[Discussioni] Fw: [Alcei] Relazione sul convegno del 20/4 a Roma - lungo
Antonella Beccaria
shalom a linux.it
Lun 23 Apr 2001 21:51:02 CEST
dalla mailing list di alcei
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Date: Sat, 21 Apr 2001 11:50:20 +0200
From: alcei a alcei.it
To: alcei a olografix.org
Subject: [Alcei] Relazione sul convegno del 20/4 a Roma - lungo
Salve a tutti,
questa e' la relazione su quanto e' accaduto ieri all'universita' di
Roma nel convegno al quale siamo stati invitati.
Un caro saluto
Andrea Monti
Una premessa: la registrazione integrale del convegno, benche'
effettuata, non potra' essere diffusa perche' l'esponente della SIAE -
a quanto mi risulta - non ha firmato l'apposita liberatoria.
Penso che per la pubblica diffusione verra' redatto un "testo
approvato".
Il bilancio, dal nostro punto di vista e' positivo. Si e' dimostrato che
le posizioni culturali elaborate da ALCEI sono assolutamente
corrette, tanto che hanno consentito di chiudere all'angolo sia la
SIAE che il politico. I quali, di fatto, hanno dovuto ammettere la
propria totale estraneita' a questi temi.
Per altri versi, la situazione e' veramente desolante. E' chiaro che
siamo di fronte ad uno "spiegamento di forze" tanto occulte quanto
impressionanti. E' chiaro che esistono canali preferenziali di
comunicazione fra le lobby e i politici (del resto, il lobbismo serve a
questo) ed e' altrettanto chiaro che i politici subiscono
passivamente queste pressioni. Persino quelle parti politiche
(sinistra) che per svariati ordini di ragioni hanno avuto diretta
informazione di queste problematiche.
Il dato di fatto e', ancora una volta, che se ALCEI non ci fosse,
bisognerebbe inventarla. A tutt'oggi, siamo gli unici in Italia ad
avere un quadro culturale razionale e definito, che si dimostra
valido in ogni occasione di confronto pubblico con le istituzioni.
Ora, si tratta di rinforzare operativita' immagine e presenza.
Veniamo al dunque.
Dagli interventi del responsabile SIAE dott.Agoglia e dell'on. Altea
(relatore della legge sul diritto d'autore) e' emerso in modo
inequivoco e confermabile riascoltando la registrazione che la legge
e' pensata e strutturata per la protezione degli interessi delle grandi
case produttrici. La cosa grave e' che e' risultato assolutamente
evidente quanto sia fortissimamente sia radicata la presenza della
cultura Microsoft in Parlamento.
In particolare e' emerso quanto segue:
1 - il legislatore non ha la minima idea di cosa sia l'open source
2 - l'intervento dell'on. Altea e' stato incentrato sui guasti della
pirateria, sul fatto che e' giusto pagare per ascoltare la musica di
Madonna, che e' cosa buona e giusta incoraggiare la Microsoft
nella sua "missione" verso l'innovazione, augurandosi che nella
platea ci fosse un "futuro bill Gates". Al commento "speriamo di
no", scroscio di applausi e risa
3 - E' stato dichiarato che nell'approvazione della legge ci sono
state pressioni di lobby (BSA)
4 - E' stato dichiarato che il regolamento di applicazione della
legge sul diritto d'autore a proposito del bollino, e' stato predisposto
consultando soltanto i produttori di software e mantenendo
assolutamente segreto il testo del provvedimento che ora e'alla
firma del Presidente del Consiglio
5 - La Presidenza del Consiglio - ufficio stampa dell'on.Chiti - si e'
rifiutata di diffondere una copia del provvedimento, dietro esplicita
richiesta dell'ing. Marco Bravi (docente universitario La Sapienza -
LUG Roma)
6 - Il dot.Agoglia, rispondendo a domanda precisa ha dichiarato
che fino all'entrta in vigore del fantomatico regolamento il bollino
SIAE va apposto su TUTTI i supporti destinati alla
commericializzazione o comunque alla produzione di un profitto.
7 - L'open source e' stato dichiarato dall'on.Altea come
un'eccezione che non puo' far venire meno il principio generale che
tutti i supporti devono essere bollinati
8 - Mentre - incredibile la naturalezza con la quale e' stato detto -
fatti gravi come l'adulterazione alimentare sono stati depenalizzati
(pagamento di semplice multa) per la duplicazione abuisiva e' stata
inasprita la sanzione penale per ragioni di ordine pubblico (on.
Altea)
9 - A precise domande sul perche' sia stata criminalizzata la
semplice diffusione di informazioni sui sistemi di sicurezza e
protezione software, anche quando il tutto e' fatto sol per scopi
scientifici, l'on Altea non rispondeva
10 - A precisa domanda se volesse impegnarsi nell'ottenimento di
una legge che escluda la bollinatura per il software opne source e
freware l'on.Altea rispondeva di no
11 - A precisa domanda sul perche' sia stato istituito il regime di
"pentitismo elettronico" (denunciare qualcun altro, ottenendo uno
sconto di pena se dalla denuncia si riesce a sequestrare un gran
numero di supporti - anche se poi il denunciato dovesse rivelarsi
innocente) nessuno dei due relatori rispondeva
12 - Anche in questo caso, come in quello della legge sull'editoria,
i due relatori "istituzionali" hanno ripetuto in piu' occasioni che
secondo loro "la legge sul diritto d'autore consente la duplicazione
ad uso personale del software" ma non hanno preso alcun impegno
formale per trasforname queste "esternazioni" in atti che possano
essere utilizzati come fonte di diritto per le cause
13 - A precisa domanda sul perche' la legge ammette
esplicitamente l'uso personale dei prodotti audiovisivi mentre non fa
lo stesso con il software, rispondeva il dott.Agoglia che nel caso
del software il pericolo e' quello delle aziende che acquistano una
licenza e installano piu' copie (???)
Al momento non mi viene in mente altro, ma non appena avro'
accesso alla registrzione predisporro' un resoconto ancora piu'
dettagliato.
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