[Discussioni] Re: [Discussioni] Re: [Discussioni] "Il copyright è di destra, il copyleft è di sinistra" (pippone...)

Alceste Scalas tjoad a gmx.it
Sab 8 Dic 2001 14:59:31 CET


On Sat, Dec 08, 2001 at 12:56:17AM +0000, Marco Ermini wrote:
> > In ambedue i  casi, non e` detto che gli  squali della finanza siano
> > favorevoli.   In  ambedue  i  casi,  spesso  una  visione  puramente
> > utilitaristica ("condivido perche` conviene") non e` sufficiente, se
> > non e`  supportata da una motivazione morale  ("condivido perche` e`
> > giusto"). 
> > 
> > E, in ambedue i casi, c'e`  chi si batte per dare maggiore liberta`,
> > a se` stesso ed agli studenti/utenti.
> 
> Questo ragionamento lo capisco da una parte, dall'altro lo ritengo "ingenuo".
> Che significa liberta'? liberta' per cosa? da chi?

Liberta` di  poter utilizzare  senza assurde limitazioni  le risorse
della  scienza/del software?   Liberta` di  poter  partecipare senza
ostacoli  allo sviluppo  della  comunita` scientifica/del  software?
Liberta` di non dover sottostare alle decisioni di qualcuno che, con
vari metodi,  puo` assumere il  potere di controllare  la scienza/il
software, e cio` che vi sta intorno?

> il problema non e' avere
> una visione "utilitaristica" come dici tu delle convenienze (e smettiamola di
> tirare in ballo l'utilitarismo, corrente filosofica degnissima e che non
> c'entra un bel fico secco nel nostro caso) ma il crearsi dei falsi
> obiettivi.

Posso  capire  che tu  non  condivida cio`  che  sta  alla base  del
Software  Libero,  e  parallelamente  cio`  che sta  alla  base  del
pensiero  di  molti  scienziati   (visto  che  li  consideri  "falsi
obiettivi").

> Si puo' essere liberissimi sviluppando software proprietario e schiavi
> sviluppando software libero.

Il punto della questione sta nel concetto di "liberta`". 

In genere,  si dice  che "la propria  liberta` personale  si estende
finche` essa  non lede  la liberta` di  altre persone".   Quando uno
sviluppatore  decide  di produrre  software  proprietario, egli  sta
interferendo   nella   liberta`   degli   utenti,  o   degli   altri
sviluppatori?  Secondo me (e non solo), la risposta e` affermativa.

Per  questo si propone  un modello  di liberta`  che tenga  conto di
questo fatto:  da qui  nasce il concetto  di Software Libero.   E da
questo modello etico  deriva anche un nuovo modello  di business (ma
questa e` un'altra storia),

> Non tiriamo in ballo cose come la morale, la
> giustizia ecc. che con il software libero c'entrano poco.

Da questa  tua frase,  e da  quanto ho detto  poco sopra,  mi sembra
chiaro  che, con  il termine  "software libero",  noi due  ci stiamo
riferendo  a cose  decisamente  diverse.  Probabilmente  tu ti  stai
riferendo alla linea  della Open Source Initiative (non  lo dico per
polemica, ma  come dato  di fatto).  Io  sto parlando  della visione
della Free Software Foundation.

> Chi li tira in
> ballo, ha sbagliato decisamento IMHO il posto in cui collocare la sua
> bandiera: piuttosto, si impegni politicamente, fondi un partito, che diavolo
> ne so, oppure progetti la rivoluzione.

Se  parliamo  di  Software  Libero  nel senso  dalla  Free  Software
Foundation, allora  nessuno ha "sbagliato il posto  in cui collocare
la  sua  bandiera": le  motivazioni  etiche  ci  sono tutte.   Basta
leggere poche righe qui sopra.

Se  stai parlando  del  _tuo_  concetto di  software  libero, o  del
concetto di Open Source della OSI, allora hai perfettamente ragione.
Ma stiamo parlando di cose diverse.

> La "battaglia" per il software libero
> e' un'altra cosa. Uno puo' pure metterci di mezzo i sentimenti se lo ritiene
> giusto, ma l'atteggiarsi a pioniere dei diritti civili e' un'altra cosa. IMHO
> le battaglie per la liberta' di informazione ecc. sono un'altra cosa,
> collaterale, e non necessariemente connessa, con la battaglia per il software
> libero.

Ripeto: parlare  di Software Libero significa parlare  di liberta` e
diritti  ---   chiamali  diritti  civili,  degli   utenti,  o  degli
sviluppatori, ma la sostanza non cambia.

A  meno che,  come  detto sopra,  tu  non parli  di software  libero
riferendoti a qualcos'altro.
 
> Che la concorrenza non sia l'incipit me lo immagino anche io. Nessuno fa
> concorrenza cosi' perche' si diverte ;-) la concorrenza e' il leit motiv di
> tutto il progetto GNU, volto a creare uno unix libero vs gli unix non liberi
> (che causano quindi anche agli utenti/programmatori atteggiamenti non
> collaborativi ecc. e di qui le implicazioni "filosofiche" od "etiche" o
> "comportamentali" se preferisci).

Non  mi  sembra che  le  "implicazioni  filosofiche  od etiche"  del
Software  Libero  nascano  dalla  contrapposizione con  il  software
proprietario.   Semmai, come si  puo` vedere  anche dal  discorso di
prima  sul  concetto  di   "liberta`",  e`  vero  il  contrario:  la
contrapposizione  con il  software proprietario  nasce  da principii
"filosofici  od   etici"  preesistenti.    E,  da  qui,   deriva  la
"concorrenza" di cui parli.

Ciao,

Alceste
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