[Diritto] reverse engineering e open source

Leonardo Boselli leo at dicea.unifi.it
Fri Mar 26 15:26:18 CET 2004


Il 26 Mar 2004 alle 12:14 Carmine Malice immise in rete
> > Questo perché quasi tutti sono in grado di ascoltare della musica
> > suonata, molti meno sono in grado di suonarsela, e quasi nessuno dio
> > "ascoltarla" semplicemente leggendo la spartito, e quindi la
> > frequenza con cui trovi l'ogetto sul mercato è proporzionale all'uso
> > che se ne fa. Il pazzo musiacale si intende "pubblicato" anche se tu
> > metti in vendita SOLO lo spartito . Il paragone non calza, ma anche
> > se per assurdo calzasse, allora porterebbe l'acqua al mulino di chi
> > dice che i parametri usati dalle chiamate a programmi esterni sono
> > pubblici.
> Ti sfugge un aspetto: il diritto d'autore da' un *potere* al creatore
> sulla sua opera, sta tutto a lui decidere *cosa* di essa rilasciare e
> *se* a pagamento o meno: solo la traccia o anche lo spartito...

In questo momento ti sei contraddetto ! prima dici che certe cose non 
sono pubbliche, e ora dici che quello che affermo non è vero.
Voprresti dire che se io pubblico una partitura, e qualcun'oltro ne fa una 
esecuzione pubblica, costui non mi deve nulla [economicamente e/o 
moralmente] perché ho pubblicato prima ? E al contrario se tu fai una 
esecuzioine Live e qualcuno trascrive cio`che hai suonato, può vendere 
liberamente gli spartiti ?

> > su questo non faccio contestazioni ma la mia contestazione era il
> > paragonare spartito/musica [dati] con
> > sorgente/api/programmaapplicativo [istruzioni] . Poteva essere
> > pertinmente se si fosse trattato di pubblicare i dati contenuti in
> > una smart-card ottenuti con un programma, non di pubblicare un
> > programma che consente, al legittimo possessore dei dati, di
> > trasferirli usando un sistema di sua scelta.
> Questo e' da studiare caso per caso: non c'e' una definizione netta...

solo che è proprio questo il caso particolare di cui stiamo parlando !
ed è molto più forte del caso DeCSS in quanto in quel caso si trattava del 
diritto di fruire di dati acquistati, in questo nostro caso di dati su cui si 
hanno diritti ben maggiori.
 
> > Se vogliamo il paragone a te caro sarebbe come proibire di usare uno
> > strumento che ti permette di suonare un pezzo scritto per tromba col
> > violoncello !
> Non andavo in quella direzione.

Nel momento in cui limiti certe producioni rischi di arrivare a questo 
punto !

> > Quelli che chiami dati informatici sono in realtà istruzioni, i dati
> > sono diversi.
> Il problema puo' essere proprio che le istruzioni sono assoggettate al
> diritto d'autore.

non le istruzioni in se, quanto la loro "composizione".
 
> > Per restare nel tuo campo io posso avere un Computer [HW] munito di
> > DSP e altoparlanti [HW] con adeguato SW che mi legge uno spartito
> > [dati musicali grezzi] e mi genera delle "vibrazioni" [dati musicali
> > processati] in base a certe regole.[corrispondenza tra note e suoni]
> > e parametri che gli do [volume, velocità, preferenze timbriche]. Il
> > programma di bud potrebbe rappresentare le "regole" 
> Anche qui osservo che questo e' da studiare caso per caso: non c'e'
> una definizione (definibilita') netta...

Ogni volta che si va sul caso particolre tu cominci a dir "studiamo caso 
per caso"... HAI il caso ! 

> No, no! La tematica e' proprio che le leggi lasciano necessariamente
> un certo margine di interpretabilita' e pertanto "flessibilita'"! E
> poi: gli avvocati in definitiva stanno proprio per portare i giudici
> verso la propria interpretazione!
ma allora deve essere certo il leguleio, non ïncerto"....
 

> >>Non sono sicuro di poter applicare proprieta' transitive (proprieta'
> >>transitive: dico bene?).
> > Io si, anche perché non si tratta di vedere se la legge si possa
> > applicare in maiera transitiva ma se informaticamente vale se B è
> > interoperante con A e C è interoperante con B allora 
> >  A e C sono interoperanti tra di loro.
> Eh, no! Non sempre la legge ubbidisce alle "leggi naturali", anche nel
> senso di "applicarle" pedissequamente!

diciamo che per non ubbidirgli occorre che la cosa sia prevista caso per 
caso, altrimenti sarebbe un assurdo ....
--
Leonardo Boselli
Nucleo Informatico e Telematico del Dipartimento Ingegneria Civile
Universita` di Firenze , V. S. Marta 3 - I-50139 Firenze
tel +39 0554796431 cell +39 3488605348 fax +39 055495333
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