozza, =E8 ancora pi=F9 assurdo che chi si crea i propri
CD con materiale di sua propriet=E0 intellettuale (ad esempio le foto della
propria famiglia, i brani musicali da lui composti e suonati, o software
libero) sia tenuto a pagare automaticamente, nel momento stesso in cui
acquista un cd vergine, un compenso ad autori tra cui non =E8 compreso.

<cite>
=C8 ASSOLUTAMENTE iniquo (e la cosa mi fa imbufalire) dover riconoscere un
compenso agli autori di una cosa che =E8 MIA.
</cite>

Se la legge n. 93 del 1992 esiste in Italia da oltre 10 anni non =E8 detto ch=
e
vada mantenuta per la sua 'anzianit=E0' anche se ingiusta.

Condivido pienamente anche le perplessit=E0 e la proposta di Dozza

<cite>=20
come fanno a calcolare l'equo compenso?
Assumo che avranno fatto un calcolo di quante sono le copie ad uso personal=
e
di materiale sotto copyright e quanto di materiale privato o libero, e
soprattutto assumo che questo calcolo debba essere aggiornato tutti gli ann=
i
con degli studi appositi per stimare il consumo degli utenti. Per di pi=F9
questo calcolo DEVE essere pubblico. Se ci=F2 non fosse ma semplicemente
avessero fatto a spanne ci sarebbe ancora una ragione in pi=F9 per criticare
una legge che tutela semplicemente un baraccone come la SIAE che ha gli
stipendi medi in assoluto piu' alti in tutta la pubblica amministrazione.
</cite>

Giovanni d'Ammassa <giovanni@dammassa.com> dice
<cite>
Personalmente, preferisco pagare un compenso minimo e utilizzare il
supporto come mi pare e piace, piuttosto che sottostare a un controllo
su ci=F2 che inserisco nel supporto, che verifichi se sia tutelato o meno.

Considera anche che quando esci la sera e vai birreria, la birra, la
paghi. La seconda sera, la birra, la paghi. E cos=EC via. A prezzo pieno.
Non che la seconda o la terza sera te la fanno pagare di meno...
Acquisti un disco, o una videocassetta, li paghi una volta e ascolti e
vedi quanto vuoi (fintantoch=E9 il supporto non si deteriora).
Vuoi duplicare? Paghi un compenso minimo ogni volta che lo fai, non il
prezzo pieno. Compenso che sul costo totale di un CD, =E8 poco pi=F9
dell'1%.
</cite>

Ok, ma il paragone con la birra non regge, prima di tutto perch=E8 la birra s=
i
consuma, i contenuti no.
Il paragone potrebbe reggere (ma =E8 comunque forzato) se posto in questo
modo: compro una birra in bottiglia: mi compro birra (brano musicale) e
bottiglia (cd). Se tornassi a casa e volessi travasare la birra in un
bicchere (cassetta) sarebbe assurdo che il barista, il supermercato o la
casa produttrice della birra pretendesse un 'equo compenso' sull'acquisto
dei bicchieri.

Nel caso di un impianto elettrico pago l'elettricista per la sua prestazion=
e
(a ore + materiale). Equivale al pagare un musicista per vedere il concerto=
.
Nel momento in cui volessi rivedere il concerto o costruire un altro
impianto lo pagherei nuovamente. Se l'impianto elettrico me lo potessi
costruire io sarebbe assurdo pagare una tassa alla Gilda degli elettricisti
per l'acquisto delle componenti per realizzarlo.

E se il cd si rompe o rovina? =C8 giusto che debba comprarmene uno nuovo o ch=
e
debba pagare un 'equo compenso' all'autore? Se non si fosse rovinato non lo
avrei pagato...

<cite>
Un CD costa 20 euro, il compenso =E8 circa 0,23 euro. Personalmente,
preferisco pagare l'1% per farmi una copia da mettere in auto, piuttosto
che acquistarne un altro nuovo. Il sistema mi pare, equo.
</cite>

Personalmente preferisco tenermi il mio diritto equo di fare copie di
back-up o di space o time shift non pagando nulla, piuttosto che pagare
ingiustamente 0.23 euro.

<cite>
rovo la questione del compenso minimale rispetto ad altri problemi, che son=
o
molto pi=F9 importanti e riguardano molto da pi=F9 vicino la nostra sfera
personale, e di consumatori.
</cite>

Io non sottovaluterei il fatto che ci sottraggono un diritto di fair use.
Potrebbe essere solo il primo passo verso la sottrazione di diritti
altrettanto se non pi=F9 importanti.

Un altro grosso problema =E8 che vogliono toglierci un altro diritto di uso
equo, ovvero il time-shift, o trasferimento nel tempo (ad esempio ascoltare
un brano quando voglio). Questo sar=E0 possibile quando le tecnologie lo
permetteranno: un mp3 che si sente una sola volta e poi si cancella non
sembra molto lontano. Ma un film trasmesso da Stream sotto pagamento e
visionabile una sola volta non =E8 forse gi=E0 questo? Preferisco comprarmi la
videocassetta: costa poco pi=F9 e me la posso vedere quante volte voglio. Il
pay per view mi pare una vera e propria truffa.

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Lorenzo De Tomasi, student of Information Architecture, Interface Design an=
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