[Discussioni] sempre sulla mozione

Andrea Capriotti capriott a gulliver.unian.it
Lun 23 Lug 2001 23:04:58 CEST


Mi sono permesso di fare due o tre piccole modifiche alla mozione
presentata al Comune di Firenze.  La seguente verra' inviata al
Sindaco e alla Giunta, come proposta di delibera da sottoporre al
prossimo Consiglio Comunale, da parte del gruppo dei Socialisti
Democratici Italiani del mio comune [Offida (AP)].

Qualsiasi suggerimento o ulteriore modifica e' piu' che gradito.

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Tipologia Mozione

Proponente: 

Oggetto: Introduzione e espansione di Software Libero nella Pubblica
Amministrazione

Premesso che viene definito come Software Libero del software (sistemi
operativi, applicativi generici eleboratori di testo, gestori di
database, navigatori internet e applicativi piu' specialistici) il cui
uso non sia soggetto a limitazione, tranne quella di garantire
la liberta' dei prodotti da esso derivati. Questo e' realizzato 
rendendo il codice sorgente disponibile attraverso l'uso della licenza
 GPL (GNU General Public Licence) o di altre licenze libere.

Letto l'appello seguito da numerose firme di professionisti legati al
mondo informatico, operatori della pubblica amministrazione e altri
cittadini dal titolo "Soggezione informatica dello Stato italiano alla
Microsoft" che mette in evidenza il forte sbilanciamento da parte
della Pubblica Amministrazione verso l'impiego pressoche' esclusivo di
prodotti software di una sola azienda sia per quel che riguarda i
Sistemi Operativi che per le applicazioni cosiddette da ufficio (word
processor, data-base, presentazioni, "client" di posta elettronica,
ecc.): si consideri che tale situazione ha instaurato un fortissimo
monopolio sui prodotti software;

Considerato il delicatissimo aspetto, trattando la presente mozione di
enti pubblici, della sicurezza informatica, si fa presente come
l'impiego di prodotti proprietari di aziende che non rilasciano il
codice con cui sono stati prodotti i programmi rende di fatto
impossibile anche ad esperti sapere esattamente cosa quel programma fa
o puo' fare o potrebbero fare future versioni. E' noto che alcuni
programi proprietari sono potenzialmente in grado di inviare via
internet notizie provenienti dal computer su cui sono installati a
computer remoti, anche all'insaputa dell'acquirente, mentre la maggior
parte dei software proprietari, mantenendo segreto il codice sorgente,
rendono inattuabile o comunque molto complessa la verifica se tale
possibilita' sia o meno presente nei software installati. Questo
aspetto sconsiglierebbe quanto meno l'impiego di software proprietari
(senza codice sorgente controllabile) su personal computers su cui
siano depositati dati riservati e/o di valore. Il rischio sopra
esposto ha convinto alcuni paesi tra cui la Francia (ad esempio il
Ministero della Cultura, dell'Educazione e del Tesoro), gli USA
(compresi agenzie governative come CIA, FBI e NASA), il governo
centrale Messicano e la Cina a dotare la propria Amministrazione
pubblica prevalentemente e preferibilmente di software a codice aperto
(open source);

considerato che nello stesso appello di cui sopra si rileva come dei
pacchetti software sopra indicati vengano messe sul mercato di
continuo nuove versioni dei prodotti, all'atto pratico diverse dalle
precedenti solo per pochi dettagli o poche marginali funzioni, e che,
come ogni utilizzatore di strumenti informatici ha avuto modo di
osservare, spesso non esiste compatibilita' fra due versioni di uno
stesso prodotto, derivando cosi' che se un qualunque ufficio della
Pubblica Amministrazione che ha acquistato i prodotti Office, poniamo,
della serie 2000 trasmette per posta elettronica o tramite floppy disk
un documento elaborato con questa versione ad un altro ufficio che
utilizza ancora i prodotti Office della serie precedente, quest'ultimo
non sara' in grado di leggerlo. Si tratta, in pratica, per quanto
variamente mascherata con licenze multiple, sconti e piani di upgrade,
di una costrizione piuttosto discutibile, ad acquistare sempre il
prodotto piu' recente; aggiornamento che spesso significa, per
l'ufficio acquirente, o un calo di produttivita' dovuto ad una maggior
lentezza dei prodotti piu' recenti (e pesanti), od una maggiore spesa
per aggiornare anche lo hardware. Si tratta in pratica di una
costrizione piuttosto discutibile ad acquistare sempre, a caro prezzo,
il prodotto piu' recente;

ritenuto che requisiti essenziali per i dati della Pubblica
Amministrazione siano 1) la sicurezza dei dati trattati e conservati;
2) Comunicabilita' dei dati: cioe' ogni documento messo a disposizione
del pubblico dovrebbe essere in un formato leggibile dai principali
programmi di videoscrittura e non solo da uno o pochi; 3) Stabilita'
del formato: cioe' al fine di garantire la permanenza nel tempo della
documentazione prodotta dall'amministrazione, evitando di dover
ricominciare da zero in caso di cambiamento di hardware o software
quindi la continuita' del lavoro di essa, ogni documento deve essere in
un formato riputato stabile nel tempo, che non subisce evoluzioni con
l'evoluzione del software che lo elabora.

osservato che l'acquisto delle nuove versioni del software proprietario
rappresenta una spesa ingente del totale della spesa informatica, con
costi che si avvicinano a quelli sostenuti per l'acquisto
dell'hardware dei modelli piu' recenti di personal computers;

visto che tali stanziamenti di spesa potrebbero essere meglio
investiti per potenziare il servizio di rete pubblico, ad oggi di
potenzialita' insufficiente o per la promozione di una maggiore
alfabetizzazione informatica dei cittadini;

analizzato che la tendenza considerata piu' conveniente, anche
nell'ambito della cosiddetta "nuova economia", e' quella di spostare
gli investimenti sui servizi come assistenza, corsi, formazione in
genere e installazione, investendo piu' sugli uomini: continuare a
proporre investimenti solo sul software e pochissimo sui servizi e'
anacronistico e probabilmente fuori mercato;

evidenziato che contestualmente alla soggezione della Pubblica
Amministrazione ai prodotti Microsoft si registra il cronico e
incomprensibile disinteresse per il mondo del software libero, in
particolare per sistemi operativi ormai molto validi (come GNU/Linux)
e altri prodotti da ufficio funzionanti anche sotto windows e dalle
caratteristiche in buona parte sovrapponibli a quelli dei prodotti
Microsoft e che possono essere acquisiti anche gratuitamente;

osservato anche che la frequente presentazione da parte di siti
pubblici di documenti in formato "Microsoft word" (quasi che questo
fosse l'unico programma di videoscrittura esistente sul mercato) opera
di fatto una indebita e gratuita (almeno si facessero retribuire per
la pubblicita'!) promozione di una societa' commerciale ai danni di
altre;

Rilevato che internet e l'impiego di strumenti informatici diverra'
sicuramente quasi un obbligo per ogni abitazione civile (come e piu'
del televisore) di qui a pochi anni. Non sembra davvero opportuno che
in ogni computer, in ogni casa ci sia soltanto software prodotto da
una sola azienda e il cui codice non e' noto a nessuno tranne ai
produttori: questa ipotesi, attualmente estremamente reale, apre
scenari preoccupanti almeno in potenza;

si invita l'Amministrazione Comunale

a rendere prioritario per gli uffici del Comune di Offida e ad
invitare anche gli altri enti pubblici ad acquistare pacchetti
software per ufficio tenendo conto di:

1. esigenze di sicurezza e quindi esclusivo impiego di software libero
per i computers destinati ad utilizzare e
immagazzinare dati riservati, protetti dalla legge sulla privacy o
comunque di valore per l'amministrazione e/o per i cittadini;
  
2. di valutare anche la componente costo del prodotto/ assistenza
fornita allorche' siano state riscontrate in offerta concorrenziale
caratteristiche comparabili di facilita' d'uso e rispondenza dei
singoli prodotti alle esigenze degli enti stessi (specie laddove
queste si identifichino, come normalmente accade, nella semplice
produzione di documenti, scampio di posta o in altre elementari
funzioni) nonche' a verificare se analoghe caratteristiche sono
assicurate da prodotti che possono essere acquisiti gratuitamente;

a considerare nella creazione dei budgets di spesa i vantaggi
derivanti da investire piu' in assistenza ed installazione e meno nel
software in particolare impiegando software libero;

a promuovere l'impiego di formati di dati standard, aperti e
documentati, in quanto di estrema importanza e flessibilita' per
mantenere la piena compatibilita' con futuri cambiamenti tecnici e
avendo questo notevole impatto nel caso di realizzazione di programmi
ad hoc per la PA senza nessuna conseguenza sulla facilita' d'uso;

ad inserire nel programma dei corsi di riqualificazione informatica
per i dipendenti comunali anche l'impiego del sistema operativo
GNU/Linux e di altri prodotti liberi
e ad indirizzare i dipendenti all'impiego esclusivo nella spedizione
di documenti di formati di salvataggio/interscambio leggibili da
qualsiasi altro programma di scrittura (ad esempio formato rtf) e non
semplicemente documenti nell'ultima versione disponibile del programma
di word processing di cui dispongono; similmente si dovrebbe agire con
gli altri programmi di ufficio (fogli di calcolo, presentazioni, etc.)

ad attivarsi per mettere in atto politiche per diffondere maggiormente
il software libero nelle scuole e presso tutti i
cittadini.

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Saluti
-- 
Andrea Capriotti




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