[Discussioni] Dubbio sulla GNU GPL
Simo Sorce
simo.sorce a tiscalinet.it
Sab 11 Ago 2001 10:16:34 CEST
Una risposta Mattoncino ad una domanda mattoncino ;-)
Alceste Scalas wrote:
>
> Ciao a tutti,
>
> spero che non siate proprio tutti in vacanza, e che qualcuno possa
> leggere questa e-mail...
vacanza? mi avevano parlato di una cosa simile.... ;-)
> Una serie di circostanze recenti mi hanno fatto venire un dubbio,
> riguardante uno scenario di applicazione della GNU GPL.
>
> DISCLAIMER: quello che segue e` un mattoncino piuttosto pesante,
> specialmente in periodo estivo :-)
>
> Supponiamo che l'azienda ACME debba sviluppare un programma per
> Unix, e che trovi immensamente comodo l'utilizzo di codice e/o
> librerie protette dalla GNU GPL (e _non_ GNU LGPL). Tutto il
> codice del programma sviluppato dalla ACME deve quindi essere
> "licenziato" sotto GNU GPL.
>
> La GNU GPL, pero`, non obbliga a diffondere il programma ---
> e dunque, finche` se ne fa un uso interno, non e` necessario
> distribuire i sorgenti. La ACME decide allora di non distribuire
> delle copie all'esterno. Ed anche i suoi dipendenti (che, nel
> ricoprire la loro funzione, rappresentano la ACME) possono usare
> il programma, ma non possono distribuirne "abusivamente" delle
> copie.
Piu' che altro non gli conviene farlo se ci tengono al posto, in realta'
quello dell'uso interno ad una azienda, considerandola in toto come
utente e' un punto oscuro e controverso (e che si spera venga chiarito
con la versione 3 della licenza)
> Spero che fin qui sia tutto giusto --- correggetemi se sbaglio.
>
> Ora, supponiamo che la ACME collabori con l'azienda SPA, e che,
> dopo la firma di vari accordi e "non-disclosure agreements",
> inizino a scambiarsi programmi e sorgenti. In questi scambi,
> la ACME fornisce alla SPA una copia del programma GNU GPL'ed di
> cui sopra.
>
> A questo punto, la SPA potrebbe distribuire il programma, senza
> il permesso della ACME? O il suo rapporto con essa e` simile a
> quello tra la ACME ed i dipendenti (che sono comunque vincolati,
> GNU GPL a parte)?
Sarebbe poco furbo da parte della SPA, ma la GPL lo permetterebbe.
Marco Ermini wrote:
>
> Il rapporto tra dipendenti e ditta, come diceva D'Itri, e' un'altra cosa.
> Tieni conto che tu "datore di lavoro" non puoi obbligare me "dipendente" a
> fare cose contro la legge.
La GPL non _obbliga_ a distribuire il programma, ma semplicemente ti da il
diritto di farlo se vuoi.
> Non sono tenuto a fare nulla di quello che non c'e'
> scritto nel mio contratto di lavoro; presumibilmente ci sara' scritto che non
> posso divulgare segreti industriali, ma un software GNU GPL non dovrebbe
> essere un segreto industriale. In pratica poi la cosa e' ovviamente molto piu'
> complicata...
Beh nei contratti di solito si chiede di non divulgare _nessuna_ informazione di
cui si dovesse venire a conoscenza all'interno dell'azienda, non solo segreti
industriali.
Resta il fatto che il dipendente non collima perfettamente con l'utente che
potrebbe essere l'azienda come tutt'uno, quindi il dipendente potrebbe non
avere i diritti che invece la licenza da a chi _riceve_ il software, che in
questo caso e' l'azienda.
Alceste Scalas wrote:
>
> Ma cosa succederebbe se invece il ragionamento fosse: "c'e` un
> non-disclosure agreement, ma questo pezzo di codice e` GNU GPL'ed:
> ora lo metto sul mio sito ftp"? Questo era il mio dubbio...
La licenza GPL ti da il diritto di farlo, anzi ti impedisce di distribuire
il software con altri vincoli, pena il decadimento per chi cerca di
applicarli della licenza e quindi l'impossibilita' completa di distribuirlo.
Inoltre la licenza dice chiaramente che chi ha ricevuto il software invece
puo' continuare a distribuirlo in barba alle restrizioni apposte.
Quoto la perte rilevante:
" 7. If, as a consequence of a court judgment or allegation of patent
infringement or for any other reason (not limited to patent issues),
conditions are imposed on you (whether by court order, agreement or
otherwise) that contradict the conditions of this License, they do not
excuse you from the conditions of this License. If you cannot
distribute so as to satisfy simultaneously your obligations under this
License and any other pertinent obligations, then as a consequence you
may not distribute the Program at all.
...."
(Vi consiglio di leggere anche il resto che ometto per questioni di spazio)
Ovvero l'azienda (ACME) non puo' proprio distribuirlo, nenache alla SPA.
> Io immaginavo una cosa del tipo:
>
> FooSoft: "Firma qui e, per soli 1000$, riceverai la carica di
> ``Utilizzatore di software interno FooSoft''! E potrai
> usare il nostro database server FooBase!"
> Cliente: "Firmo subito! Ecco i soldi!"
> FooSoft: "Eccoti il nostro database server, sotto licenza GNU GPL!"
> Cliente: "Fico! Quindi lo posso copiare?"
> FooSoft: "Ah, no... Tu ora sei riconosciuto come ``Utilizzatore di
> software interno FooSoft'': hai un ruolo all'interno
> dell'azienda... E questo software ti e` stato consegnato
> nell'ambito delle politiche interne: hai il vincolo della
> riservatezza, non puoi distribuirlo fuori dall'azienda."
> Cliente: "Ma..."
> FooSoft: "E` tutto scritto nel contratto, li` in fondo, in piccolo."
>
> Fino a che punto e` realizzabile una cosa simile? Se gli unici modi
> sono economicamente svantaggiosi (mi riferisco ai tuoi esempi:
> acquisto di azioni, elezione a socio), allora sono piu` tranquillo...
A parte la nota sopra, nello scenario che proponi tu si parla di Clausole
Vessatorie che vengono invalidate automaticamente per legge.
Ah vorrei anche far notare che il fatto di pagare del denaro non ha alcuna
influenza. Il binario si puo' benissimo vendere a $1000, e la GPL obbliga
chi distribuisce a fornire i sorgenti _se richiesti_ (non obbliga a metterli
su un sito FTP disponibili a chiunque), e la fornitura di sorgenti puo'
anche richiedere il pagamento dei costi puri di copia (il CD e le spese postali
per esempio).
Inoltre non e' detto che si possa redistribuire tutto il pacchetto ricevuto.
Se per esempio il pacchetto contiene un installer proprietario o altri dati
per cui non si ha il permesso di distribuzione, non si puo' redistribuire
tutto il pacchetto, ma solo le parti coperte da GPL.
Marco Ermini wrote:
>
> Mah, bisogna vedere se hai fegato... ho detto come la penso: secondo me il
> contratto vale piu' della GNU GPL anche se *in teoria*, ovviamente, vale la
> GNU GPL... e spiegalo ad un giudice cos'e' la GNU GPL!!! mentre un contratto
> lo capisce benissimo cos'e'...
La GPL non permette la distribuzione se accompaganta da NDA o altre restrizioni
quindi come dice poi il buon d'Itri, basta seghe mentali!
Inoltre i giudici non sono dei deficienti, la GPL e' una particolare forma di
contratto che giudici e avvocati sanno certamente leggere e comprendere, poi il
modo in cui dovesse essere interpretato e' un'altra questione.
Per quanto riguarda la validita' della GPL, non ci sono ancora certezze (ce ne
saranno fino a che non la si prova in tribunale?) ma diciamo che generalmete
(come si evince anche dalle discussioni sulla lista diritto a softwarelibero.it)
e' valida, un grosso dubbio c'e' sulle clausole 11 e 12 (No Warranty), perche'
potrebbero essere considerate clausole vessatorie. In ogni caso anche se queste
due clausole non dovessero essere valide, le restanti non verrebbero toccate e
quindi i diritti fondamentali della GPL sarebbero garantiti.
Saluti,
Simo.
/qualsiasi critica e' bene accetta
--
Simo Sorce
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