[Diritto] GPL e comodato d'uso

Mirko Maischberger diritto@softwarelibero.it
Mon, 7 Jul 2003 12:33:29 +0200


Giovanni Biscuolo il 2003/07/07 11:43:17 +0200:
> Il sab, 2003-07-05 alle 14:40, Mirko Maischberger ha scritto:
>
> > L'azienda non  compra la paternita` ne il  copyright, quelli rimangono
> > ai rispettivi autori.
> 
> In realtà, mentre la paternità non è trasferibile, i diritti di
> utilizzazione si, attraverso un apposito contratto.

Sì, in  teoria è vero,  ma stiamo parlando  di GPL. Certo nel  caso di
doppia  licenza vale  il discorso  che dici,  ma vale  per  gli autori
originali  sommati a  tutti quelli  che hanno  modificato  il sorgente
senza cedere i diritti. E non stavamo parlando di questo (credo).

Certo  nel caso  di software  custom  la ditta  in questione  potrebbe
"possedere" le *modifiche* GPL (comprandole dall'autore), però essendo
sotto   GPL  (obbligatoriamente   essendo  modifiche)   l'autore  puo'
continuare   a  distribuirlo  sotto   GPL  come   se  non   li  avesse
ceduti...  Visto poi  che quelli  morali non  li puo`  cedere  non c'è
neanche modo, in pratica, di dimostrare chi ha cosa. 

Quindi che li ceda o meno (se sono modifiche) non cambia nulla, se non
sono  modifiche cambia  solo che  lui e'  obbligato se  le  rilascia a
rilasciarle  sotto GPL  e la  ditta  no, ma  una ditta  che non  abbia
convenienza a  modificare sorgenti  di altri o  ad usare  librerie GPL
alla GPL mi sa che non ci pensa nemmeno.

Mirko

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