[Discussioni] [m.lusini a palazzochigi.it: Re: Articolo sulla

Simone Piccardi piccardi a firenze.linux.it
Dom 1 Apr 2001 20:01:50 CEST


On Sat, Mar 31, 2001 at 11:43:14AM +0200, Franco Vite wrote:
> [Fri, Mar 30, 2001 at 11:51:35PM +0200] - Alessandro scrive:
> > Un'altra cosa che vorrei far notare, che non c'entra niente, e` che
> 
> [...]
> 
> > A me (come, spero, all'associazione software libero che ospita questa
> > lista) non interessa la qualita` tecnica, a me interessa la liberta`.
> > Per quanto possa essere migliore (e non so se lo sia o meno), non mi
> > interessa usare un prodotto Cisco per il fatto che non posso metterci
> > le mani.
> 

Beh, lo statuto parla chiaro. 

Lo scopo dell'associazione e` promuovere il software libero, per le
sue caratteristiche specifiche di essere libero (e per questo si e`
pure evitato accuratamente di parlare di open source, che e` un
termine fuorviante), non perche` costa meno, e` piu` performante, etc.

> Promuovere il SL, a mio avviso, NON e' promuovere un "prodotto migliore"
> degli altri (anche se la cosa puo' essere sempre piu' frequente), ma
> promuovere un METODO di lavoro migliore, da tutti i punti di vista.
> E combattere contro delle resistenze che, spesso, sono solo "ideologiche",
> se non strumentali.

Secondo me non e` una questione di metodo di lavoro, diciamo invece
che si tratta di promuovere un concetto di qualita` diversa, che non
rientra nella logica miope in cui si e` capaci di guardare solo alla
parte di convenienza immediata (il "mi costa meno"); una cosa che non
e` affatto detto sia vera nel caso del software libero, dato che
mantenerlo costa, e alla fine il costo complessivo può essere
maggiore.

Su questo versante l'Associazione ha poco da dire, tocchera` alle
ditte che lavorano col software libero dimostrare che la soluzione a`
conveniente anche dal punto di vista economico, ed ha perfettamente
ragione Alessandro a dire che questo lo sanno fare molto meglio di
noi.

La qualita` di cui invece dobbiamo parlare noi e` il fatto che con lo
sviluppo e al diffuzione del software libero si hanno delle
convenienze di lungo periodo e una maggiore qualita` "sociale". E non e`
semplicemente una questione di metodo di lavoro.

Quello in cui il software libero e` superiore non e` come viene
prodotto, ma il fatto che sia pubblico, che sia riutilizzabile
liberamente, che vi si possa accedere e possa essere controllato,
modificato ed adattato, che non crei la dipendenza dal soggetto che lo
fornisce, il fatto che favorisca la diffusione della conoscenza e la
condivisione delle idee. Tutte qualità completamente assenti nel
software proprietario.

Tutto questo comporta un concetto qualita` di tipo diverso, che potra`
interessare poco a chi bada solo ai propri interessi immediati (e
valutera` solo sul piano della convenienza economica, scelgliendolo o
meno a seconda dei casi), ma che invece e` importante fare presente
nel caso dei soggetti pubblici che in quanto tali devono tener conto
dell'importanza anche sociale che ha il software libero (il fatto poi
che ai soggetti pubblici del pubblico importi poco e` un'altra
faccenda).

Tutto ciò e` utopistico? Personalmente non me ne frega un accidente,
sono anni che (fra nonviolenza e commercio equo) mi danno
dell'utopista. Ma nel caso specifico basta vedere dove siamo arrivati
per capire che come utopia quella del software libero e` piuttosto
concreta.

Ciao
-- 
Simone Piccardi
Microsoft is NOT the answer. Microsoft is the Question.
The answer is: "NO!"




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