[Discussioni] "La guerra Linux-Windows"
Leandro Noferini
lnoferin a cybervalley.org
Mer 25 Apr 2001 13:54:49 CEST
Andrea> http://ip5.ilmanifesto.it/php3/ric_view.php3?page=/oggi/art33.htm&word=free;software
Andrea> Sarebbe stato meglio se non l'avessi trovato... Quello
Andrea> che scrive adesso e' pazzesco:
Beh, dai proprio pazzesco no......
Andrea> "Per tutti quegli anni un uomo solo, o quasi, continuò a
Andrea> coltivare pubblicamente e polemicamente l'idea del
Andrea> software come bene comune, in libera e gratuita
Andrea> circolazione. Fu Richard Stallman,
Innanzitutto parlare di Stallman è già una gran cosa perché
normalmente si parla soltanto di Linus.
Andrea> La storia del suo animatore, il finlandese Linus Torvalds,
Animatore? :-))))
Fischi, cappellini colorati e scherzi? :-))))
È chiaro che Carlini non sa quello di cui parla!
Andrea> è già stata narrata infinite volte, ormai anche dalla
Andrea> grande stampa di informazione che fino a due anni fa
Andrea> nemmeno sapeva che cosa Linux volesse dire. Ciò ha
Andrea> contribuito a creare attorno a lui, alla sua ritrosia e
Andrea> alla sua dedizione al progetto, un mito persino
Andrea> esagerato."
Ma come danno noia ai giornalisti i "ritrosi"!
Andrea> Gli elementi cruciali ed eversivi sono:
Andrea> 1. Il codice sorgente è aperto: mentre dei software
Andrea> classici si compra solo la licenza d'uso per un programma
Andrea> eseguibile, in quelli aperti viene distribuito anche il
Andrea> codice originario, scritto di solito in un linguaggio di
Andrea> alto livello; così l'utente può vedere come è fatto
Andrea> dentro.
Mi pare abbastanza azzeccato.
Andrea> 2. Poiché il sorgente è leggibile, chiunque può
Andrea> modificarlo a suo piacimento, per esempio migliorandolo o
Andrea> correggendone certi difetti. Questa possibilità è stata
Andrea> ampiamente usata in tutti gli anni di crescita di Linux
Andrea> per eliminarne gli errori e accrescerne le prestazioni: il
Andrea> debugging, di solito affidato a schiere di programmatori
Andrea> pagati dalle aziende, ora viene svolto da una popolazione
Andrea> diffusa che contribuisce volontariamente e gratuitamente
Andrea> al progetto.
Qui va spiegata la differenza fra Open Source e Software Libero, visto
che non è detto che se si hanno a disposizione i sorgenti sia poi
effettivamente possibile modificarseli e soprattutto distribuire la roba
ottenuta modificando.
Andrea> 3. Chi preleva un software Open Source si impegna a
Andrea> attribuire le stesse caratteristiche di apertura e
Andrea> gratuità agli sviluppi che su di esso realizza: poiché una
Andrea> cosa è stata messa a disposizione di tutti, nessuno può
Andrea> privatizzarla per lucrare sul lavoro altrui."
Anche qui va spiegato meglio il rapporto fra copyright e sfruttamento
economico.
Andrea> Diventa duro commentare. Da dove si inizia?:(((
Sicuramente dall'errore più grave, cioè quello che è impossibile
parlare di SL senza parlare della licenza "madre" e senza indicare
documenti. Così a naso pare un articolo scritto da qualcun altro su
cui il giornalista ha rimesso le mani eliminando tutte la parti per
lui incomprensibili.
--
Ciao
leandro
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