[Discussioni] comprendere la legge

Marco Ermini markoer a markoer.org
Gio 12 Apr 2001 18:45:45 CEST


Alessandro Rubini wrote:
> 
> Prima di tutto:
>     IANAL: I am not a lawyer
>     INCCUL: Io non capisco, consultate un legale
> 
> A seguire:
>     Quello che scrivo rappresenta solo il mio personale punto di vista,
>     non rispecchia l'opinione di organizzazioni di cui faccio o ho fatto parte.
> 
> Credo che il modo migliore per capire di cosa stiamo parlando sia
> usare il testo della legge e di quelle cui si riferisce. Per quanto io
> non sia un legale (ne`, che io sappia, gli altri che sono intervenuti
> finora), e` comunque meglio vedere il testo di legge che andare avanti
> per sentito dire.

Beh, prima cosa, anche se non sono un legale, mi sono comunque dovutamente
informato, ho avuto modo di confrontarmi con chi poteva illuminarmi; e visto
che il signor Chiti ha avuto la compiacenza di venire a rispondere di persona
alle nostre domande al Meeting, come ho detto, ho avuto l'occasione di
ulteriori commenti di gente esperta (un laureato in giurisprudenza ed un
avvocato) su cui farmi un'opinione. Tuttavia con questo non mi voglio arrogare
un'autorita' di alcun tipo, sia chiaro. Io anzi trovo molto importante il tuo
commento ed assolutamente intelligente nel rilevare una cosa (che diro' dopo).

Anziche' risponderti - mi sembra inutile a questo punto - ti suggerirei, e
suggerirei a tutti, di leggere anche il commento dell'avvocato di apogeonline,
perche' ti risponde (ed in certi punti ti integra) sulle questioni della
definizione di prodotto editoriale, della necessita' di una testata ecc.;
secondo me, con queste due letture (il tuo commento e quello di Apogeo,
aggiungerei Vita.it e suggerisco ancora di comprare Vita domani in edicola,
oltretutto e' un bel giornale) secondo me chiunque puo' farsi un'idea molto
chiara.

A tutto cio' aggiungerei solo un commento a margine:

Tu hai fatto notare che il "prodotto editoriale" e' stato "ridefinito" in
questa legge, e hai detto che in realta' si cita all'inizio e poi non se ne
parla piu'. Ora, il PE e' stato gia' definito da due leggi precedenti in anni
in cui Internet non esisteva; il fatto che la legge non dica di abrogare
queste definizioni, per quanto poco ne sappia di giurisprudenza, e' comunque
*molto significativo*, perche' se una norma ne abroga la cosa va detta
esplicitamente (la formulazione "questa legge X abroga la legge Y del 19xx"
ecc. ecc.

Questa legge e' stata definita dall'avvocato Gili, ripetutamente, "confusa" e
"poco chiara" nel commentare i singoli commi. In effetti leggendo il commento
dell'avvocato, sicuramente appare mooolto confusa se si cerca di applicarla ai
siti Internet, perche' un sacco di cose (la testata, la registrazione, il
concetto di "periodico" ecc.) "tornano" molto male se applicate ai siti, non
si incastrano. Non si puo' essere che d'accordo con l'avvocato... a meno che
non ci caliamo nella testa dei relatori.

Secondo voi, perche' Chiti e Masi si sono prodigati a smentire (e pure in modo
convincente, se leggete l'intervista a Masi) che riguardasse i siti? solo per
campagna elettorale? (in cui credo tra l'altro che Chiti non rientri, ditemi
se sbaglio). No, secondo me perche' loro NON HANNO MAI PENSATO AI SITI
INTERNET. Tutto qui. La legge diventa estremamente chiara se la si fa rimanere
nel suo campo semantico: la carta stampata, con l'estensione della editoria
periodica multimediale (che non sono siti). In questo senso e' anche una legge
"giusta".

Ora, purtroppo, che Chiti e Masi lo sapessero o meno, esistono anche i siti
Internet (direi che ne sono stati edotti ;-). Applicare ai siti questa legge
la rende sconclusionata e confusa - ma non censoria ne' castrante, appunto,
secondo me principalmente non chiara. Secondo me, quello che ci vorrebbe e'
una regolamentazione specifica che riguardi i siti di news on-line, fatta
appositamente, che vada ad integrare questa legge (e a sostituirla nei commi
in cui e' inapplicabile o troppo confusa).


ciao ciao ciao

-- 
Marco Ermini
http://www.markoer.org - ICQ # 50825709
There are two major products that come out of Berkeley: LSD and UNIX.
We don't believe this to be a coincidence.      -- Jeremy S. Anderson




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