[Discussioni] iniziativa per il comune di pavia
Alessandro Rubini
rubini a gnu.org
Gio 28 Giu 2001 10:43:50 CEST
Ecco un documento che verra` votato stasera e sara` poi portato
in consiglio comunale. Il sindaco e` gia` informato e ci appoggia
(non strenuamente, ma ci appoggia).
Sono *esremamente* benvenuti consigli per una citazione migliore
di quella di raymond. Se qualcuno spulcia il manifesto gnu o
thegnuproject mi fa un piacerone.
Premessa
"Forse alla fine la cultura dell'open source trionferà non
perchè la cooperazione sia moralmente giusta o perché il
software “costretto” sia moralmente sbagliato ma semplicemente
perché il mondo “closed-source” non è in grado di vincere
la corsa agli armamenti dell'evoluzione contro quelle comunità open
source capaci di affrontare un problema con tempi e capacità
superiori di diversi ordini di grandezza".
Scriveva così, nel 1998, Eric S. Raymond, autore di un classico
della letteratura sull'Open Source, "La cattedrale e il bazar". Al
momento la cultura del software libero non ha ancora trionfato, eppure
esistono ottime ragioni perché ciò accada. La scelta del
software libero, talvolta chiamato "Open Source", ha comunque
dimostrato di essere in grado di raggiungere risultati inaspettati: le
più grandi aziende del mondo, Ibm in testa, hanno perseguito questa
strada con soddisfazione, alcuni Paesi (come la Francia e la Germania)
hanno predisposto progetti di legge affinché il software libero sia
di utilizzo preferenziale nelle scuole oppure hanno finanziato gruppi
di lavoro per la realizzazione di progetti specifici (ad esempio lo
sviluppo di GnuPG, programma libero che implementa la crittografia
PGP).
In Italia questo non avviene, tutto il mondo dell'informatica libera
viene ignorato dalle istituzioni. Ciò significa impedire la
creazione e la redistribuzione di posti di lavoro e dunque di
ricchezza. Perché cio` che oggi viene speso in licenze d'uso sul
software potrebbe servire a retribuire persone o aziende che
sviluppano, installano e configurano programmi, invece di essere
impiegati per comprare "scatole colorate". Significa sprecare tempo,
soldi ed efficienza in formazione continua del personale pubblico, in
riconversione di dati e programmi, nell’acquisto di hardware sempre
più costoso per far giarre programmi sempre piu` pesanti.
Significa lasciare il controllo di informazioni critiche (sanità,
difesa, interni, economia) nelle mani dell’unico soggetto che ha
accesso al cuore delle applicazioni che le gestiscono. Che dunque ha
potenzialmente la possibilità di accedere impunemente ai punti
nevralgici delle istituzioni. Significa rendere più vulnerabili le
infrastrutture di comunicazione del paese.
Una proposta operativa pavese
Per le ragioni esposte, crediamo che l'amministrazione comunale di
Pavia, che ha già dimostrato sensibilità nell'uso delle
tecnologie informatiche al fine di rendere più accessibile
l'informazione, possa aprire le sue porte all'Open Source e al
software libero. Ne avrà un risparmio in termini economici e un
guadagno in prestigio, prendendo atto, in modo concreto, che ai
problemi della globalizzazione e allo strapotere delle multinazionali
ci si può opporre in modo civile, con controproposte concrete
e indipendenti da qualsiasi colorazione politica.
Chiediamo, quindi, all'amministrazione comunale:
1) Di impegnarsi ad adottare, nella realizzazione delle applicazioni
interne all'amministrazione, software libero od Open Source (ad
esempio come Mysql e Php);
2) Di predisporre un programma a medio termine mirato all'integrazione
del software "tradizionale" di gestione e di ufficio con software
libero, in particolare per quello che riguarda l'avvio di nuove
iniziative;
3) Di attivarsi, presso la sua nuova società e-polis, affinché
si pensi ad una Borsa di studio per la realizzazione di almeno
un'applicazione Open Source, liberamente utilizzabile da tutti e in
particolare dalle altre pubbliche amministrazioni;
4) Di prendere contatto con la Free Software Foundation Europea
(fsfeurope.org) e con l'Associazione Software Libero
(softwarelibero.it) affinché si possa predisporre una comunicazione
costante e l'aggiornamento nell'ambito del settore della pubblica
amministrazione;
5) Di avviare entro un anno, in collaborazione con le associazioni locali
interessate, un convegno in cui relazionare sui risultati raggiunti.
Chiediamo, infine, che il consiglio comunale trasformi questo
documento in un ordine del giorno da far approvare entro il 21 luglio,
giorno del vertice dei G8.
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