[Diritto] Brevetto software e diritto d'autore

Andrea Glorioso diritto@softwarelibero.it
Wed, 01 Oct 2003 16:17:35 +0200


>>>>> "gf" =3D=3D Giustino Fumagalli <giustinofumagalli@yahoo.it> writes:

    gf> Scusa se uso le tue parole dalla stessa email:

Beh, mi arrabbierei se usassi parole di qualcun altro per discutere di
cio` che penso. :)

    gf> " Noi non partiamo dalpresupposto che il brevetto e` il "male"
    gf> (cosa   che nessuno  fa)..."    =A0e  poi  "A me   personalmente
    gf> interessa=A0 tutelare la   possibilita`   di  lavorare  con   il
    gf> Software=A0  Libero,  cosa=A0   che=A0 i   brevetti  sul=A0   softw=
are
    gf> difficilmente  permetterebbero.=A0  Non  entro  nel merito delle
    gf> scelte che  fanno  altri in  altri settori,  in  cui magari il
    gf> brevetto ha piu` senso."

    gf> le due frasi non si legano anzi si contraddicono.=20

No, perche` nella prima frase io parlavo dell'istituto del brevetto in
generale, che ha gia` una sua applicazione  in ambiti ben determinati,
nei quali (per quel che ne ho capito io) ha un suo effettivo vantaggio
nell'equilibrare  il  giusto  riconoscimento materiale all'autore  con
l'interesse della societa` nel suo complesso.

Pensavo fosse chiaro dal contesto, mi scuso se cosi` non era.

    gf> Una  domanda al contrario,  per  chiarire che  ci sono  troppi
    gf> preconcetti e false   convinzioni (niente  paternalismi  ma ci
    gf> sono idee preconcette che  non condivido, perch=E8=A0non basata su
    gf> fatti   reali..convinzioni che  leggo  in tutto  il mondo Open
    gf> Source):ma perch=E8  il  brevetto  sul software  impedirebbe  di
    gf> sviluppare per l'Open Source ?

Prendo in  esame solo la licenza GNU  GPL.  So che  con la OPL  si sta
cercando  di    trovare un   compromesso;   personalmente resto  molto
dubbioso,  perche` fondamentalmente ritengo  il  brevetto sul software
un'idea  malsana   in   partenza.   Idea   *mia*   che   non  riflette
automaticamente quella degli iscritti a questa lista.

In  sintesi, se per poter utilizzare  un algoritmo impongo agli utenti
dei miei programmi una restrizione maggiore rispetto a quelle indicate
dalla licenza GNU GPL (tipo  l'obbligo di verificare l'esistenza di un
brevetto prima di modificare il programma)  allora la licenza medesima
decade.  Questo per quanto riguarda quanto  c'e` scritto sulla licenza
(i giuristi in lista  mi correggano e magari  mi dicano che  ho torto,
cosi` mi metto in pace  e anzi vado a  promuovere la brevettazione del
mio codice GNU GPL :) ).

All'atto pratico, poi, se per usare l'algoritmo XYZ bisogna pagare dei
bei soldi a qualcun'altro, allora una buona fetta dell'attuale realta`
produttiva nel mondo del Software Libero di fatto scomparira`, perche`
non ha i soldi per permetterselo.

    gf> non vedo la correlazione tra  causa  ed effetto... in  effetti
    gf> avresti ragione  se  chiunque potesse   brevettare   qualsiasi
    gf> cosa.. (come vorrebbe fare o rivendica SCO con Linux) le norme
    gf> servono a questo a chiarire cosa =E8  brevettabile e cosa non lo
    gf> =E8..=A0 le    norme attualmente  in   discussione,  sebbene   non
    gf> esaustive, bloccano di fatto lo "sbracamento" del sistema..

Potrei  sbagliarmi,   ma mi pare   che  le rivendicazioni   di SCO nei
confronti del codice  sorgente del  kernel  Linux non  fossero  basati
sulla brevettazione del codice   medesimo,  ma sul copyright  che  SCO
sostiene   di  detenere sul   codice  sorgente  originario di UNIX(c).
Qualcuno mi corregga se sto sbagliando.

    gf> si impedisce di brevettare il codice sorgente, ma solo l'idea,
    gf> si impedisce di  brevettare   gli algoritmi  di base  ma  solo
    gf> algoritmi  che si basano   su   quelli base,=20

Qual e` la distinzione tra algoritmo di base e algoritmo non di base?

    gf>  si impedisce  di  brevettare interfaccie   o protocolli (come
    gf> avviene    negli   USA),  si obbliga   a     concedere licenze
    gf> "obbligatorie" se qualcuno  inventa qualcosa basandosi su  una
    gf> tua invenzione "sottostante", =20

Se tale licenza non e`  automaticamente estensibile a tutti gli utenti
del software  che scrivo  e non  comporta alcun obbligo  oltre  quelli
indicati dalla  licenza  GNU GPL  (per   fare un esempio),  non  posso
metterlo sotto una licenza come la GNU GPL.

    gf>  con  la  direttiva  sul  dda x   il  software si  obbligano i
    gf>   produttori  a   rendere   disponibile  le   interfaccie  per
    gf> l'interoperabilit=E0 (ecco perch=E8 =E8 in  corso il vergognoso show
    gf> di Microsoft, che "concede" i sorgenti ai governi...)..etc.

L'obbligo di rendere un prodotto inter-operabile c'entra poco con la
problematica dei brevetti, mi pare.

    gf> Non   credo  sia  facile  distinguere  tra   il  prodotto come
    gf> "sorgente" e come  idea (il primo  tutelabile  con il DDA,  il
    gf> secondo con   il  brevetto)..   ed =E8  qua che      la comunit=E0
    gf> informatica dovrebbe sforzarsi di aiutare il legislatore....

Va benissimo, posto che il legislatore non voglia ascoltare soltanto
una campana - che magari e` piu` brava nelle pubbliche relazioni, su
questo nessun dubbio.

    gf> trovare   gli strumenti  che  vadano   bene  un  po  a  tutti,
    gf> suggerendo,   incentivando,  ma finch=E8   ci   si  sola in  una
    gf> discussione privata ignorando il  resto, le leggi le fanno per
    gf> gli altri.. la mia =E8 una esortazione...

Nessuna polemica, ma in questa lista c'e` gente  che a titolo gratuito
e spesso  andando in  perdita (perche`  titolare di  una ditta, Donato
perdonami!) si e` fatta un  po' di giretti su  e giu` da Bruxelles, ha
organizzato   convegni con  esponenti   del parlamento  europeo, e via
discorrendo.

Qui  dentro  nessuno si  e`  tenuto   le   sue  discussioni per   se`;
semplicemente abbiamo delle idee diverse da quelle `mainstream'.

ciao,

andrea
--
sei il colore che non ho e non catturero`         andrea glorioso
ma se ci fosse un metodo vorrei che fosse il mio
fanne quel che vuoi di noi me l'hai insegnato tu   www.avirdim.org
se c'e` una cosa immorale e` la banalita`      sama@perchetopi.org