[Diritto] Una 'roadmap' per un diritto d'autore equo

Elena of Valhalla diritto@softwarelibero.it
Wed, 21 May 2003 15:50:17 +0200 (CEST)


On 21 May 2003, Simo Sorce wrote:
> On Wed, 2003-05-21 at 12:33, Elena of Valhalla wrote:
> > On Wed, 21 May 2003, Lorenzo De Tomasi wrote:
> > > Semplicemente volevo chiarire che il copyright deve avere una durata =
massima
> > > fissa limitata (14-20 anni) che non si abbrevia in caso di morte dell=
'autore
> > Questo puo' andare bene per il software, che ha un _forte_ valore
> > commerciale solo nel momento in cui viene scritto e per poco tempo,
> in relat=E0 per il software =E8 anche tanto, 20 anni sono un'era geologic=
a,
> probabilmente per il software ha pi=F9 senso un periodo di 5-7 anni.

forse e' vero, anche se dipende molto dagli ambiti.

> Non capisco questo ragionamento.
>
> Se l'opera ha valore verr=E0 pubblicata subito, in quanto ci sar=E0
> richiesta, se l'opera non ha valore non ci si lucrer=E0 sopra ne ora ne
> mai. Se dopo 20 anni qualcuno ripubblica un libro di successo l'autore
> non ne avr=E0 nessun danno perch=E8, essendo di successo, ci ha gi=E0
> guadagnato abbondantemente nei primi 14-20 anni.

c'e' gia' stata una risposta, comunque

ci sono diversi esempi in letteratura di opere che sono state accolte con
difficolta' e lentamente, per avere poi un successo tardi ed essere in
alcuni casi addirittura considerati capolavori immortali.

Se questo capita dopo la morte dell'autore, beh, pace, ma se capita
durante la vecchiaia dell'autore, che magari ha passato una vita grama tra
le ristrettezze economiche non e' molto bello nei suoi confronti fargli
vedere altre persone che si arricchiscono alle sue spalle; in questo modo
si incentiva la produzione di opere "usa e getta" che possono andare bene
per il mercato, ma un po' meno per la cultura.

> > Secondo me sarebbe meglio una durata minima limitata anche in caso di
> > morte dell'autore, e comunque fino a tale morte, con la sospensione di
> > alcuni diritti di sfruttamento economico nel caso in cui non vengano us=
ati
>
> Questa frase non l'ho capita, puoi elaborare senza sott'intesi?
>
> Se ho capito proponi che il (C) rimanga valido per tutta la vita
> dell'autore e un tot di anni comunque dopo la sua morte, ovvero quello
> che succede ora e che =E8 onestamente assurdo.

no, intendevo dire che secondo me dovrebbe durare solo per la vita
dell'autore, a meno che l'autore/titolare dei diritti non sia una persona
non fisica, oppure muoia "troppo presto", nel qual caso credo che sarebbe
il caso di garantire una durata _minima_ (10 anni? 5 anni? 20 anni? credo
che qui possa dipendere tanto dagli ambiti) in modo tale che gli autori
piu' anziani (o comunque a rischio di vita residua breve) non vengano
penalizzati da case editrici e simili

Pero' legalizzando in pratica l'"abandonware", in modo tale che un opera
che non assicura piu' grossi vantaggi economici al titolare dei diritti
non sia destinata all'oblio, sia che questo succeda dopo 1 anno dalla
pubblicazione che questo succeda dopo 20 (e credo che per il software
siano entrambe date possibili, in ambiti diversi)

> Tieni conto che una durata limitata =E8 anche indispensabile per
> preservare, nella legalit=E0 le opere, e che comunque i diritti morali
> (che non decadono) danno sempre all'autore la possibilit=E0 di vietare ch=
e
> un'opera venga stravolta e utilizzata in modo da ledere l'autore.

questa frase (la prima parte) non l'ho capita.

Indendi dire che se il diritto d'autore dura troppo a lungo le opere
cadono nell'oblio? beh, ma allora ci sono, come ho scritto sopra, opere
che possono essere abbandonate dopo un anno e altre che rimangono valide
per 20 e piu', non mi sembra giusto per salvare le opere che fanno
guadagnare solo un anno limitare il diritto d'autore sulle altre di cosi'
tanto.

Elena of Valhalla

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