[Diritto] copyright 'libero'?
Davide Dozza
diritto@softwarelibero.it
Fri, 04 Jul 2003 14:10:15 +0200
Pierluigi Perri wrote:
>
>> Questo e' un altro indizio a supporto della mia tesi: SIAE e'
>> semplicemente un'organizzazione legale fatta per spillare soldi ai
>> consumatori/aziende. Piu' o meno e' come se legalizzassero il pizzo
>> con la differenza che invece della pistola usano la legge, ma in
>> sostanza il risultato è un servizio pressocche' inutile in cambio di
>> soldi.
>
>
> A costo di attirarmi le ire di tutta la lista, devo dire che non sono
> d'accordo.
> La SIAE e' comunque un organo che serve per disciplinare il mercato, e
> fornisce diversi servizi a favore degli autori ed esecutori (in
> particolare, risponde bene al
> mercato musicale ed audiovisivo, ossia quello per cui originariamente e'
> stata creata [e' nata nel 1882]).
Guarda che non sono adirato con la opinione. Che la SIAE sia nata con
nobili scopi probabilmente non c'e' alcun dubbio.
Come non c'e' alcun dubbio che si sia evoluta fino ad assumere quella
posizione di privilegio che e' oggi e che gli consente di vivere alla
grande sulle spalle degli altri.
Per valutare *qualsiasi* cosa, pubblica o privata che sia, occorre
sempre guardare il rapporto tra costi e servizi che offre.
Onestamente con l'EUCD ha raggiunto l'apoteosi. Questo rapporto tende
decisamente all'infinito.
> Che poi, in relazione al software libero, si possano creare degli
> evidenti paradossi (inevitabili imho...quando qualcosa si basa su una
> licenza d'oltreoceano) anche
> questo è innegabile.
> Posso quindi lamentare una scarsa adattabilita' della SIAE alle nuove
> figure emergenti, ma dire che sia un'organizzazione volta a spillar solo
> soldi mi sembra
> quantomeno riduttivo...o meglio...lo e' nella stessa misura in cui lo
> sono le assicurazioni RCA auto. Spillano soldi finche' va tutto bene, ma
> quando ci si trova
> un conto di alcune migliaia di euro dal carrozziere, allora fa comodo
> che qualcuno l'abbia stipulata.
> Insomma...la SIAE e' un'associazione di categoria. Il problema, secondo
> me, e' che scrittori, musicisti e programmatori non fanno parte della
> stessa categoria :-)
Non e' questo il punto.
Il punto e' che ho ancora capito perche' gli artisti, che nella loro
stragrande maggioranza non sono tutelati, non si fanno un altro
sindacato concorrente alla SIAE che li tuteli.
Non mi venite a dire che la SIAE e' pubblica perche' l'ultima volta mi
e' stato detto che e' privata, ma prima ancora che e' una forma pubblica
ma non troppo ma solo sufficiente per imporre una tassa, ma che tassa
non si puo' chiamare perche' non la puoi detrarre dai redditi ecc. ecc.